Grottaferrata | Paola Franzoso sta con Rita Consoli e invoca unità centrosinistra. Col solito attacco a ilmamilio.it
Pubblicato: Giovedì, 06 Gennaio 2022 - redazione politicailmamilio.it
Dall'ex consigliera comunale Paola Franzoso (Pd) riceviamo e pubblichiamo.
"L’articolo dal titolo Grottaferrata - Vento in poppa per Rita Consoli candidata sindaco. Il parorissimo del Pd (e del centrosinistra) all'ultimo stadio, pubblicato su ilmamilio.it in data 2 gennaio 2022, rende doverose alcune risposte.
Nell’articolo, in sintesi, si fa un cenno al PD locale, laddove lo si definisce impegnato «in questi anni ad autoannientarsi (con grande successo) piuttosto che a costruire»; ma poi, soprattutto, si indica nell’eventuale scelta di Rita Consoli quale candidata sindaca 2022 un ulteriore atto di autoannientamento: ciò, in quanto la suddetta Consoli «in questi 10 anni non ha fatto altro che spaccare e dilaniare, dividere ed autopromuoversi».
Si tratta di una ricostruzione che, in quanto capogruppo uscente del PD, in quanto partecipante al tavolo della coalizione di centrosinistra già avviato in vista delle prossime elezioni amministrative e, nondimeno, in quanto donna, ritengo da contestare con fermezza.
Intanto, sostenere che la sussistenza o la consistenza del PD dipendano da chi non appartiene al PD (come, in tal caso, Rita Consoli) è un errore banale ma, soprattutto, è offensivo proprio per il PD: perché presuppone un partito inconsistente che, di suo, non ha nulla da dire o proporre per badare alla propria consistenza e resistere a quanto avviene fuori di esso. L’articolo, in definitiva, svela un carattere irrispettoso verso il PD che, come Capogruppo uscente del Partito, non esito a respingere al mittente.
L’articolo, inoltre, mira a rinfocolare nel PD un risentimento contro una singola persona, molto rozzo e primitivo, e molto poco politico. In questi anni abbiamo lavorato tanto nel direttivo del circolo proprio per superare i risentimenti, i rancori ed i personalismi e per guardare al futuro, tenendo bene a mente come obiettivi il concetto di inclusività e il bene della comunità di Grottaferrata.
Pretendendo quindi di parlare di politica suggerendo una “sanzione” o un veto di carattere personale, l’articolo sbaglia due volte: la prima, perché consiglia un’azione di bassa lega, fondata su un gretto rancore che trascura programmi e intendimenti, la seconda perché consiglia al PD una posizione al momento del tutto inopportuna, in quanto offensiva nei confronti di chi (come Rita Consoli e La Città al governo) attualmente siede al tavolo del centrosinistra, proprio insieme al PD e alle altre forze politiche. Tranquillizzo l’incauto autore dell’articolo (o, se c’è stato, qualche incauto ispiratore) che il PD è in grado di svolgere, al contrario di quanto da lui suggerito, la sua funzione di forza aperta, possibilista e aggregatrice, e di continuare i lavori del tavolo del centrosinistra attualmente in corso senza alcun tipo di pregiudizio o veto.
Purtroppo, l’articolo mostra anche una spiacevole venatura sessista, già da me rilevata e combattuta in passato (vedasi mio comunicato dell’11 dicembre 2020). Rita Consoli viene apostrofata come al solito con il termine “pasionaria” che secondo la prima definizione riportata dal Vocabolario Treccani significa «rivoluzionaria appassionata e tenace, ma anche fanatica e invasata». Mi pare del tutto evidente che se si fosse trattato di un uomo, magari un esaltato di estrema destra, il classico spirito cameratesco maschile avrebbe impedito di qualificarlo come un fanatico o un invasato. Come donna, e a nome di tutte le donne democratiche, sento pertanto il dovere di stigmatizzare quest’uso incontrollato del linguaggio pubblico, che si fa forte colpendo la categoria femminile in quanto ancora ritenuta più debole.
In conclusione, lavorerò con tenacia affinché il tavolo del centrosinistra già avviato non risenta di questo scadente chiacchiericcio, ma prosegua e conduca ad una coalizione vincente che tenga uniti PD e Città al Governo e che riconosca anche in Rita Consoli (con la quale peraltro ho spesso collaborato nell’ultima consigliatura) una delle proposte possibili per la guida del nostro paese.
PAOLA FRANZOSO
(Capogruppo uscente del PD)
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Risposta dell'incauto direttore de ilmamilio.it - Andiamo con ordine perché c'è davvero tanto in questa bizzarra nota della ex capogruppo (fa bene a ricordarcelo) del PD.
1. Che Franzoso e Consoli, come ci ricorda la ex capogruppo PD, collaborino da tempo era evidente. Anche i sassi dell'Abbazia (si potranno citare?) se ne sono accorti. Grazie ex consigliera di avercelo evidenzato.
2. Che il PD sia dilaniato da anni non deve negarcelo chi col direttivo locale è in rotta da tempo ed anche in Consiglio comunale ha assunto strane posizioni. Cosa ne pensa ad esempio la segretaria dem Silvana Pappaianni? O le posizioni sono diverse?
3. Bizzarro (per non dire altro) che Franzoso - della quale non conosciamo e non ci interessa la professione - si erga ad avvocato politico di chi non fa neanche parte del suo partito. Divertente è dire poco.
4. Curioso che, da avvocato politico (si potrà dire? Rischiamo), Franzoso stigmatizzi un aggettivo che per Rita Consoli è usato da anni. Un aggettivo usatissimo in politica ed affatto con le accezioni negative che, strumentalmente, Franzoso evoca. Strano che tanta "lesa maestà" non sia stata invocata quanto Rita Consoli faceva veemente opposizione al sindaco Giampiero Fontana e veniva politicamente definita nello stesso modo.
5. Una domanda la facciamo a Paola Franzoso. Che succede se la sua preferita non ottiene la candidatura a sindaco che sta tanto attentamente ricercando? Un'idea ce l'abbiamo e l'abbiamo descritta nei giorni scorsi. Vedremo.
6. Sulla faccenda del sessismo non bastano neanche i veli pietosi. E, francamente, ci riserviamo ogni azione a nostra tutela.
Commenti
"è + meglio dimenticare oppure è più meglio scordare?"
Così fa politica politicante "si scorda dei propri MISFATTI sapendo di scordarli
Al tempo del covid&varianti la disinformazione è più esecrabile
Corriere della Sera: la (SOLA) scarcerazione di una imprenditrice (moglie di uno al governo) è colpa deii magistrati politicizzati
L'ipotesi di reato invece c'è & c'era & è rimasta in tutta la sua gravità
Come nel 2010 con il pdRelle a Gtf che con l'archiviazione per il SOLO DOLO per il PRG del 2008, dissero che non c'era stato reato
E le denuncia del competente delegato bilancio&patrimonio, poi fu cacciato
E la fittizia città del libro
Sempre con la candidata in compartecipazione
CIAO