Omicidio Pamela Mastropietro, legale famiglia: “Forti dubbi sul fatto che Oseghale abbia agito da solo"

Pubblicato: Venerdì, 31 Maggio 2019 - redazione cronaca

ROMA (cronaca)  - "Ci siamo opposti alla richiesta di archiviazione per Desmond. Quello che è accaduto a Pamela è stato uno spartiacque anche nella vita politica, certamente è servito a far capire a tanti che qualcosa si stava sbagliando nella gestione migratoria”

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L’avvocato Marco Valerio Verni, legale della famiglia Mastropietro e zio di Pamela, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

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 Sulla condanna all’ergastolo per Innocent Oseghale in primo grado, afferma: “La certezza che abbia fatto tutto da solo non c’è –ha affermato Verni-. Lo stesso procuratore ha dichiarato che al momento le prove erano contro Oseghale però possono anche aver sbagliato. Gli atti processuali fanno emergere più di semplici dubbi. Abbiamo forti sospetti su Lucky Desmond che inizialmente era stato indagato con Lima. Noi ci siamo opposti alla richiesta di archiviazione per Desmond, ci sono dichiarazioni che lo collocano in casa fino a un certo punto, quindi non escludono che possa essere stato sul luogo del delitto. In aula il consulente medico ha affermato che Pamela costituisce un unicum nella storia della criminologia mondiale degli ultimi 50 anni, anche nella ristretta casistica dei depezzamenti del corpo. Oseghale dice di non aver ucciso Pamela, dice che sia morta per overdose e che lui l’abbia depezzata dopo la morte. Oseghale dichiara di aver agito per timore che la compagna potesse scoprire il tradimento con Pamela.C’è un evidente contrasto tra due comportamenti. E’ possibile che una persona che ha paura di essere scoperto per un’eventuale tradimento, abbia poi la freddezza e la lucidità di ridurre un colpo in quel modo?”.

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 “La sentenza è il massimo che si poteva ottenere - aggiunge -  però è solo una battaglia vinta, perché ci saranno appello e cassazione –ha aggiunto Verni-. Quello che è accaduto a Pamela è stato uno spartiacque anche nella vita politica, certamente è servito a far capire a tanti che qualcosa si stava sbagliando nella politica della gestione migratoria. Nel fascicolo di Pamela sono confluite diverse persone, tutte richiedenti protezione internazionale, che mentre aspettavano la risposta alla loro domanda venivano accolte in alcune strutture e si erano dedicate all’attività di spaccio. C’era sicuramente qualcosa che andava rivisitato, purtroppo Pamela - conclude è servita a far aprire gli occhi su un fenomeno che è stato gestito male”. 

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