Scuole, Rusconi (Associazione Nazionale Presidi)”: “Improponibile riapertura il 18 maggio. Risolvere problema classi-pollaio”

Pubblicato: Martedì, 07 Aprile 2020 - redazione attualità

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"Il 18 maggio e' una data improponibile per la riapertura". Lo ha detto Mario Rusconi, presidente dell'Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio, intervenendo ai microfoni della trasmissione 'L'Italia s'e' desta', condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell'Universita' Niccolo' Cusano.

"Vorremmo sapere cosa succedera' a settembre nelle classi pollaio, dove non e' possibile mantenere le distanze di sicurezza- ha sottolineato Rusconi- Ho visto che il ministro Azzolina ha ripreso proprio il mio intervento su questo tema. Spero che nel periodo di giugno, luglio e agosto ci sia un grande periodo di studio, sia da parte dei nostri studenti, sia da parte degli insegnanti che si allenino per acquisire sempre maggiore dimestichezza con le tecnologie per la didattica a distanza perche' non e' detto che a settembre si possa riprendere normalmente".

Sulla didattica a distanza Rusconi spiega: "Nonostante tutta una serie di argomentazioni corporative di alcuni sindacati, che obiettavano che non era prevista la didattica a distanza nei contratti degli insegnanti, la stragrande maggioranza degli insegnanti si sta dando da fare. Diversi insegnanti lavorano anche il sabato e la domenica perche' gli studenti si sono abituati ad avere un contatto stabile e costante. Il dato negativo, come dice l'Istat, e' che un quarto della popolazione italiana nel sud e un terzo in tutta Italia non possiede un pc o un tablet. Questo lo sapevamo gia', ma colpevolmente abbiamo fatto finta di non accorgercene. I fondi stanziati permettono di acquistare computer, non tanti quanti sarebbero necessari, pero' in molti casi ci sono aziende che stanno facendo donazioni. La maggior parte dei nostri studenti adesso segue la didattica a distanza. Servirebbe una maggiore omogeneita' nell'uso di piattaforme, si sta usando di tutto e ci sono piattaforme che non comunicano con le altre. Da questo punto di vista vorremmo delle garanzie".(DIRE)