Wind Chill - L’indice che misura la temperatura reale avvertita dal corpo in presenza di vento. Che cos’è e come calcolarlo
Pubblicato: Martedì, 16 Febbraio 2021 - redazione attualitàROMA (meteo) - In presenza di vento il nostro organismo percepisce un calore differente da quello del termometro
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
In presenza di vento ci siamo trovati, specie durante la stagione invernale, ad avvertire un certo disagio climatico, sperimentando sul nostro corpo una temperatura più bassa rispetto a quando abbiamo calma di vento. Questo tipo di fenomeno, che è stato sperimentato per la prima volta in Antartide dai ricercatori Charles Passel e Paul Siple, fu definito con un indice, il Wind Chill (WC), che esprime la misura della temperatura percepita sulla pelle per effetto del vento.
Quando un corpo è esposto alla ventilazione l’evaporazione è più rapida; in questo modo il corpo perde calore velocemente in quanto l’evaporazione è un processo che assorbe calore. Il WC è quindi un indice che misura la temperatura reale avvertita dal corpo in funzione della velocità del vento e della temperatura dell’aria.
In sintesi, in presenza di basse temperature e forte vento si creano condizioni di disagio fisico forte da freddo.
Esiste una relazione empirica che tiene conto della velocità del vento e della temperatura dell’aria. La relazione fisica è definita dalla "formula di Steadman" abbreviata:
WC = (0.45 * v1/2 + 0.47 - v) (Ta - 33) + 33
Dove Ta è la temperatura dell’aria espressa in gradi Celsius (°C) e v è la velocità del vento espressa in metri/secondo (m/s). L’1/2 equivale ad estrarre la radice quadrata di v.
Questo indice è applicabile soltanto se la temperatura è inferiore o uguale a +10°C e la velocità del vento è compresa tra 1.78 m/s e 25 m/s.
Come si evidenzia dalla Figura 1, ad ogni classe degli indici corrispondono determinati effetti sul nostro corpo. Ad esempio, se l’indice è lievemente negativo ovvero compreso tra -1 ≥ WC ≥ -10 si hanno condizioni di disagio da freddo, mentre se l’indice è WC ≥ -50 è plausibile un congelamento per esposizioni superiori a soli 30 secondi.
Provate anche voi a fare questo calcolo, vi basta munirvi di calcolatrice sapendo la velocità del vento e la temperatura dell’aria.