Tanti auguri Picchio De Sisti. 80 anni da campione e gentiluomo
Pubblicato: Lunedì, 13 Marzo 2023 - Marco Caroniilmamilio.it - contenuto esclusivo
Uno scudetto, due coppe Italia, un titolo di campione d'Europa nel 1968 ed uno da vicecampione del mondo nel 1970. E, ancora, un posto da titolare in quella fantastica Italia vittoriosa in quella che fu definita la partita del secolo: la semifinale mondiale in Messico contro la Germania, finita 4-3. E in più, come dimenticarlo, il cameo in quel monumento cult che risponde al nome de "L'allenatore nel pallone".
Giancarlo De Sisti, Picchio, ha spento oggi le sue prime 80 candeline: alle spalle una carriera da calciatore di primissimo piano, quasi equamente divisa tra Roma (le origini e la chiusura) e la Fiorentina. In tutto 256 presenze in Viola, con 28 reti e 222 presenze e 22 reti (tra le quali il gol vittoria nel derby del 1 dicembre 1974 alla Lazio campione d'Italia) con i giallorossi.
Una bandiera nell'Olimpico giallorosso, una bandiera al "Franchi": una carriera, quella a Firenze, impreziosita dallo scudetto nel 1968-69.
Una carriera da grande, un pendolino del centrocampo abituato a giocare sempre da titolare: e poi, appesi gli scarpini, la carriera da allenatore, ancora sulla panchina della "sua" Fiorentina prima di chiudere su quella dell'Ascoli.
Un signore del calcio, che da ormai moltissimi anni ha scelto i Castelli romani per casa: sempre garbato, mai fuori le righe, Picchio - mirabilmente raccontato dal figlio Marco nella biografia "Giancarlo De Sisti - campione e gentiluomo" - è tra quei personaggi dei quali nel calcio milionario ma confuso e scolorito di questi tempi ci sarebbe disperatamente bisogno.
"Non conoscerò mai Uomo più grande di te… Sei stato un Campione ammirato e rispettato da tutti, ma ciò che sai essere come Uomo, Marito, Padre e Nonno, è ciò che ti rende veramente Unico.