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Caro Grasso, fango ed accuse le tenga per sé. E legga le regole

31-05-2016

ROCCA DI PAPA - Ieri sera il candidato sindaco (al quale ora facciamo pubblicità gratuita con questo articolo) ha postato un velenoso autovideo nel quale tenta goffamente di motivare le mancate risposte alle nostre domande

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Tirati per il bavero da un candidato sindaco di Rocca di Papa, che nella sua arringa trova modo di gettare fango sul nostro lavoro, ci troviamo dunque costretti a replicare alla accuse di Massimo Grasso, aspirante primo cittadino di Rocca di Papa.

Il riferimento è all'autovideo postato da Grasso ieri sera sulla sua pagina Facebook - al quale faremo inevitabile gratuita pubblicità, ma questo lo offriamo noi stia pure tranquillo il candidado - e nel quale per giustificare il mancato recapito delle risposte alle domande inviategli il 24 maggio per un confronto "virtuale", in contemporanea con gli altri 3 candidati (LEGGI l'articolo), non trova di meglio da fare se non appunto screditare il nostro lavoro dimostrando in questo una certa ignoranza delle regole della promozione elettorale e una certa demagogia nel suo intervento. Senza tralasciare il fatto che nell'articolo sopra richiamato, ovvero nel confronto "virtuale" tra i 3 candidati che hanno risposto, a Grasso non abbiamo mosso alcuna accusa o alcun appunto: abbiamo semplicemente rilevato il fatto, inoppugnabile, che le sue risposte non erano mai arrivate.

L'accusa che Massimo Grasso muove alla nostra testata - accusa che rispediamo al mittente e ora spieghiamo perché - è ben illustrata nel post che correda il video pubblicato ieri sera.

"L'informazione, in quanto tale, non deve essere politicizzata. Diversamente, non è informazione ma si chiama sponsorizzazione ed evidentemente non offre le necessarie garanzie di terzietà. Il candidato Crestini monopolizza l'informazione locale a pagamento", ha scritto il candidato sindaco Grasso.

Bene, caro Grasso. Ora rispondiamo noi e lo facciamo senza video, perché non siamo telegenici.

Il candidato sindaco Emanuele Crestini ha regolarmente comprato il suo spazio elettorale come da suo diritto e come da nostro codice di autoregolamentazione. Così come accaduto per altri candidati. Per gli smemorati riportiamo nell'immagine qui a fianco uno snapshot della nostra homepage nel quale è ben chiaro dove si trovi e come sia accessibile il nostro codice di autoregolamentazione.

I nostri spazi elettorali sono dunque a disposizione di tutti, a pagamento. Chi vuole li acquista, chi non vuole ne fa a meno in piena libertà e - aggiungiamo - senza nulla togliere alla par condicio elettorale che la nostra testata ha sempre garantito nella pubblicazione della mole di comunicati che quotidianamente riceviamo.

Stupisce peraltro che a Grasso sfugga questa elementare considerazione, dal momento che alcuni suoi candidati consiglieri - come ben riportato nel nostro codice di autoregolamentazione al punto 1g - hanno chiesto ed acquistato lo spazio riservato ai candidati consiglieri e lui stesso ha condiviso i nostri articoli sulla pagina Facebook pubblica "Massimo Grasso candidato sindaco".

Diremo di più: come mai Massimo Grasso non ha sollevato questa (infondata) accusa quando, ad esempio, postava sempre sulla sopra citata pagina il nostro articolo con l'intervento di "Obiettivo cittadini" (una delle liste a suo sostegno) il 25 maggio o, in precedenza, il 21 maggio condivideva in nostro articolo nel quale si riportavano proprio le sue parole in merito alla richiesta di confronto pubblico per il 1 giugno? Il banner elettorale di Emanuele Crestini già figurava: da settimane.

Anche in questo caso, caro Massimo Grasso stia tranquillo: per la pubblicità alla sua pagina Facebook offriamo noi, non si preoccupi.

In merito alle domande, come riportato nello snapshot che pubblichiamo qui a fianco, le abbiamo inviate a Massimo Grasso il 24 maggio scorso, in contemporanea sostanziale con gli altri 3 candidati. Ed era ben esplicitato, come chiaro dal testo della mail, lo scopo delle domande. E' vero: dopo quell'invio abbiamo sollecitato le risposte a Grasso in una sola circostanza, ed esattamente con una telefonata venerdì 27 maggio alle ore 14,21 ottenendo la promessa che le risposte sarebbero arrivate al massimo entro il giorno successivo e non ricevendo alcuna osservazione sulla (infondata) accusa che la nostra testata facesse pubblicità elettorale al candidato Crestini. Solleciti che abbiamo inviato anche agli altri candidati ricevendo poi, senza alcuna obiezione, le risposte che sono state pubblicate ieri.

A conclusione, caro Massimo Grasso candidato sindaco: se lei ha inteso o non voluto rispondere alle nostre domande, lo ha fatto in piena coscienza e consapevolezza. Ma non getti fango inutilmente. Quel fango che, e qui chiudiamo per non tediare troppo i nostri lettori e per non rubarle tempo prezioso in questa serrata campagna elettorale, alcuni dei suoi sostenitori da sempre cordiali nei nostri confronti da qualche mese e senza alcuna ragione, ci gettano addosso. Ma, insomma, Grasso noi a questo siamo abituati e tiriamo dritti conoscendo perfettamente le regole del gioco. Cosa che non si può dire di tutti.



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