Rocca di Papa: flop Sagretta, ad organizzare (e amministrare) non ci si improvvisa

23-10-2016

ROCCA DI PAPA (attualità) - L'evento organizzato in settimana è un flop. Ieri sera piazza deserta e pochissime presenze. Si tratta probabilmente di un monito

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Sono stati gli stessi espositori ed organizzatori, con alcuni post su Facebook, a sancire il fallimento dell'iniziativa. "Grazie a tutti, è stato bello anche se non è andata proprio bene". Che tradotto vuol dire, appunto, che è stato un fallimento.

In attesa delle cifre "ufficiali", per forza al ribasso anche queste (diciamo che ci comunicheranno non più di 30mila partecipanti) una cosa è evidente: la Festa dei Campi a castagne e vin brulè, vale a dire la "Sagretta" - come qualcuno l'ha immediatamente ribattezzata - è stata un flop. La foto pubblicata, scattata ieri sera (sabato) prima delle 22, è impietosa. Piazza vuota e tutti a casa. Un deserto.

Se poi nel conteggio delle presenze l'Amministrazione - che ha spinto questa manifestazione creata probabilmente davvero per smaltire le scorte di castagne rimaste invendute dalla Sagra (nonostante la presenza record di 70mila visitatori, mistero della fede) - considererà anche i partecipanti alla "Maratonina delle castagne" di questa mattina, allora magari i numeri diventeranno stellari.

La verità è una: l'improvvisazione di paga. Organizzare eventi, promuoverli, fare in modo che la "macchina giri" non è affare banale, non si tratta semplicemente di chiedere ai fedelissimi di condividere sul proprio profilo Facebook, compulsivamente, il cartello dell'evento.

Allo stesso modo, ed ancor più seriamente, non ci si improvvisa amministratori. E questo, probabilmente, lo scopriranno nei prossimi mesi i cittadini di Rocca di Papa. L'attuale maggioranza, ancora alle prese con gli esercizi di bellezza e forza allo specchio, è ferma al palo. Nessuno dei punti programmatici inseriti nella proposta alla città è stato ancora affrontato. Ci si muove nell'emergenza: di una buca, di una fontanella, di un bando da pubblicare come se niente fosse con un mese di ritardo (LEGGI l'articolo). Della gestione di un hub da quasi 600 ospiti migranti sul quale le uniche esternazioni sono quelle della propaganda sui volontari impiegati per pulire la città. Celebrati come angeli di un decoro altrimenti impossibile.

Amministrare, nel nome di una comunità che vuole essere ben governata, è mestiere duro. Che non si improvvisa. E chissà che il flop della Sagretta possa consigliare a qualcuno che continua a sentirsi bello allo specchio "delle sue brame", di svestire i panni del conquistatore e indossare quelli, molto più umili e pesanti, dell'amministratore.