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Scritto da Giulia Bertotto

Pubblicato: 08 Gennaio 2022

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CIAMPINO (attualità) - L'artista vive a Ciampino ed è di origini pugliesi

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Vincenzo La Gioia, sceneggiatore, autore e manager musicale, vive e Ciampino, di origini pugliesi e lavora dove lo porta il vento...

Dal diritto al cinema e dalla professione legale alla scrittura. Ti faccio una domanda davvero facile...come si realizzano i nostri desideri?

“E' una domanda senza risposta ma provo a raccontare la mia storia.

La prima professione che ho svolto è quella dell'avvocato, ho infatti indossato la toga per circa sette anni, poi ho ripreso in mano le passioni che mi animano da tutta la vita: la scrittura, la musica e il cinema. Suono la chitarra e il basso da molti anni e ho cercato di riavvicinarmi a questa vocazione artistica. Ho avuto la fortuna di essere selezionato per un master di sceneggiatura e scrittura creativa tenuto da Vincenzo Cerami, sceneggiatore, scrittore, premio Oscar per La vita è bella, ma anche per Pasolini, Fellini e nomi di questo calibro artistico, solo per menzionarne alcuni. Ho avuto il privilegio di fare questo incontro -che è stato anche uno scontro- con questo immenso autore. Dopo il master mi propose di entrare nella Compagnia della Luna, che lui aveva fondato con Nicola Piovani, un sodalizio proficuo e prezioso. Sono entrato come sceneggiatore junior e questa è stata un'esperienza di valore inestimabile per me, una vera e propria palestra. Al contempo portavo avanti la mia passione per il jazz, anche se amo ogni genere musicale, dal metal alla musica barocca. Ho conosciuto moltissimi musicisti e tessendo i fili di questa rete sono diventato manager musicale, ossia ho un'agenzia che rappresenta un ventaglio di artisti. Rappresento dunque artisti sia dal punto di vista artistico, sia sul piano del booking, dunque ricerca di date per esibizioni e concerti, consulenza per etichette discografiche a cui affidarsi. Collaboro con la violoncellista Giovanna Famulari, il pianista Riccardo Arrighini, il trombettista Andrea Tofanelli, il sassofonista Javier Girotto, il produttore e musicista Nicola Conte, la soprano Maria Moreno, il compositore Nico Gori ed altri.

Non contento ho preso anche il patentino come giornalista.

Di recente ho sceneggiato La giostra, film dedicato alla patologia e alla condizione esistenziale ed emotiva legata all'Alzheimer, girato a Lucca con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in quanto tema sociale di rilevanza collettiva. Nel cast abbiamo avuto anche Giordano Petri, nipote di Elio Petri, grande giornalista e autore dei più rilevanti film d'inchiesta italiani. Un altro progetto a cui tengo è stato dedicato a Michel Legrand, compositore di colonne sonore, con Barbara Streisand. In questo progetto sul tema dell'amore -in tutte le sue declinazioni e sfumature- ho scritto dei testi introduttivi.

Come sappiamo negli ultimi due anni la musica, lo spettacolo e l'intrattenimento anche alto e ricercato è stato soppresso e limitato; la nostra categoria sia dietro le quinte sia sul palco è stata fortemente penalizzata dalla pandemia. L'interesse da parte del pubblico invece è sempre acceso e caldo. Questo deve darci coraggio e alimentare la nostra tenacia per ciò che abbiamo scelto di fare”.

All'orizzonte dei tuoi progetti spirano diversi venti, ti auguriamo sempre in poppa...

“Sul piano musicale c'è un altro progetto che mi sta a cuore, La rosa dei venti, in sinergia con Riccardo Arrighini. Si tratta di un concerto-recital in cui ciascun brano è legato ad uno degli otto venti principali della Rosa che li rappresenta. Ho scritto dei testi introduttivi che vengono letti in apertura di ogni brano. Il vento è associato al viaggio, perché noi a pensarci bene siamo sempre in viaggio su rotte sconosciute. Durante il lockdown eravamo preda di una burrasca, ma ora forse la vista sembra rischiararsi e l'orizzonte spalancarsi. Ciascuno di noi, più o meno consapevolmente, ha una rotta che sta seguendo. E in questo viaggio ogni approdo segna anche una ripartenza. Per rispondere alla tua domanda: come il vento, io credo, dobbiamo seguire la voce della creatività che soffia forte dentro noi stessi”.