ROCCA DI PAPA (attualità) - Sono giorni roventi per la struttura di via dei Laghi. Al centro delle contestazioni degli africani ci sarebbero principalmente questioni legate alla liberazione dell'Eritrea. Intanto Fratelli d'Italia incassa una bella figuraccia

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Sono giorni roventi per l'hub di Mondo migliore, balzato agli onori delle cronache nazionali non tanto per le manifestazioni degli ospiti della struttuta, che nei giorni scorsi e per ben due volte hanno bloccato la via dei Laghi quanto per la bomba carta piazzata nei pressi della struttura dall'idiota di turno (LEGGI l'articolo).

Ma la situazione è davvero tesa e sotto i riflettori è finito proprio un sostanzioso gruppo di almeno 50 eritrei (quella dei africani del Corno è la comunità più numerosa al Mondo Migliore) che ha animato le due vistose proteste dei giorni scorsi.

Al centro della questione però non ci sarebbero incompatibilità con altri gruppi, in particolare quello dei siriani (nonostante la scazzottata uno contro uno di tre sere fa che ha spedito un eritreo al Pronto soccorso di Frascati) quanto le rivendicazioni nazionalistiche degli africani che tenderebbero a portare alla luce della ribalta la questione della liberazione dell'Eritrea.

Politica nazionale eritrea che si mischia alla non facile gestione della struttura e che, dunque, nulla avrebbe a che vedere con le condizioni, da molti descritte più che consone, in cui vengono ospitati i migranti a Rocca di Papa.

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Sta di fatto che il microcosmo di Mondo Migliore diventa quindi terminale di lotte politiche ben sovra locali con logiche che non possono non sfuggire a chi quotidianamente bada alla gestione ed alla sicurezza dell'hub.

L'altra faccia della medaglia, di fronte ad istituzioni locali assolutamente incapaci anche di trattare l'argomento almeno sul fronte dell'ordine pubblico locale (meglio parlare del furto del pullmino, altro bel mistero, e delle passeggiate sotto le stelle...), è quella dell'odio fomentato ad arte da alcune frange politiche e del sentimento di forte contrasto al Mondo Migliore che soprattutto sui social continua ad alimentarsi. In questo, l'iniziativa decisamente fuori luogo dei Fratelli d'Italia è solo la punta dell'iceberg di una diffusa insofferenza alla quale, fatalmente, contribuisce la poca chiarezza sulle funzioni e sulle tempistiche di funzionamento del centro di smistamento.

Quella del partito rappresentato localmente da Marco Silvestroni è stata una figuraccia niente male. Prima il soffiare sul fuoco, quindi un dietro front imbarazzante (LEGGI l'articolo).