Albano, nota di Marini sulla scuola parentale dai metodi cattolico integralisti

Pubblicato: Venerdì, 06 Settembre 2019 - Redazione politica

ALBANO (politica) - la posizione del capo dell'amministrazione, dopo gli articoli di giornale di questi giorni

ilmamilio.it - nota stampa

Il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini è intervenuto sul caso della scuola privata di tipo parentale, finita sulle cronache in questi giorni per gli insegnamenti di tipo cattolico integralista. 

Di seguito la nota a firma del primo cittadino. 

“Ci sono valori talmente affermati che facciamo fatica a credere che non siano universalmente riconosciuti. Restiamo male quando scopriamo che così non è, a maggior ragione se succede vicino a noi. In questo caso, l’impatto è ancora più sconvolgente, perché parliamo di concetti come educazione, formazione, rispetto, con il tentativo di incidere pesantemente sulla crescita dei nostri ragazzi.

Il mondo è cambiato, si è emancipato, è progredito culturalmente e socialmente. Un mondo dove le donne hanno il ruolo che le compete in ogni ambito, sociale, lavorativo, sportivo, pubblico e privato. Un mondo dove ognuno può scegliere liberamente chi essere. Un mondo dove le differenze sono punti di forza e dove l’orientamento sessuale non è un particolare su cui soffermarsi.

Un mondo dove la virilità e l’autorità maschile non è sinonimo di educazione.

Purtroppo dobbiamo invece constatare che c’è ancora una parte di mondo che pensa di vivere in un’epoca oscurantista fatta di sopraffazioni, imposizioni, discriminazioni e sottomissioni.

sagra porchetta ilmamilio

La scuola parentale situata ad Albano Laziale, che leggiamo nelle cronache di questi giorni, trova spazio all’interno del collegio dei Padri Lefebvriani, già tristemente noti per aver concesso di celebrare i funerali di Erich Priebke, il “boia” delle Fosse Ardeatine. La città di Albano Laziale, in quel caso si ribellò pacificamente e cacciò letteralmente il feretro del gerarca nazista.

Sono certo che, anche in questa occasione, la grande cultura sociale di cui è permeata la nostra città saprà arginare questa deriva oscurantista, contrapponendo la libertà individuale alla sottomissione. Sono certo che verranno portati avanti i valori che ci contraddistinguono come società laica e democratica, facendo prevalere il pensiero progressista su quello oscurantista. Sono certo che la nostra comunità saprà rispondere a questa logica di chiusura e oppressione, anche in modo pubblico. Sono certo che le famiglie che insegnano ai propri figli il rispetto e la comprensione, gli insegnanti che educano i nostri ragazzi alla crescita della propria personalità sapranno superare questi metodi a dir poco coercitivi.

La cultura, la conoscenza, il rispetto alla fine vincono sempre!”.

 

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