STORIE | La Cripta dei cappuccini, l'ossario segreto di Via Veneto...che celebra la vita

Pubblicato: Mercoledì, 17 Febbraio 2021 - Giulia Bertotto

ROMA (attualità) - All'ingresso si viene accolti dall'inquietante scritta che recita: “Noi eravamo quello che voi siete e quello che noi siamo voi sarete”

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La visita del complesso museale della Cripta dei Cappuccini in Via Veneto è un'esperienza molto forte, che non può non impressionare profondamente il visitatore e metterlo di fronte al grande mistero della morte, e quindi della vita.

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La visita inizia con il museo dei Cappuccini, che raccoglie documenti, opere d’arte, oggetti sacri e cimeli vari provenienti da tutto il mondo, per raccontare la lunga storia dell'ordine dei Cappuccini.

La Cripta dei Cappuccini si trova sotto la chiesa di Santa Maria Immacolata. E' un luogo straordinario, così stridente con la via del cinema, coi suoi ristoranti chic e gli alberghi di lusso, esaltazioni della vita corporea e mondana.

All'ingresso si viene accolti dall'inquietante scritta che recita: “Noi eravamo quello che voi siete e quello che noi siamo voi sarete”.

Tutto ciò che è contenuto nelle sale di questo ossario, è appunto è costituito da ossa umane: 4000 mila scheletri di frati cappuccini vissuti e deceduti nel convento che si trovava in questo luogo (un tempo campagna) tra il 1500 e 1800. Femori come lampadari, tibie, falangi, coccigi a formare rosoni, intere pareti di teschi.

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Ma anche interi corpi mummificati tenuti in piedi o distesi su schermi simmetrici di salme imbalsamate, con i loro volti torvi e gli occhi vuoti. Tuttavia non si deve cedere alla tentazione semplicistica che sia un luogo per amanti del brivido, si tratta infatti di un sito di enorme ricchezza artistica e spirituale.

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Troviamo diverse sale arredate con la stessa macabra fantasia architettonica: la cripta della resurrezione, la cripta dei teschi, la cripta dei bacini con un grande baldacchino di bacini dal quale pende un fregio di vertebre e due grandi fiori laterali formato da scapole con pendagli, sempre di vertebre. La cripta dei tre scheletri, ospita gli amati defunti di casa Barberini, che sorreggono con una mano un cranio alato. Questo luogo non è una celebrazione della morte o una profanazione dei corpi, tutto ciò che si trova in queste stanze veicola un solo messaggio: la fede nella vita eterna che si spalanca solo dopo il passaggio nella morte stessa.

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Le ossa compongono infatti tradizionali ed esoterici simboli legati alla morte come clessidre, orologi, bilance e farfalle, e addirittura lo scheletro di un bambino che tiene la falce del mietitore (di esistenze umane).

In questa visione spirituale i corpi sono considerati solo un mezzo materiale per indicare altissimi significati metafisici. Dunque un luogo di morte fisica che ci ricorda la vita immortale dell'anima.

Foto da Viaggi Verde Acido.

 

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