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ACCADDE OGGI – Un attentato quasi dimenticato, dentro un biennio di terrore
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All’inizio degli anni novanta, dopo l’effimera illusione dei Mondiali di Calcio organizzati 'in casa', l’Italia è una nazione in emergenza civile, morale, politica e democratica.
L'inchiesta di Tangentopoli ha completamente annientato l’intera Prima Repubblica. Oltre ad un evento di tale portata storica, l’intera penisola ha iniziato a fare i conti con l’ascesa militare della criminalità organizzata.
Nel 1993 Cosa Nostra, con la sua ondata di terrore (che solo nel 1992, nel giro di pochi mesi, aveva ucciso i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte), sbarca “in continente” attentando la vita di Maurizio Costanzo a Via Fauro a Roma, dilaniando successivamente il patrimonio artistico culturale italiano con l’ordigno del 27 maggio in via dei Georgofili, a fianco degli Uffizi a Firenze, con cinque morti.
Sono periodi strani e inquietanti, di incertezza totale.
Gli anni ottanta sono finiti e se ne comprende distintamente la fine. Non è più tempo di ideologie, di 'città da bere', ma i partiti fanno ancora da filtro e da spinta per l’impegno in un’epoca in cui è iniziata quella rottura tra società civile e palazzo che diventerà acuta e irreversibile negli anni successivi. Tuttavia è una nazione che ancora scende in piazza, quell’Italia lì.
Subito dopo la morte di Falcone e Borsellino, la Sicilia dimostra un’impennata di orgoglio e di riscatto. Più generalmente, sono gli scandali politici a far emergere nuove idee, laboratori, reazioni. La Lega esplode al nord, emerge la figura di Berlusconi, il Movimento Sociale Italiano sfonda il 30% a Roma, il Partito Democratico della Sinistra, sfiorato ma uscito illeso dall’inchiesta di Mani Pulite, rappresenta ancora un blocco politico radicato e consolidato nella società. Nascono nuove prospettive, movimenti alternativi come 'La Rete'.
Il Referendum sul Maggioritario, voluto da Mario Segni, appare come una tappa imprescindibile. Il nuovo sistema elettorale viene percepito come una svolta. Durerà qualche anno, fino a disintegrasi dentro l’ennesima illusione e le solite macchinazioni politiche.
Ma quell’Italia che reagisce, che circonda il parlamento, che si indigna, è anche una comunità che ha paura. Perché è di nuovo (come negli anni settanta, ma senza una chiave ideologica) un’Italia di bombe e di morti.
LA STRAGE - E’ la sera del 27 luglio del 1993 quando Alessandro Ferrari, un agente della Polizia Locale di Milano, si accorge di una Fiat Uno parcheggiata in via Palestro, di fronte al Padiglione di arte contemporanea. Dall’auto fuoriesce un fumo biancastro. Il vigile richiede l’intervento dei Vigili del Fuoco. Pochi istanti dopo, quando l’intervento è in atto, la macchina esplode. Assieme a Ferrari, muoiono i pompieri della Squadra 5: Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno. Lo scoppio uccide anche un immigrato marocchino che fa l’ambulante, Moussafir Driss, che in quel momento sta dormendo su una panchina nel parco e viene raggiunto da un pezzo di lamiera.
L’onda d’urto frantuma i vetri delle abitazioni circostanti e provoca il crollo del muro esterno del Padiglione di arte contemporanea. Durante la notte esplode una sacca di gas formatasi in seguito alla rottura di una tubatura che provoca altri danni ai dipinti e alla Villa Reale.
L’esplosivo è lo stesso utilizzato per la strage di via dei Georgofili del 27 maggio.
Quel giorno non è solo Milano a tremare. A Roma, poco dopo la mezzanotte, nel giro di cinque minuti, la città è scioccata da due forti esplosioni. Una alla Basilica di San Giovanni, una a San Giorgio al Velabro, una bellissima chiesa del VI secolo. La deflagrazione è dovuta ad un'autobomba carica di circa 100 kg di tritolo. Il portico antistante e la facciata crollano inesorabilmente. L’immagine fa il giro del mondo.
Roma non piange morti (si contano comunque una ventina di feriti), ma subisce un grave danno alla sua bellezza. E' un messaggio, la sensazione e la percezione di un progetto terroristico della mafia per costringere lo Stato a modificare il trattamento dei detenuti, il 41 bis, e discutere, così come emerso poi dalle inchieste.
Quella notte Palazzo Chigi rimase per ben tre ore isolato e senza possibilità di comunicare. Il Presidente del Consiglio, Carlo Azeglio Ciampi, dopo la notte delle bombe, annunciò di voler riformare i servizi segreti. Anni dopo dirà: “Ebbi paura che fossimo a un passo da un colpo di Stato. Lo pensai allora, e lo penso ancora oggi”.
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ROCCA DI PAPA (attualità) - L'intervento dell'Assessore Bottini
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La questione degli stipendi in ritardo per i lavoratori della ditta dei rifiuti a Rocca di Papa è entrata in consiglio comunale. Nei giorni scorsi la 14a e gli stipendi sono stati erogati, ma il ritardo, rispetto ai tempi attesi, si è protratto con dei tempi che hanno preoccupato nei giorni scorsi i sindacati.
La vicenda è stata sollecitata da alcuni interventi delle consigliere comunali di minoranza Sciampllicotti e Cimino. Entrambe hanno chiesto massima attenzione amministrativa sul caso e chiesto quali azioni sono state attuate o sono attuabili per fare in modo che questo problema non si protragga.
Bottini ha affermato: "In caso di inadempienza e di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale, ovviamente riferito alla ditta appaltatrice, il responsabile deve invitare per iscritto il soggetto inadempiente, e in ogni caso l'affidatario, a provvedere entro i successivi 15 giorni. Ci siamo adoperati in questo senso. È vero che una comunicazione meramente formale, come quella per iscritto, di per sé non può essere sufficiente, ma abbiamo rispettato questo adempimento. Non era mai successo che un ritardo si protraesse per così tanto tempo.
Questo ritardo negli stipendi, che è inconcepibile, nasce dal fatto che l'attuale capitolato che regolamenta il settore non prevede una sanzione specifica per i ritardi nei pagamenti. Non è previsto nel capitolato speciale, né prevede in maniera generica una possibilità di sanzione. Abbiamo sollecitato la DM Technology, abbiamo avuto incontri e il sindaco ha più volte ribadito che è inconcepibile e inaccettabile che ci siano ritardi negli stipendi.
Abbiamo messo in atto tutte le azioni che la legge prevede.".
Gli occhi ora sono puntanti sui prossimi mesi.
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GROTTAFERRATA (eventi) -L'iniziativa, sostenuta dall'Amministrazione Di Bernardo, mira a valorizzare l'eredità storica locale
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Grottaferrata si trasforma in una città universitaria con il lancio del progetto "Nilianum" presso l'ex Biblioteca, ora diventata polo di alta formazione sul monachesimo italo-greco. Questo progetto, nato dalla collaborazione tra il Comune di Grottaferrata e l'Università Europea di Roma, inaugurerà con un corso semestrale su “Valorizzazione dei Siti Monastici Italo-Greci”.
L'iniziativa, sostenuta dall'Amministrazione Di Bernardo, mira a valorizzare l'eredità storica locale e a proiettare la città su un palcoscenico accademico nazionale e internazionale. Il progetto è particolarmente significativo in concomitanza con il millenario della consacrazione della Chiesa di Santa Maria in Grottaferrata.
Il corso inizierà il 19 ottobre e sarà accessibile sia in presenza che da remoto, con lezioni tenute da esperti provenienti da varie regioni italiane. Dal 29 luglio 2024, tutte le informazioni saranno disponibili sul sito dell'Università Europea di Roma.
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ALBANO LAZIALE (eventi) -Evento pensato dall' Associazione "Qualcosa da Rifare ad Albano ODV "in collaborazione con le Associazioni " Quelli del Corso di Sopra" e "Un attimo per Noi"
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Ad Albano arriva la" Cena Bianca - sotto le Stelle ". Un' occasione per vivere la città in maniera insolita, si tratta di una festa dove tutto deve essere di colore bianco. Viene realizzata in un luogo della città trasformandolo in una immensa “sala da pranzo” a cielo aperto. Evento pensato dall' Associazione "Qualcosa da Rifare ad Albano ODV "in collaborazione con le Associazioni " Quelli del Corso di Sopra" e "Un attimo per Noi" inserito nel programma "Sere d'Estate", patrocinato dall' amministrazione comunale di Albano .
L' evento si svolgerà domani Sabato 27 luglio presso piazza Sabatini prevedendo un abbigliamento rigorosamente bianco.
Alcuni, tra cittadini e commercianti, hanno sostenuto l' iniziativa attraverso donazioni o mettendo a disposizione materiale, poi utilizzato per la creazione di gadgets o l' allestimento stesso.
L' idea è nata diversi anni fa quando un volontaria con il suo particolare intuito ed entusiasmo ha proposto di portare ad Albano una "Cena Bianca" .
Lo spunto è nato da altre cene simili svolte in varie città d' Italia come Cagliari, Arezzo, e nel mondo come New York e Parigi. L' allestimento della "Cena Bianca" è stato realizzato a mano dalle iscritte all'Associazione "Qualcosa sa rifare ad Albano". Molte le donne che si sono dedicate, con il loro tempo e i loro talenti, alla buona riuscita dell'evento.
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GENZANO/NEMI (cronaca) - Mezzi antincendio al lavoro
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Un incendio di vaste proporzioni sta interessando la boscaglia al lato della sarda provinciale Nemorense sta interessando il versate che dà sul lago di Nemi vicino all’ex ‘Castagnone’, chiuso da due anni.
Sono andati a fuoco alberature, vegetazione, boscaglia e stanno operando sul posto, con la strada chiusa da Genzano a Nemi e viceversa, la Polizia Locale di Genzano, la volante del Commissariato di Genzano, partenze, mezzi e autobotti dei Vigili del Fuoco di Nemi e della Protezione civile di Genzano.
Le fiamme si stanno sviluppando per colpa del vento vicino a case e strutture. L'impegno dei mezzi antincendio è attivo affinché l'incendio non arrivi proprio alle abitazioni.
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