Ricarica e manutenzione estintore per domare eventuali incendi

Pubblicato: Venerdì, 19 Aprile 2024 - Redazione attualità

ROMA (attualità) - La pessima tenuta di un estintore velocizza la sua usura e abbassa la potenzialità di sicurezza

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Domare delle fiamme che innescano un incendio è possibile usando degli estintori. I piccoli fuochi non fanno paura, ma quando essi avvengono in luoghi chiusi, camere oppure attività commerciali e ambienti di lavoro, si teme il peggio.

Essendo circondati da arredi, elettrodomestici, dispositivi e complementi di arredo che sono infiammabili, una piccola fiamma può innescare un grande incendio. Tant’è che è necessario valutare quale sia il pericolo che si corre in un luogo in cui si trascorrono tante ore al giorno e dove ci sono elementi infiammabili o che prendono fuoco.

Guardandovi attorno, nella vostra casa o camera da letto, potete notare tessuti, come coperte oppure tende alle finestre che sono facili da bruciare. La presenza di lampade oppure di altri elettrodomestici che usate quotidianamente, come piastra per capelli o asciugacapelli, indica che ci sono degli elementi elettrici. Se essi finiscono in cortocircuito è facile che sviluppino delle fiamme e da queste si hanno degli incendi.

Considerando tutto questo, è bene che si abbiano degli estintori. Dispositivi utilissimi per domare fiamme anche di media intensità. Obbligatori negli ambienti di lavoro e in quelli pubblici, come attività commerciali. Oggi sono obbligatori persino all’interno dei condomini poiché essi rappresentano complessi residenziali in cui ci sono tanti abitanti.

ESTINTORE NON FUNZIONA

Un estintore si inserisce all’interno di piani antincendio, progetti che sono obbligatori in molti luoghi. Rappresenta una soluzione pratica per aumentare la sicurezza persino nei piccoli negozi o botteghe, ecco come mai la loro presenza è obbligatorio.

Solo che sono dispositivi che si azionano tramite manopole e pressione interna. li paragoniamo a delle “bombole” che appunto debbono spruzzare all’esterno la soluzione ignifuga che contengono all’interno.

La pessima tenuta di un estintore velocizza la sua usura e abbassa la potenzialità di sicurezza. La pressione interna svanisce del tutto quando sono posizionati al Sole. Il contenuto interno, polveri, schiuma e CO2, perde l’efficacia dopo qualche anno. Essi diventano inermi oppure otturano la canna di fuoriuscita. Innescano reazioni chimiche a causa degli sbalzi termici o per una fonte di calore, Sole o aria del condizionatore, che li colpisce.

L’estintore quindi non funziona quando non si effettua una corretta manutenzione o controllo. La legge vuole che nei luoghi di lavoro e pubblici si faccia una supervisione almeno una volta ogni 6 mesi.

Ricarica: obblighi e consigli

La Ricarica e manutenzione estintore non deve avvenire solo se avete usato il dispositivo. Anzi essa deve avvenire semestralmente per valutare la sua efficacia e la pressione interna. La ricarica invece avviene in base al contenuto interno. I tempi sono, di media, dai 2 anni fino a 10 anni. Una ditta oppure un tecnico di controllo e rivenditore potrà spiegarvi ogni quando si deve fare la ricarica del dispositivo.

Essa va fatta anche in caso si preme la manopola e quindi ne fuoriesce la soluzione interna. Infatti la valvola andrà a far fuoriuscire l’aria, nonostante non stiate premendo la manopola, per diversi minuti. Quindi l’estintore si svuota e questo vuol dire che c’è della soluzione interna (schiuma o polveri) che ostruiscono poi la cannula che dall’interno giunge all’esterno.