Rocca Priora: messa "segreta" per pochi intimi, arrivano i carabinieri

Pubblicato: Domenica, 22 Marzo 2020 - redazione attualità

sanGiuseppeArtigiano RoccaPriora3 ilmamilioROCCA PRIORA (cronaca) - Nella chiesa di San Giuseppe Artigiano lungo la via Tuscolana. Ora i presenti ed il parroco rischiano la denuncia

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Si erano forse organizzati cercando di non destare troppa attenzione, una ventina di parrocchiani della chiesa di San Giuseppe Artigiano, in via Tuscolana a Rocca Priora, per tenere una celebrazione di gruppo alla presenza del parroco ieri sera intorno alle 19.

Contravvenendo in questo modo al decreto governativo di non tenere nessun tipo di funziona religiosa in chiese o altre sale di culto, ed alla quale si stanno attenendo.

Così alla chetichella, secondo quanto risulta, un po' alla volta sono arrivati alla spicciolata, una ventina di fedeli della zona che passando da un cancello ed una porta laterale, sono entrati in chiesa.

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Nella chiesa dalla caratteristica forma ottagonale ad attenderli c'era il parroco; dopo alcuni minuti dall'inizio della messa "segreta", però, si sono presentati i carabinieri della stazione di Rocca Priora, che erano in pattugliamento proprio nella zona per far rispettare il decreto #iorestoacasa.

Alla vista dei militari, i presenti, lo stesso parroco ed il sagrestano anch'egli in loco, hanno cercato di minimizzare la cosa, dicendo, che si erano radunati per salutarsi mantenendo le distanze di sicurezza, dopo diversi giorni che non si vedevano, ma che non stavano di fatto celebrando. Mentre i residenti nei pressi della chiesa, avevano chiamato i carabinieri proprio perchè avevano visto diverse auto entrare nel parcheggio del luogo di culto dal retro e i presenti da una porta secondaria ed avevano sentito molte voci all'interno della struttura e visto alcune luci accese.

I presenti sono stati tutti identificati e potrebbero essere stati segnalati all'autorità giudiziaria per l'inottemperanza ad un decreto e ordine governativo, che comporta una denuncia penale ed una ammenda di 206 euro.

Secondo quanto si apprende, si sarebbe trattato di alcune famiglie della zona, persone tra i 65 e gli 80 anni,  oltre e alcuni ragazzi che hanno accompagnato i loro familiari alla celebrazione "segreta" che potrebbe essere costata a tutti una denuncia penale. Nelle chiese in questo periodo come in tutte le altre sale di culto, secondo il decreto governativo, non si può essere celebrata nessun tipo di funzione religiosa. Ed è proibita anche la permanenza, se non per qualche minuto se si è di passaggio, per una breve preghiera. Sempre rispettando le distanze di sicurezza.

Foto d'archivio