Grottaferrata, la riflessione del cittadino: “A proposito di consumo di suolo...”

Pubblicato: Lunedì, 21 Ottobre 2019 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (attualità) - Ancora un intervento sull'urbanistica della città

ilmamilio.it

Riceviamo e pubblichiamo:

"Penso sia utile informare un po’ più approfonditamente sul problema del consumo di suolo, argomento più che mai attuale. Il suolo contrariamente a quanto molti pensano non è una superficie inerte di cui disporre liberamente, ma una risorsa vitale, come l’aria e l’acqua, con la differenza che mentre aria ed acqua possono in qualche modo essere rigenerate un suolo impermeabilizzato, asfaltato o cementificato che sia, muore per sempre.

Ebbene ricordare che il suolo libero, oltre a consentire la filtrazione delle acque piovane e quindi rimpinguare le falde e impedire dissesti idrogeologici, regola il clima contrastando il surriscaldamento terrestre e limita la produzione di Co 2, oltre a preservare la bellezza del paesaggio.

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Forse non tutti sanno che in Parlamento è in discussione una legge sul “contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato” che è già stata approvata dalla Camera. E’ stata redatta,  proposta e firmata da ben 172 tecnici molto qualificati, non solo urbanisti, ingegneri, architetti, geologi, ma anche avvocati e giudici, proprio per contemplare anche gli aspetti legali che potrebbero scaturire dalla sua applicazione.

Ricordo che anche l’Europa si sta muovendo in questa direzione esortando i paesi membri a provvedimenti di questo tipo, in un programma che dovrebbe portare tutto il continente ad un consumo zero di suolo entro il 2050.

Eccovi di seguito una tabella con la sintesi dei principali contenuti del provvedimento:

 

E a Grottaferrata? Sinceramente mi pare si vada in tutt’altra direzione. Rispetto ai principi succitati è come se stessimo ancora all’era della pietra, anzi del mattone per essere più precisi. L’adeguamento degli strumenti di pianificazione è lentissimo per non dire fermo, per giunta si continuano ad aggiungere strumenti paralleli che oltre a velocizzare l’attuazione di un PRG vecchissimo, consentono interventi anche in deroga allo stesso. Si discutono e si tenta di giustificare richieste urbanistiche da parte di privati, che sempre sulla base dei principi di cui sopra , non dovrebbero neanche essere prese in considerazione.

Temo davvero manchi la reale volontà di fare quel salto culturale che ci porterebbe ad una sana gestione del territorio, improntata sulla tutela e la salvaguardia che ormai sarebbero priorità ineludibili.

Si potrebbe ad esempio realizzare una carta unica del territorio, per quantificare l’esatto quantitativo di suolo consumato, fare un censimento di tutti gli immobili invenduti, sfitti o abbandonati, calcolare l’esatto fabbisogno di aree pubbliche (parcheggi, parchi, infrastrutture..) che ricordo nel 2010 erano già carenti per circa 100.000 m2 !, promuovere iniziative di partecipazione della cittadinanza tutta, al fine di intercettare tutte le esigenze suddivise per categorie di età, professione, zone di residenza etc.

Sono solo alcuni esempi degli studi e dei provvedimenti propedeutici ad una nuova pianificazione, di cui, nonostante gli annunci, ancora non vi è traccia concreta.

Vediamo se il nuovo assetto che il Sindaco ha dato alla sua Giunta, le aperture dichiarate verso le Minoranze, l’azione critica e propositiva di alcuni membri della Maggioranza, il grande fermento che c’è in paese con la formazione di nuovi soggetti politici, l’azione puntuale e costante di alcune associazioni, possano dare vita ad una nuova stagione basata sull’ascolto, la partecipazione e la condivisione delle scelte, soprattutto su questa tematica così importante e strategica per il futuro del paese. Nonostante nulla faccia pensare che accada io sono un inguaribile ottimista e spero soprattutto in una “redenzione” dell’ Opposizione, obiettivamente troppo statica e passiva, io nel mio piccolo continuerò a fare la mia parte.

G.D.M."

consorzio ro.ma