Rocca di Papa | E' subito scontro De Santis-Calcagni, sono loro i lanciatissimi "già" candidati sindaco
Pubblicato: Mercoledì, 30 Novembre 2022 - redazione politica
ROCCA DI PAPA (politica) - Si voterà a primavera ma le grandi manovre sono già iniziate. Sull'ex segretario GD ed ex assessore c'è già una bella parte del PD. Oggi
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Caduta ieri la sindaca Veronica Cimino al tempo record - per Rocca di Papa - di 2 anni e 2 mesi e già insediata la commissaria straordinaria Maria Cristina Caruso (LEGGI Rocca di Papa | Nominato il Commissario Prefettizio: sarà Maria Cristina Caruso a guidare il Comune) nella città delle castagne (i frutti, si intende) si è già entrati in quella che sarà una lunghissima campagna elettorale.
E' vero, di mezzo ci sono le elezioni Regionali e non è affare banale (a febbraio, con data ancora da ufficializzarsi), ma già da settimane coloro che hanno sottoscritto la fine anticipata dell'Amministrazione Cimino, sono al lavoro per la primavera.
Due i nomi a andare per la maggiore al momento: quello dell'assessore uscente Francesco De Santis, figlio d'arte ed "enfant prodige" della politica roccheggiana e quello, dovuto, di Massimiliano Calcagni, uno dei pochi a fare vera opposizione alla Cimino.
E la stessa Veronica Cimino? Al di là delle dichiarazioni inevitabilmente al vetriolo postate ieri (LEGGI Rocca di Papa | Cimino dopo la caduta attacca con parole forti: "Non elimineranno valori e dignità") la possibilità che l'ex sindaca di ripresenti sarà probabilmente valutata in questi mesi a meno di clamorose novità proprio nelle prossime settimane. Vedremo.
Piuttosto, a proposito di Francesco De Santis (oggi Italia Viva), sarebbe interessante sapere se sia lui (o Paolo Gatta?) l'assessore che proprio Cimino ha citato nel suo post di ieri attribuendogli le parole pronunciate davanti alla Giunta "tanto le antenne non le levate".
De Santis, figlio del già assessore, consigliere comunale e candidato sindaco Maurizio De Santis, ha alle spalle un passato da Segretario dei Giovani democratici (dunque PD), salvo poi passare proprio con Cimino, dunque in antitesi col PD nel 2020. Cimino ieri scaricata.
Ma può un assessore uscente fresco di "tradimento politico" fare il candidato sindaco di un progetto completamente diverso?
La domanda più pertinente è la seguente: chi andrebbe con De Santis sindaco, Italia Viva a parte (di cui in pratica c'è solo la bandiera)? Ci sarebbe una parte del PD che, come anticipato ieri, starebbe già in accordo con l'ex assessore e resta da vedere se la convergenza possa ampliarsi ulteriormente anche ad esempio ad Articolo Uno, gruppo che nel 2020 portò Elisa Pucci con risultati non eccezionali.
E i 5 stelle? A Rocca di Papa resta ancora un gruppo riconducibile al partito di Conte?
In casa del centrodestra, che la fa da padrone in questa fase a livello nazionale, il nome unico che circola è quello di Massimiliano Calcagni, battuto al ballottaggio due anni fa.
Anche qui, come d'altra parte nel Partito democratico (LEGGI Rocca di Papa | Croce e Silvestrini (PD) dimessisi all'insaputa del...PD. C'è già accordo con De Santis?) ci sarebbe da risolvere la questioncina dei rapporti tra il consigliere comunale uscente ed il suo partito, Fratelli d'Italia. Ci sarebbe uno scollamento da colmare o comunque ricucire ma, come detto, al momento a parte il nome dell'ex presidente del Consiglio e dell'ex candidato sindaco, non ce ne sono.
Anche perché Calcagni andrà inevitabilmente a pescare anche nel campo che nel 2020 aveva sostenuto Veronica Cimino pur provenendo dal centrodestra. Ed è chiaro che chiunque possa rientrare da quel fronte non potrà avere alcuna velleità di poter fare il candidato sindaco.
Una cosa, per chiudere, è certa: ha ragione Cimino quando ieri ha scritto che "Sfiduciare un Sindaco che deve realizzare 24 milioni di opere pubbliche già finanziate, di cui 6,3 milioni destinati alle scuole, è un atteggiamento infamante che porta interessi a pochi ed è controproducente per tutta Rocca di Papa".
Perché la vera partita è proprio questa. Ed il piatto è ricco. Anche se nel piatto ci sono le polpette avvelenate delle antenne e, soprattutto, degli abusivi.