Ciampino, Diritti in Comune: “Inaccettabile il silenzio dell'Amm.ne sulla gestione del Centro Sportivo Comunale A. Fuso”

Pubblicato: Domenica, 02 Agosto 2020 - redazione attualità
 
 
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ilmamilio.it - nota stampa
 
Riceviamo e pubblichiamo:
 
"L’Amministrazione continua a non dare alcuna risposta alle legittime richieste ben rappresentate  ieri pomeriggio dai dirigenti e dai tanti ragazzi della Nuova Polisportiva ASD". Lo affermano in una nota gli attivisti di Diritti in Comune e il neo-consigliere Alessando Porchetta. "Un reiterato comportamento che sta attualmente impedendo a circa 70 ragazzi del nostro territorio di praticare l’atletica leggera a Ciampino". 
 
“Il silenzio dell'amministrazione pubblica - prosegue la nota - è imbarazzante e rasenta il ridicolo. Il Comune, sulla base della presunta assenza di alcuni documenti, in realtà regolarmente prodotti dalla polisportiva più di un anno fa, ha revocato la concessione dello spazio pubblico. Con una delibera di Giunta del 29 luglio, si è  poi deciso di riproporre per il prossimo anno la stessa fallimentare linea di gestione degli spazi sportivi, ossia assegnandoli a una sola società. Inoltre,  nell'incapacità di ammettere gli errori passati si rifiuta la valutazione di qualunque proposta alternativa, in grado di regolare in modo più giusto, logico ed equo l’utilizzo dei centri sportivi”. 
 
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"Il tutto, infine, accade mentre si susseguono le voci relative ad un nuovo progetto di riqualificazione del manto erboso che sembra sarà demandato ad una società estranea al territorio. Tale società, investendo  sull'ordinaria ristrutturazione del centro, ne ricaverebbe in cambio la sua gestione pluriennale in regime, di fatto, monopolistico, escludendo la possibilità di una cogestione virtuosa con le associazioni sportive operanti nel territorio da anni".
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"Se queste voci sono da verificare – continuano gli attivisti – é purtroppo certa l'assenza di trasparenza amministrativa, così come ogni qualsiasi discussione pubblica sull’indirizzo e la gestione dei beni pubblici comunali, sportivi e non. La Sindaca e l’Assessore al Patrimonio Boccali sul tema  pensano di poter decidere in modo autoritario, riducendo il Consiglio comunale a semplice organo di ratifica delle decisioni prese. E’ la cultura di chi pensa che la cosa pubblica sia di fatto proprietà privata dell’amministratore di turno, che può fare e disfare per 5 anni senza confrontarsi con nessuno, seguendo solo le proprie convinzioni e rispondendo alle pressioni di chi ha contribuito a farlo eleggere. Noi continueremo invece a dare voce a chi veramente dovrebbe essere coinvolto nei processi decisionali, ovvero tutti quei cittadini, associazioni e variegate realtà territoriali che vivono e animano questo territorio".
 
"Invitiamo l’Assessore e la Sindaca a fare chiarezza su tutta la questione, e a portare la discussione in città, coinvolgendo in modo trasparente TUTTE le associazioni interessate e, portarla infine nel Consiglio comunale, organo deputato a decidere qual è la migliore proposta per la gestione dei Beni Comuni, sportivi e non, del territorio".