Grottaferrata | Bruno Martellotta umanista eclettico e autorevole. Il ricordo di Alessio Conti a 20 anni dalla scomparsa

Pubblicato: Martedì, 24 Maggio 2022 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (attualità) - fu una vita fertile ed appassionata che continua sia nella memoria di chi lo ha incontrato, sia nelle numerose realtà associative cui ha dato vita.

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"Quella di Bruno Martellotta, straordinario animatore culturale, fu una vita fertile ed appassionata che continua sia nella memoria di chi lo ha incontrato, sia nelle numerose realtà associative cui ha dato vita.

Ricorre oggi il ventesimo anniversario della morte di colui che, con un’ immagine evocativa, può essere considerato una sorta di fratello maggiore per tanti giovani, in cammino verso una vita di impegno sociale e civile.

Nato a Lugano l’11 novembre 1915 da una famiglia di migranti di origini pugliesi morì a Grottaferrata il 24 maggio 2002: fu un’ umanista poliedrico. Si interessava di storia, arte, biblioteconomia, linguistica, ma soprattutto archeologia, conscio dell’insostituibile funzione della cultura. Una fraternità che lo rendeva, pur se da posizioni ben riconoscibili, vicino a tutti e a ciascuno, capace di dialogare anche con chi era distante da lui, valorizzandone l’umanità.

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Un dialogo che, abbracciando persone e culture, ne fece uno dei più attivi sostenitori del gemellaggio con Vandoeuvre, vissuto come un’esperienza di crescita, animato da un’instancabile curiosità intellettuale. Queste caratteristiche nell’odierno mondo che si connota per un’estrema polarizzazione rendono il suo esempio fecondo, soprattutto nella capacità di costruire associazioni di varia natura, sempre intese come palestre di democrazia. Dal Circolo Studentesco, in cui ogni dissenso veniva affrontato rigorosamente con il voto, depositato nel suo caratteristico basco, al Centro Socio Culturale che anticipò il concetto di rete.

Proprio il crescente interesse per un’archeologia capace di rendere parlante lo stesso territorio, lo indusse a fondare il Gruppo Archeologico Latino – GAL - che oggi, come la Biblioteca Comunale, porta il suo nome.

Questa associazione , formando volontari per la tutela del patrimonio culturale, rende possibile dagli anni ‘70 la valorizzazione della Catacomba ad Decimum, di cui Martellotta fu Vice Ispettore Onorario e dagli anni ‘90 accompagna turisti e residenti nella conoscenza dell’Abbazia di San Nilo. Anche per questa via prosegue l’impegno civile di un’ umanista eclettico che concepiva il patrimonio culturale come realtà vivente, vera linfa della comunità. La sua passione civile, insieme a quella di tanti giovani universitari, consentì a molte persone di conseguire la licenza media o di approfondire l’opera di Eugenio Montale, poeta che amò intensamente.

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Chi scrive, anche per ragioni anagrafiche, non ha partecipato alle attività di Martellotta, ma, rinvenendone la traccia acustica nei commossi racconti di molte persone diverse per appartenenza culturale, ha comunque potuto apprezzare la capacità vivificante di una figura dotata di un’autorevolezza magnetica.

La cultura rappresentò per lui una sorta di farmaco, rimedio epicureo alle difficoltà della vita, di cui apprezzava anche gli aspetti ludici: dal comune ascolto della musica, alla visione di una partita, colti alla stregua di strumenti che possono contribuire a creare una comunità coesa e solidale. Si tratta oggi di permeare del suo spirito le giovani generazioni: per questo, sarebbe auspicabile la realizzazione di eventi per riassumere i tratti salienti della sua biografia, che tanto ha contribuito, con l’esempio oltre che con la parola, al multiforme fiorire dell’umanità di chi, pur solo mediante i racconti, ha avuto il privilegio di incontrarlo.

Alessio Conti, Socio GAL Colli Albani “Bruno Martellotta” ODV"

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