Caso "casa di nessuno", Fratelli d'Italia: "Ci mancava solo La7, povera Frascati"

Pubblicato: Mercoledì, 10 Giugno 2020 - redazione politica

FRASCATI (politica) - Il commento del circolo cittadino dopo il servizio di "Non è l'arena"

ilmamilio.it - nota stampa

Dal circolo di Fratelli d'Italia Frascati riceviamo e pubblichiamo.

"Anche il canale TV “La7”, implacabilmente, ha avuto modo di mostrare le lacune di questa amministrazione. Domenica scorsa la trasmissione di Gilletti, Non è l’Arena, durante una lunghissima trasmissione serale ha chiuso una serie di argomenti trattati nella puntata legati alle bruttissime ultime evidenze sulla Magistratura italiana ed i mancati contrasti verso la criminalità organizzata, chiosando sul clan dei Casamonica-Spada a proposito di una costruzione edificata abusivamente in un terreno di proprietà del Comune di Frascati, La costruzione eretta in territorio romano, oggetto di sentenza di abbattimento, non è mai stata eseguita da parte del Comune di Roma.

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Ne è venuto fuori che nel luglio 2017 era stato comunicato, dal competente organo giudiziario, al Comune, come la voluminosa costruzione insistente sul quel terreno che si affaccia sulla via Tuscolana, fosse di fatto assegnata al proprietario del terreno stesso, cioè il Comune di Frascati, il quale, quindi, sarebbe dovuto entrare nel possesso del bene ed, in questo caso recuperarlo insieme al terreno oggetto dell’abuso liberandolo dagli occupanti, appartenenti ad un noto clan romano.

I giornalisti, a quanto mostrato dai filmati, si sono recati a interpellare sull’argomento il vicesindaco il quale ha con fermezza riferito che l’Amministrazione non aveva: mai ricevuto alcuna comunicazione in merito ma, mostrando di essere informato, sottolineava che l’abuso era nato ben 22 anni prima, facendo intendere che non c’era mai stata un’azione intrapresa dai predecessori per la tutela della proprietà.

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L’equipe è però tornata di nuovo, qualche giorno dopo, fornita del numero di protocollo e la data della notifica del provvedimento al Comune che, da una rapida ricerca finalmente, è risultato essere pervenuto. I giornalisti hanno quindi ritenuto opportuno attendere mezza giornata per intervistare, stavolta, il Sindaco, il quale, confermando che fino a quel momento non ne aveva mai sentito parlare neanche lui, ha riferito che sarebbero state esperite tutte le azioni opportune del caso, sostenendo che queste notizie erano delle “rogne”, in quanto impegnavano l’amministrazione a spendere soldi di cui non disponeva.

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Ci mancava solo una TV ha mettere il dito nelle piaghe del nostro Comune o meglio di questa Amministrazione. E ci domandiamo: come sia possibile che questa notifica così importante patrimonialmente parlando, sia sfuggita a Sindaco, al Vice Sindaco e assessore al Patrimonio, al Segretario Generale ed ai responsabili dell’ufficio patrimonio ?

Dobbiamo allora ringraziare questo tipo di trasmissioni inchiesta che ci hanno fatto questo regalo?

Qualche dubbio ci viene, considerato che quando i giornalisti hanno segnalato data e protocollo si è subito accertato, e dovuto ammettere, che la notifica era invece arrivata e regolarmente protocollata in entrata e pertanto: chi è che l’ha tenuta chiusa in qualche cassetto da tre anni ? E perché?

brico ilmamilio

E se avviene, come è avvenuto un fatto del genere, che poi viene portato allo scoperto da altri, non facendo fare, di certo, una bella figura agli amministratori di Frascati, come possiamo pensare che il Patrimonio della città venga ben gestito da costoro, sapendo che dovrebbe essere una delle fonti principali di reddito, garanzia e potenziale fonte di finanziamento da utilizzare per risolvere i problemi della città?

Frascati non è stata messa, ancora una volta, in bella mostra per pubblicità e giudizio favorevole, checcè se ne dica o si sia tentato di giustificare, da parte dei due personaggi importanti della città, che farebbero bene ad andarsene a gestire le loro cose e non quelle dei malcapitati amministrati, come invece vorrebbero fare.

Ennesima perla di una Maggioranza che fonda le sue radici sulla superficialità e la vaghezza narcisistica del mostrarsi, perché comunque è pubblicità, ma stavolta le immagini sono state impietose e hanno dato risalto alla loro agonia che più dura e più crea danni a noi poveri cittadini, clan a a parte!

colline 200529