Borgo Montello, neonata di 2 mesi lasciata in auto da sola: denunciati i genitori. La mamma è di Albano

Pubblicato: Lunedì, 01 Agosto 2022 - redazione attualità
LATINA (cronaca) - I genitori l'avevano tralasciata per litigare
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Una bambina italiana della zona di Borgo Montello, nello scorso week end, tra le 14 e le 15, ha rischiato di perdere la vita. Per lei l'aria era diventata quasi irrespirabile, per il grande calore, all'interno di un'auto. Così riferiscono alcuni testimoni del triste fatto di cronaca che ha riguardato la bimba, di appena 2 mesi, ed i suoi genitori. Sono le 14 quando una coppia (lui  della provincia di Latina, e la sua compagna di Albano Laziale) si alza dal tavolo di un bar di Borgo Montello in provincia di Latina e inizia a discutere:  si strattonano, si azzuffano, si rincorrono.
Una donna che lavora in un negozio vicino li ha visti discutere tutta la mattinata, ma non ha potuto fare a meno di notare anche la presenza di una carrozzina e delle manine che si muovevano all’interno. La coppia si alza dal tavolo del bar e si incammina verso l’auto. A quel punto chi osserva la scena vede salire la coppia in auto insieme alla bambina, ma non vanno via, riscendono dall’auto e continuano a rincorrersi e litigare.
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La donna aggredisce l’uomo e lui la respinge. Passano i minuti il caldo si fa sempre più sentire il sole è a picco, la strada e rovente. Dopo mezz'ora la coppia era ancora fuori dall’auto a discutere e litigare, ma la bambina non era con loro. Qualche altro passante si accorge che la piccola era rimasta in auto.
Una donna si avvicina al veicolo, vede e sente all’interno la bimba piangere e agitarsi. Qualcuno chiama il 118. La donna che si è avvicinata all’auto si intromette tra la coppia e chiede di prendere la bambina e di portarla all’interno del bar.
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La temperatura in macchina è insopportabile e il caldo asfissiante, senza aria condizionata: si sfiorano i 40 gradi. In breve tempo arriva il 118 e una gazzella dei carabinieri  della sezione radiomobile della compagnia di Latina, chiamati da chi osservava preoccupato. Il personale sanitario soccorre la bambina che viene trasportata immediatamente all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove viene ricoverata in codice rosso accompagnata dal padre.
La mamma della bambina, invece, sale in macchina e si allontana facendo perdere le proprie tracce. Ma i carabinieri del radiomobile di Latina la rintracciano dopo circa un'ora.
I militari ricostruiscono la vicenda, ascoltano testimoni e passanti: le versioni collidono. La bambina è rimasta chiusa in auto con i finestrini chiusi senza aria condizionata, sotto il sole rovente, per oltre 30 minuti. Per gli investigatori è tutto chiaro.
Immediatamente I carabinieri della Compagnia di Latina  si interfacciano con la Procura di Latina e con il Tribunale per i Minorenni di Roma.
 
A questo punto i militari si muovono velocemente, raccolgono tutti gli elementi e le informazioni necessarie affinché si faccia chiarezza sulla vicenda. La bimba è al sicuro nel reparto pediatria dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina tra le braccia amorevoli dei medici e infermieri di quel reparto, verrà trattenuta ancora per altri giorni in attesa di accertamenti diagnostici.   
 
I magistrati del Tribunale per i Minorenni di Roma, emettono in meno di 24 ore un decreto di sospensione dell’esercizio della responsabilità genitoriale di entrambi i genitori; riescono a nominare un tutore e collocare in una struttura protetta la piccolina che ora sta meglio. Nel frattempo i carabinieri hanno rintracciato la donna e il compagno che dovranno rispondere del reato di abbandono di minore davanti al Tribunale Ordinario di Latina.  Grazie alla sinergia tra cittadini,  autorità giudiziaria ed i carabinieri di Latina , si è scongiurato un altro caso come quello di Milano in cui la piccola Diana di un anno è mezzo è stata lasciata sola a casa per 6 giorni e poi morta di stenti ed oggi la madre è rinchiusa nel carcere di San Vittore e dovrà rispondere di omicidio premeditato aggravato della propria figlia .