Roma, la terza per il paradiso: Liverpool trema

Pubblicato: Giovedì, 19 Aprile 2018 - redazione sportiva

roma liverpoolROMA (calcio) - A 17 anni di distanza e a 34 dalla finale, per i giallorossi di Difra un'altra... Barça da affondare

ilmamilio.it

selasai 10anni

Dici Liverpool, dici danno. Questo è quello che accade ormai da 34 anni, da quell’indimenticata finale di Coppa dei Campioni perduta ai rigori contro i Reds, nel giorno della partita più importante nella storia dei giallorossi e fino ad oggi unica, nell’evento principale per club. Da quel giorno lontanissimo solo un’altra volta si sono incrociate le strade delle due formazioni e, anche in quel caso, a piangere furono i giallorossi.

Si tratta della Coppa Uefa 2001, l’anno dello Scudetto della Roma, quando oltre al danno giunse la beffa di un arbitraggio piuttosto discutibile nel ritorno ad Anfield. La squadra di Capello perse nel match di andata dell’Olimpico una partita senza storia, facilmente dominata e vinta col punteggio di 0-2 che sembrava schiudere ogni chance e velleità di rimonta.

Invece il match di ritorno è un’epopea indimenticata per i risvolti polemici che accompagneranno quella partita. Il pallone d’oro Owen, simbolo di quella fantastica squadra che poi vincerà la Coppa si farà parare un rigore da Antonioli, poi Guigou a sorpresa siglerà il vantaggio dimezzando la rimonta epica utile a concretizzare quella che sembrava un’impresa impossibile. Fino a quanto Montella cade in area, l’arbitro fischia rigore e i tifosi cominciano a sognare: dura un attimo, perché quell’uomo in casacca nera ci ripensa ed assegna un semplice calcio d’angolo.

Ancora una volta il nome Liverpool si trasforma in un incubo, come la ricorrenza dietro un numero solitamente poco portatore di fortuna: il 17. 17 anni passarono da quella finale al 2001, altri 17 prima che adesso si trovassero una di fronte all’altra per le semifinali di Champions League. Le quote Bwin relative alla prima semifinale Champions vedono gli uomini di Klopp decisamente favoriti per l’andata: a 1.60 la vittoria dei reds, a 3.80 il pareggio e addirittura a 5.50 l’eventuale impresa dei ragazzi di Di Francesco.

Se hai però battuto il Barça compiendo la più grande impresa della tua storia non ti può spaventare certo una formazione che a gennaio aveva perso il suo miglior giocatore, tale Coutinho e che in Premier si trova in terza posizione, tallonata dal Tottenham. Un portiere poco affidabile, una difesa ballerina, un centrocampo che ha perso il suo miglior elemento per infortunio con Emre Can: le buone notizie finiscono qui, perché l’attacco è mostruoso.

L’esplosività di Mané e Oxlade-Chamberlain, la completezza tecnica e tattica di Firmino, il grande ex Salah. Una stagione folle quella dell’egiziano, regalato per poco più di 40 milioni: una miseria visti i prezzi impazziti degli ultimi tempi. La Roma ci arriva con entusiasmo, consapevole di aver eliminato una grandissima squadra, ma con anche la pressione di chi avverte questa occasione come unica, oltre che inaspettata. La variazione tattica di Di Francesco, passato al 352 per favorire la coesistenza di Shick-Dzeko ha fatto ammattire il Barça e difensivamente il Liverpool di certo non se la passa meglio.

Sognare si può, si deve: Roma ha già vinto, ma ancora non abbastanza per saziare i sogni della gente.