Rocca di Papa: no selfie, no party. Il flop "Sagretta" tutto nel post di Valentina Trinca

24-10-2016

ROCCA DI PAPA (attualità) - Una festa organizzata in fretta e furia per accontentare gli scontenti della Sagra che si è trasformata in un boomerang

ilmamilio.it

I 100mila erano tutti dietro la transenna in attesa di poter invadere festosamente i viali ridenti dei Campi di Annibale. Sì, ovvio: nella foto non si vedono, sono tutti dietro la fotocamera.

A descrivere perfettamente una situazione della quale avevamo già parlato noi ieri mattina (LEGGI l'articolo) è con un breve post pubblicato proprio sotto il nostro articolo, su Facebook, l'ex assessore ai Servizi sociali Valentina Trinca.

Una ex amministratrice che negli anni di mandato raramente si è fatta sentire e che raramente ha esternato il proprio pensiero. Probabilmente per questo la sua riflessione merita di essere letta con attenzione.

"Nessun selfie festante su questo sfondo desolato e desolante. Già, perché ad intestarsi i successi siamo tutti bravi, ma poi scelte simili sono orfane. Questa cosa dimostra che alcune manifestazioni storiche (sagra, mangialonga) sono talmente consolidate che non bisogna essere dei talenti del settore per organizzarle, la gente partecipa a prescindere. Un evento simile invece è inconcepibile. Si sapeva che sarebbe stato un flop ad una settimana dalla ben riuscita sagra. Un evento marginale e triste nato solo per dare un contentino agli scontenti della sagra e che invece ha mortificato un quartiere".

Un commento che fotografa alla perfezione quanto accaduto sabato e domenica ai Campi, fatta eccezione per la Maratonina delle Castagne, altra manifestazione rodata.

Davvero strano, insolito, non vedere i profili degli amministratori e dei loro paladini (inutile citarli) zeppi di foto, di faccioni sorridenti e di encomi "ad personam". L'auspicio è che il flop della "Sagretta" (che certamente quantomeno non vedremo riproposta il prossimo anno, perché perseverare sarebbe diabolico) consigli alla maggioranza di abbassare finalmente i toni della propaganda e di pensare a dare risposte al paese.

Abbiamo, a proposito, una decina di domande fatte qualche settimana fa sul tema di Mondo migliore alle quali, forse perché impegnati nell'organizzare "panem et circenses" (VEDI Treccani), gli amministratori roccheggiani hanno pensato bene non fosse il caso di rispondere. Le riproponiamo.

1. Quanti sono gli ospiti di Mondo migliore?

2. Come, quando e da chi vengono gestiti i flussi propri di una struttura definita "hub" che ha nel suo dna il concetto di mobilità?

3. Quanti sono i dipendenti che lavorano nella struttura?

4. Dove finiscono le competenze della Prefettura e dove iniziano quelle del Comune?

5. Fino a quanto resterà operativa la struttura di via dei Laghi?

6. Che genere di opere volontarie dovrebbero andare a svolgere i migranti che rientrano (secondo quale selezione o logica) nel protocollo d'intesa stipulato tra il prefetto Paola Basilone e il Comune di Rocca di Papa pochi giorni fa? Dove è stato pubblicato questo famoso protocollo di intesa?

7. Davvero in quella struttura possono arrivare fino a 700 migranti?

8. L'hub di Mondo migliore è tra le strutture a rischio definanziamento?

9. Il centro dove in questi primi 3 mesi di attività sono arrivati profughi e sono stati assunti dipendenti per la gestione di queste persone, rischia di chiudere da un momento all'altro?

10. Il problema c'è anche per Rocca di Papa o questo hub è comunque coperto da finanziamenti?

Chissà che stavolta si riesca ad ottenere qualche risposta.