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Rocca di Papa: candidati a confronto. 6 domande per conoscerli

30-05-2016

ROCCA DI PAPA - Sciamplicotti, Crestini e Spigola parlano di programmi e rilancio della città. Dalla funicolare al tessuto sociale e commerciale. Di Grasso non abbiamo ricevuto le risposte

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Candidati a confronto. Ad ormai appena 6 giorni dal voto, Marika Sciamplicotti, Emanuele Crestini e Gennaro Spigola hanno risposto alle 6 domande che gli abbiamo posto. Nonostante i solleciti Massimo Grasso, quarto candidato sindaco, non ci ha ancora inviato le sue risposte e quindi non compare in questo confronto "virtuale".

L'ordine di risposta è quello di estrazione sulle schede elettorali.

1. Quali i 3 punti fondamentali del tuo programma?

Marika Sciamplicotti - Il percorso programmatico che abbiamo impostato vuole creare nuovi percorsi, trasversalità culturali e inedite sinergie sociali, per raccogliere i frutti di quanto di buono è stato promosso e realizzato sino a oggi. La crisi economica globale subita dai Comuni, con tutte le ripercussioni sulla vita dei cittadini, ha rappresentato per certi versi un momento di crescita, in quanto ha permesso di riscoprire il valore di “essere comunità” e di “fare rete”. Intendiamo ripartire da questa consapevolezza maturata nella difficoltà, con l’obiettivo di rendere il nostro territorio attrattivo per chi non lo conosce e attraente per chi lo vive nel quotidiano. Quindi rilancio turistico e culturale di Rocca di Papa, per creare sinergie qualificanti tra i quattro quartieri della città:  Borgo, Campi di Annibale, Le Vigne e il Vivaro (Rete dei Quartieri), e ognuno di questi con il bosco, da valorizzare in termini ambientali e sportivi anche attraverso il progetto “Porte Verdi”, che intende creare una interconnessione visiva tra natura e tessuto urbano. Con “rete sociale” raggruppiamo invece gli impegni rivolti a tutte le fasce più deboli della popolazione e i giovani con il centro di orientamento al lavoro. Elemento fondante della nuova progettualità l’istituzione di un ufficio Europa per calamitare a Rocca di Papa finanziamenti comunitari.

Emanuele Crestini - Equilibrare la difficile situazione debitoria del Comune lasciata in eredità dall’Amministrazione uscente. I debiti ammontano a quasi 20 milioni di euro e sarà necessaria un’oculata gestione economico-finanziaria per garantire servizi ai cittadini. Completare le opere pubbliche, lasciate in abbandono dall’Amministrazione Boccia e che sono – purtroppo – numerose. Noi vogliamo voltare pagina, rivedendo contratti, accordi, tipi di appalti, concessioni… Tutto quello che, con prestiti plurimilionari da ripagare fino al 2044, è stato fatto finora. Favorire l’inclusione sociale, attraverso la partecipazione e il senso identitario. Per ricomporre i legami fra i residenti, fra coloro che frequentano il nostro territorio, non basta fare una festa ogni tanto. Bisogna ricreare le condizioni dell’antico orgoglio culturale che si fonda sull’appartenenza.

Gennaro Spigola - Dobbiamo invertire la rotta coinvolgendo i cittadini nelle decisioni che riguardano gli interventi pubblici ed alla distribuzione delle risorse per l’elaborazione del bilancio comunale.
Gli amministratori devono rispondere direttamente ai cittadini e non ad interessi particolari o personali, con tale comportamento inevitabilmente si è efficienti e trasparenti. La tutela del territorio contro l’inquinamento, l’abusivismo, che diventa la giusta arma contro il dissesto idrologico.

2. Quali le ricchezze di Rocca di Papa sulle quali puntare per rilanciare la città?

Marika Sciamplicotti - Dobbiamo ripartire naturalmente e semplicemente dal bosco, patrimonio che, grazie al lavoro di questi anni, è divenuto di proprietà del Comune e, dunque, di ogni singolo cittadino. Il bosco ha sempre accompagnato gli abitanti di Rocca di Papa nella loro quotidianità, soprattutto perché fonte di lavoro e sostentamento. La modernizzazione e la professionalizzazione hanno allontanato il cittadino dal patrimonio boschivo e dal suo verde e lo hanno proiettato verso una vita più propriamente urbana, generando una perdita di valore. Per questo è necessario ora tornare al bosco e legarlo nuovamente alla città attraverso nuovi veicoli “sociali”: la scuola, lo sport, l’associazionismo e la cultura nelle sue molteplici espressioni.

Emanuele Crestini - La rinascita di Rocca di Papa si deve basare su un modello economico che metta a frutto le nostre vere ricchezze: l’ambiente e la nostra storia, e che sia anche in grado di produrre economia e occupazione. Programmare un turismo a basso impatto e ad alto valore aggiunto rappresenta una concreta possibilità di lavoro con indotto in molti settori. E il lavoro è una delle cose di cui abbiamo più bisogno.

Gennaro Spigola - Il Comune deve riprendersi la titolarità dei servizi raccolta e smaltimento dei rifiuti e il ciclo idrico integrato. Si deve ribadire che l’acqua è un bene comune come sancito dal referendum e non può essere lasciato in mano ai privati che hanno come missione: fare profitti con l’aumento sistematico delle tariffe. Fondamentale per il sostentamento dell’Ente pubblico la lotta all’evasione fiscale.

3. La funicolare: risorsa o infrastruttura inutile?


Marika Sciamplicotti - Sicuramente una risorsa che si incastra perfettamente coi nostri intenti di riscoprire le tradizioni e il tessuto culturale della città, insieme ad una valorizzazione che abbraccia tutti gli ambiti, a partire dal commercio. Pensiamo a una Rocca di Papa bella, accogliente, viva e ricca di proposte cui si potrà arrivare con la funicolare, parcheggiando comodamente a valle e godendosi il breve ma significativo viaggio. L’ulteriore finanziamento stanziato dalla Regione Lazio per il completamento del secondo lotto di lavori, strada e parcheggio, rendono questa immagine più concreta che mai.

Emanuele Crestini - La funicolare può essere una grande risorsa, solo se sarà complementare a un rilancio del centro storico, da cui parta la ripresa del paese. Ovviamente, deve essere inserita in una rete di mobilità locale che preveda come primo punto una rapida realizzazione della strada di collegamento fra la stazione a valle con via di Frascati.

Gennaro Spigola - La funicolare è un’infrastruttura inutile in quanto non ha le caratteristiche del servizio pubblico e  per la quale sono state impegnate consistenti risorse economiche 5 milioni di euro dei 9 stanziati per riconfermare la prassi in voga a Rocca di Papa: opere incompiute, come d’altro canto è avvenuto con l’albergo Europa. Non sarebbe stato meglio che una parte dei finanziamenti per la funicolare fossero stati utilizzati per il Cotral per dare un servizio degno di questo nome visto che è l'unico mezzo di trasporto per raggiungere Roma e dintorni?

4. Cosa manca a Rocca di Papa?


Marika Sciamplicotti - Nella nostra città non è più tempo di grandi opere, dobbiamo pensare ad ottimizzare l’esistente: dobbiamo solo fare rete e agire insieme, attraverso il confronto e la partecipazione attiva. Pensiamo ad una viabilità sostenibile e a collegamenti leggeri, al potenziamento dell’offerta scolastica con la creazione di un polo dell’infanzia e un asilo nido per intercettare una richiesta ampia della città e zone limitrofe. Il Laboratorio Centro Storico creato anni fa per il rilancio artistico e culturale e che promuove tantissimi eventi oltre che un concorso di poesia nazionale, incarna questo spirito e costituisce un format che vogliamo ampliare a tutta la città.

Emanuele Crestini - Si sono smarriti alcuni valori di base: rigore, legalità e trasparenza. L’Amministrazione uscente ha quasi assuefatto i cittadini a un progressivo degrado generale, all’abbandono del centro storico, al fermo di molti lavori pubblici (di cui l’ex hotel Europa è un caso esemplare), alla scarsa manutenzione delle strade e degli edifici scolastici. Noi vogliamo invertire questa tendenza e avere cura del nostro paese, rimboccarci le maniche e lavorare per il bene di tutti.

Gennaro Spigola - La nostra città sta diventando un paese fine a se stesso privo di qualsiasi forma organizzativa: è stata venduta la farmacia comunale, scoprendo da questo servizio il centro storico.  Non abbiamo una sede distaccata delle Asl per fare le richieste diagnostiche e via dicendo: sul piano sanitario siamo indietro.

5. Abusivismo: cosa fare?


Marika Sciamplicotti - Anche qui, ancora una volta e non per essere ripetitivi, la chiave è agire in rete con gli altri Comuni, ed è quello che stiamo facendo. La concertazione a livello urbanistico è determinante per rispettare la normativa, ma al contempo siamo di fronte ad un delicato problema sociale, in cui persone hanno investito pur nella consapevolezza di non essere in regola, e dunque il Comune sarà padre e non patrigno.

Emanuele Crestini - Recuperare tutti i nuclei abusivi perimetrabili, applicando le norme urbanistiche vigenti caso per caso. La complessità del problema e il fatto che non sia stato affrontato per tanti anni, impone una grande attenzione. Per il numero di cittadini coinvolti il problema assume una rilevanza sociale. È quindi sconsigliabile affrontarlo soltanto dal punto di vista meramente urbanistico, come sembra si sia fatto in questi ultimi mesi. È necessario partire soprattutto dalle priorità sociali che riguardano molti abitanti di Rocca di Papa.

Gennaro Spigola - Va combattuto per ripristinare la legalità e perché ha dilaniato  il territorio, sapendo che negli ultimi 15 anni il 70% delle costruzioni non sono state determinate da emergenza abitativa permettendo il facile arricchimento grazie al superficiale controllo delle istituzione, avendo come conseguenza anche una consistente evasione su tutte le tassi locali. Si dovrebbe ottemperare alla legge requisendole riutilizzandole come strutture :scuole, asili, palestre e quando la costruzione ha deturpato il  in modo eclatante il territorio ed il paesaggio visto che è previsto provvedere con l’abbattimento.

6. Manda un messaggio ai tuoi avversari.


Marika Sciamplicotti - Vorrei non dover parlare ai miei avversari, ma solo ad altri candidati, che nella pluralità democratica rappresentano chi più chi meno le varie anime di questa città. Una campagna elettorale aspra, che trascende e da eco ai personalismi, contrasta con il nostro intento di continuare a “fare rete”, generando spaccature sociali che non giovano a nessuno perché non fanno altro che allontanare di più i cittadini dalla politica.

Emanuele Crestini - Siamo gli unici che hanno presentato ai cittadini, ormai da mesi, un programma articolato, stampato anche in una pubblicazione di circa 70 pagine. Lo abbiamo fatto perché vogliamo proporre delle soluzioni concrete attraverso strategie condivise. Su questo, i nostri avversari politici spesso non ci hanno seguito, preferendo la scorciatoia di attacchi personali o critiche generalizzate. Speriamo che sappiano utilizzare gli ultimi giorni di campagna elettorale per spiegare ai cittadini cosa propongono per Rocca.

Gennaro Spigola - Il messaggio l’abbiamo mandato presentando una lista di sinistra che con il proprio programma ha intenzione di cambiare il modus vivendi delle istituzioni. Oltretutto abbiamo volutamente evitato apparentamenti con altre liste assumendoci in toto le responsabilità che implica il programma stesso.




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