STORIE - Lanuvio: il borgo propizio a Giunone...che oggi balla

Pubblicato: Giovedì, 24 Settembre 2020 - Giulia Bertotto

LANUVIO (attualità) - Cicerone testimonia come Lanuvio fosse un luogo ricco di edifici religiosi, ma che tra questi spiccasse il tempio di Giunone Sospita

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Lanuvio, oggi 2655 abitanti, si sorge tra cuscini di vigneti e il mare. Secondo gli archeologi e gli storici la città moderna è situata proprio dove vi era l'antica Lanuvio. Il suo patrimonio è costituito in gran parte dai resti del Santuario di Giunone Sospita, (in latino Iuno Sospita, ossia "propizia") solitamente rappresentata con una pelle di capra sul capo, una lancia in mano e un serpente. La storia della sua fondazione si muove quasi parallelamente alle vicende che coinvolsero questo sacro luogo.

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Cicerone testimonia come Lanuvio fosse un luogo ricco di edifici religiosi, ma che tra questi spiccasse il tempio di Giunone Sospita, il cui culto risaliva a tempi molto antichi. Edificato sull'acropoli di questa antica città di origine latina, che i romani pensavano fosse stata fondata dall'eroe greco Diomede, questo grande tempio era in stile tuscanico (ovvero etrusco).

L'importanza di questo santuario, viene testimoniato da questo episodio: quando i Romani sconfissero la Lega Latina nel IV secolo, accettarono l'alleanza con i cittadini di Lanuvio, solo se questi in cambio avessero condiviso con loro il celebre luogo sacro. I reperti però non sono circoscritti nell'area archeologica, ma anche in altre aree come la stipe votiva di Pantanacci in mostra nel Museo Civico.

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Lanuvio prese parte alla guerra che i Latini mossero contro Roma poco dopo la caduta della monarchia. Concluso il foedus Cassianunt, Lanuvio rimase fedele a Roma fino alla guerra latina del 340-38. Dopo questa guerra fu ridotta dai Romani a municipio, con diritto però di suffragio. Così passava a Roma anche il dominio del tempio di Giunone Sospita. Lanuvio venne quasi distrutta dalle invasioni barbariche e fu ricostruita nell’XI-XII sec. con il nome di Civita Lavinia (nel 1914 il nome divenne quello attuale), fu in seguito centro fortificato che appartenne come feudo ai Cesarini.

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I reperti di epoca medievale con le loro mura fortificate si fondono ancora oggi coi palazzi, le torri si trovano inglobate come se tra le loro strutture non vi fossero secoli, dando all'architettura urbana un paesaggio raro.

Oggi in questo borgo si può assaporare il vino Colli Lanuvini DOP. La presenza della viticoltura risale all’epoca romana quando già venivano scelte determinate aree per il suolo vulcanico dell’antico vulcano laziale posto a sud di Roma.

La Festa della Musica a giugno offre da più di 25 anni esibizioni di tutti i generi: rock, blues, jazz, world music, pop, punk, country, etno, a Lanuvio oggi si balla.

 

 

 

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