FOTO - Pascucci mattatore sul palco: ecco la sua visione (quasi realizzata) di Marina di Cerveteri

Pubblicato: Venerdì, 13 Agosto 2021 - redazione attualità

pascucci palco1 cerveteri ilmamilioMARINA DI CERVETERI (politica) - Ieri sera il sindaco sul lungomare. "Chi c'era prima non ha fatto nulla. Noi siamo partiti dalla nostra storia e cultura"

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Un mattatore da palcoscenico che, senz'altro da concreto visionario - sulle cui visioni parlano i risultati - che ha saputo tenere il palco magari meglio di alcuni tra coloro che in questi giorni si stanno alternando sul lungomare di Marina di Cerveteri.

Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, l'ha voluta chiamare "Cerveteri - Una nuova éra", mettendo al centro del lungo monologo - tenutosi di fronte a qualche centinaio di persone (roba forte, per essere sempre e comunque politica) - proprio l'abitato di Cerenova e di Campo di Mare.

 

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"Voglio raccontare il viaggio che abbiamo fatto in questi 9 anni - ha detto Pascucci - iniziando in giacca e cravatta e finendo in camicia e bretelle - perché quando ci siamo messi a governare Cerveteri abbiamo provato ad avere una visione che partisse dalla nostra storia ed arrivasse a tracciare linee e progetti per il futuro. Abbiamo dunque pensato a cosa rappresenti Cerveteri nella storia: su questo litorale Enea riceve le armi per fondare Roma, lo dice Virgilio e qui gli Etruschi hanno fondato una delle loro più fiorenti civiltà. In queste acque c'erano tre dei porti più importanti del Mediterraneo. Quasi 10 anni fa abbiamo pensato come partire dal passato, renderlo fruibile e conosciuto e attraverso quel patrimonio andare avanti".

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"Per questo - ha proseguito - abbiamo voluto riportare a Cerveteri il vaso di Eufronio, costringendo quasi i nostri concittadini a varcare le porte del nostro museo. Così abbiamo valorizzato le nostre necropoli: abbiamo il sito archeologico più vasto d'Europa, lo sapevate? Ecco: attraverso la nostra identità culturale siamo partiti per disegnare il futuro. Campo di Mare che c'entra? Qui negli anni '50 con la riforma agraria arrivarono contadini e braccianti da tutta Italia: siamo un coacervo di uomini e donne, di culture, che hanno contribuito tutti alla nostra ricchezza culturale e sociale".

Ma poi si è parlato, e tanto, proprio di Campo di Mare oggetto - come noto - in questi mesi di un profondo restyling che rappresenta però solo il primo step di una riqualificazione ancor più ampia.

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"Appena insediato ho chiesto i faldoni di Campo di Mare perché ne avevo sentito parlare da sempre ma volevo capire la reale situazione. Ci abbiamo messo un po, ma ne siamo venuti a capo ed ho capito che tutti quelli che c'erano stati prima non avevano avuto alcun interesse o reale volontàdi risolvere le cose. Con la delibera 47/2015 che noi chiamiamo la "delibera madre" abbiamo raccolto e raccontato tutta la storia di questa frazione, definendo chiaramente i rapporti con Ostilia (la società che dalla sua fondazione gestisce campo di mare ed è tuttora proprietaria delle aree pubbliche, ndr) e mettendo ordine. La verità è che prima di noi ci sono stati tanti imprenditori o, come li chiamo io "prenditori".

"Ci siamo trovati di fronte tanti problemi: urbanistici, edilizi, ambientali. In questi anni abbiamo messo ordine, abbiamo tutelato la Riserva naturale della Torre Flavia, abbiamo arretrato fino al "muretto" la linea delle aree demianiali (riconsegnando ai cittadini 34mila metri quadri di spiagge), abbiamo costruito depuratori (non solo a Campo di Mare) e censito ed eliminato gli scarichi abusivi ed abbiamo pensato ad un nuovo modo di godere del nostro mare".

"Oggi, anche grazie al grandissimo lavoro della Capitaneria di Porto, il nostro mare ottiene la qualifica di mare pulito dall'Arpa Lazio. E' un risultato, possiamo fare ancora di meglio".

"A dare la spinta definitiva è stato il Jova Beach Party del 2019: qui, in questa area, abbiamo partecipato alla realizzazione di un concerto al quale hanno partecipato 44mila persone: lì abbiamo capito che il nostro mare, il nostro lungomare, poteva essere qualcosa di diverso. In quei giorni abbiamo acquisito a patrimonio comunale, la prima strada di Ostilia, proprio il lungomare. Ed anticipando anche il PUA regionale, ci siamo dotati in anticipo di un nostro Pua che, recependo quanto poi disposto dalla Regione, ci consente oggi di sapere cosa realizzare".

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"Dopo la seconda approvazione in Consiglio comunale dei giorni scorsi, il nostro Pua, che non necessità neanche della Vas, può passare in fase operativa. Il progetto è quello di mantenere l'attuale configurazione delle spiagge esistenti e di lavorare su quella verso Furbara, oltre il fosso. Lì, collegate con una passerella ciclo-pedonale, abbiamo disegnato 5 spiagge tematiche: una per il kitesurf, una libera ma con servizi (affitto di ombrelloni e lettini e chioschi rimovibili), una per i surf, una per i cani ed una spiaggia naturista, per i nidisti. Sulla localizzazione scegliere insieme al comando dell'aeroporto di Furbara".

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"Non è tutto: utilizzando anche fondi della città metropolitana stiamo realizzando una rete di piste ciclabili tra Cerenova e Campo di Mare. Abbiamo giù fatto quella di Cerenova Nord, abbiamo finanziato quella di Cerenova sud, questa del lungomare è fatta ed abbiamo progettato e stiamo finanziando le altre. Possiamo farlo, lo abbiamo fatto. Così come abbiamo fatto demolire gli stabilimenti non in regola (in Italia si può e si deve demolire quando non c'è rispetto delle leggi), stiamo lavorando per l'agibilità di tutte quelle abitazioni che ancora la attendono e dei negozi di piazza delle Rose, e così come abbiamo chiesto a RFI di riqualificare la nostra stazione".

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"Il nostro scalo ferroviario è moderno ed innovativo e qui da noi è stata fatta una cosa che pochissimi hanno: uno spazio integrato per le informazioni ai turisti. E da qualche tempo abbiamo una navetta che dalla stazione porta alla necropoli. Un'altra cosa che prima non c'era".

Gli applausi ci sono stati. Qualche critica pure: ma d'altra parte tra meno di un anno si torna alle urne.

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