Monte Porzio Catone - Villino Armetta, Palma: "E' stato svenduto. Pronti ad azioni legali"

Pubblicato: Venerdì, 17 Gennaio 2020 - redazione politica

MONTE PORZIO CATONE (attualità) - Una nuova nota del consigliere di opposizione

ilmamilio.it 

Da Amedeo Palma, consigliere della lista  "Ripartiamo dai Beni Comuni", riceviamo e pubblichiamo.

Siamo stati fin troppo cauti nell’informare la cittadinanza di Monte Porzio Catone, sulla SVENDITA del Villino sito in Via Frascati, località Armetta. Ora la giunta Pulcini ed alcuni suoi sostenitori non saranno solo sbigottiti ma esterrefatti.

I Fatti:

-Lo stabile in oggetto è stato posto all’asta nel 2017 dalla amministrazione Pucci, base d’asta € 280.000,00. Due aste sono andate deserte. E’ bene notare che si stava vendendo un bene di cui il comune aveva il possesso ma non la proprietà. Nel Consiglio comunale del 19/7/2018 l’amministrazione Pucci ha eliminato la villetta dall’elenco dei beni alienabili.

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germano8 ilmamilio

- Nel Giugno 2019 (pochi giorni dopo le elezioni del 26 Maggio) il Comune inizia il procedimento di usucapione e subito dopo instaura una trattativa privata (tanto privata da sembrar segreta). In seguito ad una perizia svende lo stabile a 130.000,00 € a un privato o a persona da nominare.

Apparentemente tutto regolare, ma

Lo stabile non era (e non è) più vendibile se non attraverso la preventiva adozione di una nuova delibera consiliare. E’ bene notare che nel consiglio comunale del 19/7/2018 erano presenti anche i consiglieri M. Pulcini, L. Gori e F. Fiorelli.

Nel regolamento comunale è chiaramente detto che qualora l’asta vada deserta si può indire una seconda asta al ribasso ma se tale ribasso fosse maggiore di 1/3 della base d’asta (pari ad un valore di € 186.667,00) non si darà luogo all’aggiudicazione e l’immobile verrà mantenuto nella disponibilità del Comune. Inoltre non è affatto prevista la trattativa privata. (Altro che affermazioni subdole o tardive!)

Invece la giunta Pulcini, ove alcuni membri hanno una esperienza pluriennale nella gestione della città sia con il centrodestra che con il centrosinistra, con il supporto di un consiglio di saggi degno della prima repubblica, decide di andare a trattativa privata e con un preliminare di compravendita cede il villino a € 130.000,00, ben 56.667,00 € in meno del prezzo minimo a cui poteva essere venduto durante la seconda asta. Dopo 2 giorni dalla firma del preliminare avviene la trascrizione e il privato entra in possesso del bene (non più comune) versando solo € 30.000,00 per una piena fruibilità di uso e modifica in attesa dell’usucapione dal Comune.

Ricapitolando: La Giunta vende un bene che non è alienabile con un procedimento non previsto dal regolamento comunale. Un esempio di efficienza… ai danni del contribuente.

Stiamo valutando le possibili azioni legali".