“Oggi si scrive una bella pagina della storia di questo territorio – ha esordito aprendo gli interventi il sindaco di Cori, Mauro De Lillis, in qualità di padrone di casa – Finalmente le aziende che hanno creduto e credono in questo territorio si uniscono per uno scopo comune, valorizzare e tutelare una delle nostre eccellenze, ma anche raccontare la storia, la cultura e l’identità di questa terra. Si gettano le basi concrete per realizzare un brand ‘Cori’ da promuovere a livello nazionale ed internazionale”. Il primo cittadino si è inoltre soffermato sulla difesa del territorio, anche da colture, come il kiwi, che sono un’opportunità economica per i produttori ma che stanno consumando le riserve idriche con conseguente danno per l’intera area.
L’incontro, moderato dal giornalista ed esperto sommelier Fabio Ciarla, ha visto susseguirsi gli interventi istituzionali della Onorati, di De Lillis, dell’assessore all’agricoltura di Cori Simonetta Imperia, del dirigente Arsial Claudio Di Giovannantonio e si sono chiusi con quello del presidente del Consorzio Nazzareno Milita (presidente anche della Cincinnato), che ha fatto un excursus dal passato e dalla nascita della Doc Cori, 50 anni fa, al futuro e alle prospettive da concretizzare. In tutta l'iniziativa è stato evidenziato dal presidente del consorzio Milita ; “ La fortuna di tutti i viticoltori del consorzio, di vivere in un territorio con tantissimi piccoli produttori che, così tutelando quest’area, non hanno colto la fase dell’internazionalizzazione di vitigni, come invece è avvenuto altrove. Abbiamo al contrario saputo cogliere l’importanza dei vitigni autoctoni, che molto impegno e lavoro ci sono costati nel corso degli anni. Ora tra gli obiettivi – ha concluso – ottenere la dicitura ‘Doc Nero Buono di Cori’ che porterà la bandiera della città e far sì che tante aziende aderiscano al Consorzio per dare lustro alla nostra terra”.