VICENDE - La leggenda del fantasma del principe Barberini

Pubblicato: Domenica, 12 Marzo 2023 - redazione attualità

fantasma 3 ilmamilioCASTEL GANDOLFO (vicende) - Nella villa di proprietà pontificia il mistero di una storia vecchia di secoli

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Castel Gandolfo è un pittoresco borgo nel cuore dei Castelli Romani, la cui bellezza è stata certificata dal riconoscimento come uno dei borghi più belli d’Italia.

Residenza papale estiva, il Palazzo Pontificio risale al 1600 e fu fatto costruire da Papa Urbano VIII (1623-1644) su progetto di Carlo Maderno, basandosi sulla preesistente struttura dell’antico Castrum Gandulphorum, il castello feudale che era stato dei Gandolfi e dei Savelli. L’attuale aspetto gli venne conferito nel 1660 al tempo di Papa Alessandro VII (1655-1667).

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Il Palazzo è parte integrante dell’area di oltre cinquanta ettari che costituisce il complesso extraterritoriale che è tuttora proprietà della Città del Vaticano.colline nuoto6 ilmamilio

Il Pontefice regnante ha deciso di aprire la residenza al pubblico e farla diventare un museo; sull’altro versante della proprietà del Vaticano sorgono i Giardini Pontifici o del Moro, Villa Cybo e Villa Barberini.

Villa Barberini è l’ultima tra le costruzioni principali che compongono le Ville Pontificie di Castel Gandolfo. Il suo nome è legato a Taddeo Barberini, nipote di Papa Urbano VIII, che la fece erigere collegando due proprietà che prima componevano il Casino di caccia di Monsignor Scipione Visconti. La Villa fu riprogettata da Gian Lorenzo Bernini e vide la luce nel 1635; è stata inglobata nel complesso extraterritoriale delle Ville Pontificie nel 1929 (LEGGI STORIE & METALLO - Quando nacque lo Stato della Città del Vaticano: i Patti lateranensi del 1929). Nell’ambito dei suoi estesi giardini è ubicata buona parte dei resti esistenti della Villa di Domiziano, di cui sono stati conservati un grande criptoportico, i resti del teatro e alcune esedre.

Inoltre il fascino di questo luogo incantevole è reso ancor più attrattivo per la leggenda del fantasma del principe Barberini, che pare vi abiti, come riportato dettagliatamente nel libro di Italian Ghost Story, Amedeo Cerilli, Lidia Longo, Francesca Bomparola (a cura di), I Fantasmi dei Castelli Romani, self-publishing, 2022, pp. 100-108.

Ebbene sì, è lo spirito di un misterioso principe deceduto molto giovane, all’età di ventuno anni. Vi sono delle testimonianze che affermano di aver visto una sagoma di un uomo poco più che ventenne sul rettilineo che costeggia le mura del cimitero di Albano Laziale, ubicato in viale Pio XI, in direzione del muro di cinta di Villa Barberini; un ragazzo alto e smilzo, che indossa uno smoking nero, camicia con risvolto, panciotto, una cravatta con un semplice nodo piatto, impreziosito da una spilla molto discreta e dei pantaloni con piega centrale. L'elemento macabro che accomuna le varie testimonianze sono i lineamenti della sagoma forti e marcati, tuttavia deturpati da un’orribile ferita sulla tempia destra.

La leggenda narra che si trattasse di un figlio illegittimo del casato Barberini, di conseguenza venne strappato fin dalla nascita dalle braccia della madre e affidato alle cure di una balia.

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Il padre non nascose mai l’odio e il disprezzo che provava nei confronti di questo figlio non voluto, non cercato e non amato. Correva l’anno 1895, quando in un giorno imprecisato i due uomini ebbero una grossa lite nella sala da pranzo, al punto che le loro urla rimbombavano per l’intero palazzo. Discussero in maniera così furiosa da arrivare alle mani. Il giovane spintonò brutalmente il suo vecchio, il quale cadde a terra sbattendo la testa contro lo spigolo della scrivania, senza più rialzarsi. Il giovane principe fuggì più in fretta che poteva, giunse nella sua stanza, aprì il cassetto del comodino e afferrò la pistola che vi teneva nascosta. La punizione che l’attendeva, infatti, sarebbe stata peggiore della morte stessa. Così si puntò l’arma contro la tempia e premette il grilletto.

Il padre fu sepolto come un eroe e con gli onori nel monumentale cimitero di Albano Laziale; mentre il figlio parricida e suicida, invece, fu tumulato in un terreno sconsacrato al confine della proprietà del casato Barberini, all’interno di un piccolo sepolcro. Il suo nome fu cancellato per sempre, come la sua intera esistenza.

Da allora lo spirito del giovane principe si aggira nei pressi della maestosa Villa Barberini, condannato a vagare e a non trovare mai la pace eterna, fin quando non riceverà giustizia…

di Flavia Santangeli

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Commenti  

# Massimiliano 2023-03-12 21:48
Affascinante i racconti sui fantasmi li adoro complimenti alla nostra amatissima Flavia
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# Frank Antonucci 2023-03-28 06:37
Bella storia con tanto di brivido, chissà che non si riesca ad attirare it turismo dei vecchi castelli di Scozia.
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# Frank Antonucci 2023-03-28 06:42
Bella Storia col giusto pizzico di bruvido tanto caro ai turisti dei castelli di Scozia
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