Grottaferrata, il sì agli indirizzi per la pianificazione e l’emendamento ritirato sulla sospensione delle concessioni edilizie

Pubblicato: Giovedì, 26 Dicembre 2019 - redazione attualità

Risultati immagini per grottaferrata urbanisticaGROTTAFERRATA – Si prospetta iter lungo. Nel frattempo in città altri cantieri all’opera. Solo nel 2019 rilasciate oltre 50 autorizzazioni per costruire

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L'Amministrazione Andreotti ha adottato delle linee guida e gli indirizzi per la nuova pianificazione. Il provvedimento ha trovato ampia condivisione in consiglio e ha soddisfatto la maggioranza. Il documento avvia l’apertura di un iter che introdurrà ad un percorso che porterà gradualmente ad uno strumento urbanistico per la città. La delibera sancisce che sarà un PUCG, accantonando dunque l’ipotesi della Variante Generale.

La delibera, inoltre, come rivendicato dalla Città al Governo, recepisce integralmente i contenuti della mozione del gruppo approvata a marzo 2019, ove si sanciscono alcuni principi: la riduzione del consumo di territorio; la riqualificazione dell’esistente; il recupero degli edifici inutilizzati; il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture; la messa in sicurezza del territorio. Nella previsione di un lungo lavoro, dunque, questi sono gli intendimenti.

L’impianto di preparazione è fatto. Il problema ora (non da poco) è passare dalla parole (scritte o dette) ai fatti concreti.

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Non hanno trovato favori, sempre nello stesso consiglio, le misure sull'adozione di salvaguardia proposte con un emendamento dalla Consigliera Veronica Pavani (Nuovi orizzonti), criticato e commentato con parere negativo degli uffici. Pavani ha successivamente ritirato la proposta per maggiori approfondimenti tecnici. La sua intenzione era aggiornare il DPI adottato con Del. di CC n. 53 del 5/12/2011, integrandolo con eventuali nuovi indirizzi al fine di adottare misure di salvaguardia, attualmente disciplinate dall'art. 12 commi 3 e 4, del DPR 380/01 che ne ha riconosciuto l'applicabilità agli "strumenti urbanistici adottati", concernenti la sospensione di ogni determinazione sulle domande di concessioni edilizie che contrastino con le disposizioni dello strumento, dando corpo alla volontà politica di contenere il consumo di suolo e di tutelare il territorio nell'immediato, in attesa del definitivo nuovo assetto urbanistico generale. Questo per un tempo di tre anni. Niente da fare.


Grottaferrata ha dunque licenziato un documento ove si è individuato un percorso che potrebbe durare comunque degli anni. E’ un atto di base per avviare il procedimento generale, ma che potrebbe non arrivare a conclusione quando questa consigliatura terminerà il suo mandato (2022). Nel frattempo a Grottaferrata si è costruito, si costruisce e si costruirà ancora. Nel 2019 sono state rilasciati oltre 50 permessi di edificazione (che cambieranno ancora il territorio) e il vecchio Prg, di oltre cinquanta anni, prevede ancora qualcosa come almeno 150mila metri cubi a ridosso o dentro le periferie. Tema mai da sottovalutare, infine, quello delle perimetrazioni dei nuclei abusivi. Anche qui una strada è stata scelta, ma le incognite e i ricorsi pesano.

Il percorso intrapreso, nella filosofia, visti gli indirizzi, ha buone delle intenzioni ma contempla anche un rischio: quello di risultare inutile alla luce dei prossimi interventi e con una città che potrebbe ormai aver quasi esaurito le possibilità edificatorie incluse nel Prg con l’aggravante di una cronica assenza di servizi ed infrastrutture per sopportare e supportare questa espansione.