Rocca di Papa tra il nero e il rosso in un pomeriggio solo. "E quanno ce ricapita..." - FOTO
Pubblicato: Venerdì, 14 Settembre 2018 - Marco Caroniilmamilio.it - contenuto esclusivo
"Quanno finisce?".
Non lo diceva mica per scherzo quello di 75 anni e oltre che lo chiedeva, ilare, ad un poliziotto in assetto antisommossa. Poi insiste, gli vanno altri due tre vicino, lanciano insulti, stringono il pugno e intonano "O bella ciao".
Non sappiamo se è un caso se la giornata di manifestazioni (una autorizzata, l'altra no) di oggi a Rocca di Papa sia caduta proprio sull'80° anniversario (se così lo si deve proprio chiamare) delle leggi razziali del 1938. Sta di fatto che l'aria frizzantina della città delle castagne per qualche ora è rimasta così, come direbbe Claudio Baglioni, senza inghiottire né sputare. Di qua i neri con la tartaruga, di là i rossi di sempre.
E' finita con un nulla di fatto perché nulla c'era da fare, 0-0: un'ottantina i neri, altrettanti i rossi, un centinaio quelli di polizia e carabinieri. Che sono stati tanto bravi da calcolare i metri, che hanno piazzato i manifestanti a quella reciproca distanza sufficiente per non far sentire gli uni agli altri e viceversa. I neri a urlare al vento della piazza, di fronte ai celerini e ai giornalisti. I rossi a urlare al vento del corso, di fronte ai celerini e ai giornalisti.
Insomma, più rumore che sostanza e meglio così. Col sospetto, difficile da togliere dalla testa, che chi abbia comunque voluto manifestare in questo 14 settembre, un pizzico di retaggio di un passato morto e sepolto da 80 anni di storia e di storie, abbia voluto in qualche modo portarlo con sé. I politici coraggio della scena locale? Liquefatti come i fumogeni accesi tra tricolori e slogan antifascisti. Praticamente, non c'era nessuno, manco quelli che avevano fatto tanto casino - l'altra volta - da partire dalla fratellanza e ritrovarsi con i sovranisti. Niente. Figurarsi se si è fatto vedere il sindaco, insultato dai neri, insultato dai rossi, nell'unico punto di comunione tra i due schieramenti.
"Oggi alla Rocca semo fatto il pieno: prima la macchina cappottata al corso che solo per un miracolo non ha ficcato sotto qualcuno. Mo questi e i celerini. E quando ce ricapita...".
Che poi, a dirla tutta, neri e rossi non riuscivano a sentirsi tra di loro perché erano due gruppetti tra un esercito di caschi, scudi e manganelli. Mostrati i muscoli, ognuno è rimasto al proprio posto tra la tagliente ilarità dei rocchiggiani. Tanto tagliente che quella, 80 anni seduta sulla sedia, a bocce ormai quasi ferme e a protagonisti (neri e rossi) ormai in ritirata, chiede: "Quanno ariveno quelli che manifesteno?".
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