Frascati, “Dimore Sonore” | Intervista al presidente Irvit Paolo Posa: “Tornano i grandi della musica italiana in città”

Pubblicato: Lunedì, 05 Luglio 2021 - Federico Smacchi

FRASCATI (attualità) - Grande entusiasmo per il Festival delle Ville Tuscolane iniziato il 1 luglio. “Iniezione di fiducia per gli artisti, il pubblico e i lavoratori dello spettacolo”

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Nella cornice delle Ville Tuscolane, fiore all’occhiello del patrimonio artistico rinascimentale dei Castelli romani, prosegue a ritmi serrati la rassegna musicale “Dimore Sonore”.

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Sorprendente la risposta del pubblico per il Festival organizzato dall’Irvit. In questa intervista il presidente Francesco Paolo Posa, ex sindaco di Frascati, si riallaccia a quanto detto in ricordo del compianto Franco Battiato: “C’era bisogno di un ritorno dei grandi della musica italiana in città”.

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Presidente, ripartendo da quanto mi raccontò ricordando la sua amicizia con Franco Battiato, stiamo finalmente vedendo un ritorno dei grandi della musica italiana a Frascati?

Direi proprio di sì. Stiamo dando seguito a una grande tradizione che ha visto negli anni passati, anche durante il mio assessorato alla cultura e ai miei anni da sindaco, grandi nomi della musica, dell’arte e della cultura esibirsi a Frascati.

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Il primo appuntamento, quello del 1 luglio con Alessandro Barbero ha contato oltre 650 spettatori, una risposta sorprendente. Proseguiremo il 5 luglio con Stefano Bollani, uno degli artisti più importanti del panorama italiano, pochi giorni dopo ci sarà un altro eccezionale appuntamento con il complesso d’archi del Santa Cecilia, e poi il grande Elio il 10 luglio, in un’esibizione tributo interamente dedicata a Enzo Jannacci.

Uno dei settori sicuramente più colpiti, quello dell’arte e dello spettacolo. Qual è stato il feedback da parte del pubblico?

Nel giro di porche stagioni l’Irvit è rinato, si è riorganizzato e ha lanciato una sfida: superare la diffidenza di un pubblico “addormentato” a causa del Covid ripartendo dall’arte e dalla musica. Abbiamo con molta soddisfazione superato lo scoglio, riabituando le persone all’importanza della cultura e dello spettacolo all’interno delle Ville Tuscolane, che rappresentano l’ingegno dei grandi architetti rinascimentali. Abbiamo toccato con mano la voglia delle persone di trovarsi, di stare insieme pensando, vivendo grandi spettacoli.

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A inizio pandemia ci fu una lunga polemica sui lavoratori dello spettacolo, con l’arte non considerata un “bene essenziale”. Il Festival sta dimostrando l’esatto contrario, che ne pensa?

Sono d’accordo. Il Festival sta garantendo lavoro a decine e decine di persone. I lavoratori dello spettacolo sono la componente essenziale di queste iniziative. Ho notato con piacere un’iniezione di fiducia che è stata ripagata con grande entusiasmo da parte dei lavoratori, non solo per il successo di “Dimore Sonore”, ma anche nell’ottica di porre le basi per il lavoro futuro dell’Irvit.

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La prima parte del Festival terminerà il 1 agosto, poi avremo una seconda tornata dal 1 settembre al 1 ottobre. Vuole fare qualche anticipazione?

Per la rassegna autunnale avremo piccole perle artistiche, che riveleremo la prossima settimana. Daremo spazio a una generazione nuova, riconfermando anche il rapporto con la Scuola Popolare Musica di Testaccio. Tante sorprese, tra cui una serata interamente dedicata al grande Astor Piazzolla. Sarà un altro mese di importanti appuntamenti con l’arte, la musica e la cultura.

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