NEWSROMA (attualità) - Comunicato stampa “Unione dei Comitati contro l’inceneritore”
 
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“Domani, 8 maggio, una delegazione dell’Unione dei comitati contro l’inceneritore consegnerà agli organi costituzionali nazionali, Governo e Camere, la petizione popolare forte delle 11.735 raccolte nei quattro fine settimana del mese di aprile”. È quanto dichiara in una nota l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore. “Le dodicimila firme della petizione popolare - prosegue la nota dell’Unione - chiedono che la norma attributiva dei poteri commissariali al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in materia di rifiuti, sia abrogata, tenuto conto che la realizzazione dell’inceneritore non ha nulla a che vedere con il Giubileo, motivo per il quale quei poteri erano stati invece concessi ad opera del Governo Draghi con il decreto legge n. 50/2022.
 
 
La seconda richiesta si indirizza al Governo, la Presidente del Consiglio è infatti prima destinataria della petizione popolare, e punta alla sospensione della gara in corso per la realizzazione dell’impianto, sulla base del principio di precauzione, previsto dai trattati europei e dell’indagine della Procura di Roma circa l’acquisto del terreno da parte di Ama. Si evidenzia infatti, come lo stesso Gualtieri, che agisce quale Commissario straordinario di governo, pur dotato dei poteri pressoché assoluti attribuitigli, a legislazione vigente, è tenuto a rispettare gli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione europea e quindi il rispetto del principio di precauzione. E ancora la richiesta di moratoria all’incenerimento dei rifiuti, che si colloca in aperto contrasto con gli obiettivi ambientali europei della neutralità climatica al 2050 e della transizione verso l’economia circolare.
 
 
La giornata di “consegna” agli organi costituzionali – precisa la nota dell’Unione - si apre con un presidio al Pantheon alle ore 10.00 per poi raggiungere, intorno alle 10.30, Montecitorio, dove una delegazione incontrerà alcuni deputati appartenenti a forze politiche diverse accedendo alla Camera dei Deputati per le operazioni di rito necessarie alla protocollazione. Intorno alle ore 12.00 la delegazione si recherà al Senato della Repubblica per incontrare alcuni senatori e “sbrigare” le pratiche di rito per “incardinare” la petizione all’interno dei lavori di Palazzo Madama. Resta in sospeso – conclude l’Unione dei Comitati - la consegna diretta a Palazzo Chigi, anche per il tramite di rappresentanti del Governo, per la quale saranno esperiti tentativi anche nella giornata di domani.”

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