Se l'anima gemella esiste non ce lo dice certo "4 metà". Su Netflix un'occasione perduta
Pubblicato: Domenica, 09 Gennaio 2022 - redazione spettacoloROMA (cinema) - L'ultima fatica di Alessio Maria Federici ha interpreti bravi e convincenti, ma la trama è così intricata da perdersi nella narrazione
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L'anima gemella esiste? E' possibile trovare l'amore unico ed irrinunciabile della propria vita?
La domande è legittima, interessante e diciamolo certamente intrigante. Peccato che nella trama e nello sviluppo della sceneggiatura sia oggettivamente impossibile trovare il bandolo di una matassa che lo spettatore cerca per l'intera durata del film senza però mai, purtroppo, trovarla.
"4 metà", ultima fatica di Alessio Maria Federici disponibile da qualche giorno su Netflix, promette tanto ma alla fine mantiene poco perché nononstante l'oggettiva godibilità della storia e la buona verve degli interpreti, la trama fa acqua e pure parecchio.
Peccato, peccato davvero.
Sette personaggi: Luca e Sara, padroni di casa che discutono con un loro amico e proprio Luca pone la questione. L'amore eterno e perfetto esiste? In poche parole, l'anima gemella esiste? Luca, filosofeggia e - con una posizione che pare condivisibile - si dice convinto che fatto che siano comunque le vicissititudini e le vicende della vita ad indizzare anche la nostra vita sentimentale.
Poi, però, per confondere le acque, racconta la storia di 4 loro amici. 4 metà, appunto, fatte incontrare per una cena sul loro terrazzo e, di fatto, in arrivo.
Le quattro metà sono Chiara, Ilenia Pastorelli (bella davvero, poco da dire, e brava come sempre) medico anestesista, sognatrice ma disincantata; Giulia, Matilde Gioli (altra bellezza sulla quale c'è poco da discutere, attrice emergente e già convincente) operatrice nel mondo della, razionale fino ad essere algida e molto sicura di sé; Dario, Giuseppe Maggio (bravo e bello) avvocato, piacione e al limite dell'uomo che non deve chiedere mai; Matteo, infine, Matteo Martari (probabilmente il più convincente tra gli uomini) impiegato in una casa editrice, l'intellettuale ironico del gruppo.
Lo sviluppo, come detto, è un mix poco ruscito anche se localmente la storia fila ed è anche ben raccontata e ben interpretata. Solo che sembra mancare la visione d'insieme: le coppie, parallelamente nella narrazione, si fondono e si condono, si scambiano e ritrovano. Con quale esito finale? Vallo a capire.
Alla fin fine: l'anima gemella esiste o no? Si poteva e si doveva fare di meglio, davvero. Peccato.
VOTO 5/10