Grottaferrata, la pianificazione urbanistica prevista entro il 2022. Occorre anticipare il ‘punto di non ritorno’

Pubblicato: Mercoledì, 29 Maggio 2019 - Fabrizio Giusti

Risultati immagini per pianificazione urbanisticaGROTTAFERRATA (attualità) – Un’accelerazione dopo l’annuncio è ora auspicabile

ilmamilio.it

“Arrivare all’adozione in Consiglio comunale di una nuova e condivisa pianificazione urbanistica in conformità alle esigenze di tutela del territorio, della rigenerazione, della ristrutturazione e riqualificazione delle parti della città costruite”. Parole del sindaco Luciano Andreotti, che nei giorni antecedenti, in una nota emanata dal Comune di Grottaferrata, ha sostanzialmente dato il via al dibattito sul futuro di Grottaferrata o su quello che si può salvare (entro la fine del mandato), visto che la città ha già completato ben l’85% di cubature del vecchio Prg (del 1968, oltre cinquanta anni...).

Ci sono in ballo ancora 150mila metri cubi, tutti a ridosso delle periferie già angustiate da viabilità contorte e servizi scarsi. Se l’obiettivo è a tre anni difficile salvarsi anche dall’ultima colata di cemento. Se invece si agirà prima e si salvaguarderanno tutte le ultime zone di pregio rimaste, aggiustando finalmente viabilità, spazi di aggregazione, recupero delle aree urbane e cucitura dai singoli quartieri - attualmente tutti slegati tra loro - a quel punto qualcosa si potrà rimediare. Per ora siamo solo alle intenzioni e di mezzo c’è l’estate che come si sa blocca gran parte del lavoro tra luglio, agosto e i primi di settembre. Probabile dunque che il piano di accelerazione avvenga da autunno. Ma questa sarebbe già una notizia  visto che a Grottaferrata, negli ultimi venti anni, di annunci simili se ne sono visti altrettanti e poi sono finiti con le scadenze di mandato, crisi istituzionali, dimissioni di massa, bocciature di Piani Regolatori.

consorzio ro.ma

Andreotti vuole aprire dunque il dibattito, ma la politica locale a questo punto dovrà anche dire cosa fare della Grottaferrata di oggi, di quella che si lamenta per il traffico, i cantieri a Pratone o le buche - per farla breve -  e che si sposa con quella di domani. Il questo paese ‘scucito’, più esci dal centro e più non c’è nulla se non le case in cui abitare ed è dunque questa comunità, assieme a quella di prospettiva, che dovrà essere rivista e analizzata se non si vorrà inseguire lo stesso paradigma del ‘paese di passaggio’ per le auto, del ‘paese dormitorio’ e altre etichette pesantemente cadute su questa area nel corso della sua storia contemporanea.

balzoni campagna 2019 ilmamilio

Una pianificazione urbanistica non è solo fare argini e linee di demarcazione, vedere dove si può costruire, in che modo, con quali criteri, ma è anche mettere al servizio della comunità l’indotto culturale e sociale capace di risvegliare l’assopimento, di mettere in moto il circuito virtuoso della sostenibilità e della rinascita commerciale, e perché no di quella turistica, ricettiva, creativa.

ballico ilmamilio 190513

Riuscirà il consiglio comunale a tirare fuori una nuova strategia entro il 2022? Basterà o sarà troppo tardi se si sfrutterà tutto il tempo messo a disposizione? Mentre si dibatte cosa ne sarà di tutto quel costruito in essere e quello che sta per essere sbloccato? Che fine fa Pratone? E’ così impossibile agire con le norme di salvaguardia auspicate anche da ‘U Lengheru Neru’, per fare un esempio, nella sua campagna #bastacemento? Le risposte ormai sono nelle mani dei tenutari della discussione dentro al Comune: i consiglieri comunali e il sindaco. Tra di essi ci sono anche degli architetti, dunque dei professionisti del settore. C’è da pensare che la concertazione e l’ampia riflessione sia seria e fondata su elementi di conoscenza. La speranza è che la discussione però esca in città, tra coloro che poi vivranno le scelte: ovvero i cittadini, i quartieri, le associazioni. Che magari non saranno degli esperti o dei tecnici, ma possono essere utili sul piano delle osservazioni e del confronto trasparente.

L’obiettivo è non arrivare al ‘punto di non ritorno’, anche se l’impressione che si sia giunti ad un livello molto vicino all’irreversibilità già c’è.

Manca infine, negli ultimi intendimenti amministrativi, una frase magica: consumo di suolo. Alcun riferimento è stato fatto a quello che oggi, più che mai, è un tema gradito visto che proprio il consumo di suolo a Grottaferrata ha determinato i guasti di viabilità e di servizi evidenti a tutti. Da fonti comunali filtra che si starebbe ragionando sul recupero del vecchio schema di Prg del 2008 (Giunta Ghelfi), poi bocciato, come ‘bozza’ da cui ripartite. Un piano che ha già undici di vita. La città intanto è ulteriormente cambiata e quello strumento era stato pensato senza nessun principio strategico e che non entra in sinergia con i successivi documenti che nel frattempo hanno preso corpo a livello extracomunale, come ad esempio e l’attuazione del PTPR regionale annunciato nel 2020 (e già prorogato quest'anno). 

Speriamo che il dibattito metta in campo la funzionalità della Grottaferrata del 2020 per proiettarla a vent’anni, dunque. Tornare indietro, tergiversare o peggio ancora andare a passo di lumaca su certe necessità di visione non è più pensabile. Agli strateghi il compito di ribaltare la percezione esistente e di pensarla nuova, pianificando così speranze e, sopratutto, futuro. Perché di un'idea di futuro ha bisogno la città.


Commenti  

# hafattoimpallidire 2019-05-29 13:13
anche quelli in regione che "tanto" si stanno adoperando x : + metricubi in periferia
fg sull'argomento ha "scordato" troppi commenti "informativi" fonte regionale
fg per la prima volta (x noi) ci comunicare un dato percentuale che (x noi) é artato come i "polli" di trilussa
Come pure i rimanenti 150 mila metri cubi, artato senza le valutazioni sulle necessita' e sostenibilità
Ancora fg non ci ricorda le ragioni che portarono alla dolosa bocciatura del PRG 2008 = conflitti d'interesse
Conflitti d'interesse (x noi) ancora + eclatanti
Dimentica la scellerata pOLITICA regionale pdRelle&dx, che da un lato firma con la procura l'abbattimento degli abusivismi, dall'altro fa una legge x la rigenerazione urbana nelle periferie (pratone) con un premio di cubatura del 20% anche x aree verdi e agricole :oops:
Questi conoscono solo la salvaguardia x le proprie poltrone :oops:
Le case vuote&chiuse a chi servono?
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# armando 2019-05-30 01:23
ricorda a fg che il PTPR prorogato, NON è mai stato definitivamente approvato :oops: è fermo dal 2007/8
Senza regole&volontà, fg cosa vuoi salvaguardare&pianificare?
A cosa serve appellarsi a quilli de qua se a decidere sono quilli de la = regione del pdRelle con le dx come stampelle!
Lo S-governatore la maggioranza non ce l'ha!
Prima delle europee, lo S-governatore ha riparlato della green economy :eek:
Da presidente della provincia (2008 con ag21) raccontava del consumo green sostenibile come volano economico&occupazionale :oops: :-x :cry: :sad: i fatti lo smentiscono : la sua economy è grigia cemento!
Le % in vetrina da fg? Operazione bislacca&stravagante!
Se l'85% delle cubature c'è = 30.000 residenti?
E se Gtf è ferma a poco + di 20.000 residenti = a chi e a cosa serve la cubatura in più ?
Altri 150 mila metri cubi?
È la RAGIONE a dire NO e NON la regione a dire Sì!
Il Lz ha il + alto consumo di acqua&suolo!
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# federicocarlofabio 2019-05-30 02:15
restano senza parole nel leggere che starebbero ragionando di recuperare il vecchio schema del prg del 2008
Quillì del 2008 dicevano che prendevano la bozza di quillì del 2000 e la ....abbiamo visto complimenti!
Concionando concionando, i cinici17 vogliono così adulare quillì del 2008 con loro per tenerli zitti&buoni?
Concionando concionando, il cinico 17 si fa bello :zzz con quillì del 2000 con lui
Concionando concionando pure quillì duri&puri fuoriusciti nel 2013 e nel 2019 tornati all'ovile zitti&buoni?
Concionando concionando, con questa strategia :zzz pure quillì che non stanno in consiglio resteranno zitti&buoni sul laterizio?
Rivaluta a dx&sx e il lombroso?
Fonti vicine ai "prima gli italiani" dicono che ci stanno lavorando
Un intoppo sulla marcia trionfale, da "la Repubblica" che con Claudio Gatti, fa una imperdibile inchiesta : i demoni della lega
Conoscerne la storia prima di rivotarli è + meglio!
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# ROBERTO ANDREANI 2019-05-31 10:37
Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.
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