Albano, Il pensiero di don Antonio Salimbeni per la Festa della Donna
Pubblicato: Mercoledì, 08 Marzo 2023 - redazione attualitàilmamilio.it
"Cari fratelli e sorelle, scrive don Antonio Salimbeni,
oggi ricorre la Festa della Donna; permettetemi, innanzitutto quindi, di fare un caro augurio a tutte le donne.
Nel riflettere sulla condizione della donna del nostro tempo, mi viene sempre da pensare a Maria, giovane ragazza, che nella sua umiltà e nelle sue fragilità, ha detto il suo “sì” forte e chiaro che è stato la chiave per la nostra salvezza.
Molto spesso ci si dimentica, poi, che il Signore Gesù è stato il primo a riconoscere, e ad insegnare, contro ogni usanza e costume dei suoi tempi, la dignità delle donne non solo difendendole dalla violenza e dalla sopraffazione, come nel caso della Maddalena, ma soprattutto accogliendole e mettendole sullo stesso piano degli uomini.
Anche oggi, purtroppo, le donne continuano ad essere trattate come se valessero meno degli uomini; sul lavoro vengono pagate di meno ed hanno più difficoltà ad accedere ad un impiego, non viene loro garantita la stessa possibilità di istruzione e formazione, il loro essere madri rappresenta un peso e non un valore aggiunto, sono oggetto di discriminazione e maltrattamenti nelle famiglie, situazioni che, spesso, sfociano nel femminicidio.
E’ tempo, carissimi, proprio seguendo e mettendo in pratica l’insegnamento di Cristo, che ci lasciamo alle spalle una mentalità e una cultura che divide, discrimina, diminuisce: quella cultura anti-cristiana dello scarto da cui Papa Francesco ci mette costantemente in guardia. Dobbiamo lasciare che i frutti dello Spirito Santo trasformino il nostro cuore di carne in amore leale. E che ci possiamo impegnare, tutti, senza distinzioni, a far cessare queste discriminazioni nei confronti delle donne nelle nostre comunità. Occorre che finiscano violenze e sopraffazioni di ogni genere, consentendo alle donne di vivere liberamente la loro esistenza, senza sentirsi imprigionate dal desiderio di dominio e di possesso fisico e psicologico, ma assaporando la bellezza e la pienezza dell’amore vero. Bisogna che vengano sostenute nei loro percorsi di vita, facilitando loro l’accesso ad ogni tipo di istruzione e formazione, carriera e occupazione, impegnandoci, come società, a fare in modo che il dono che Dio ha fatto a loro, cioè quello di generare la vita, non sia fonte di difficoltà ed emarginazione, ma sia ricchezza da condividere con tutti, in ogni ambiente. Occorre sforzarci affinchè cada ogni pregiudizio, ogni stereotipo ed ogni preconcetto che offende ed umilia la dignità delle donne, dignità che viene loro dall’essere figlie di Dio, create a Sua immagine e somiglianza.
Cari amici, Dio ha creato le donne e le ha ornate di tanti doni, che sono una benedizione per tutta l’umanità, un altro segno del Suo immenso Amore per noi; non possiamo permetterci di sprecarli con atteggiamenti egoistici e di superiorità non giustificata che recano dolore e tristezza. Ricordiamo Maria, madre di Gesù Cristo sulla terra, donna umile ma forte, esempio per tutti, uomini e donne, di affidamento a Dio. E del superare i nostri limiti e ispirarci a condurre la nostra vita solo e soltanto secondo il Vangelo, per costruire la civiltà dell’Amore dove nessuno si senta emarginato, escluso, privato della sua dignità.
Don Antonio Salimbeni Vice direttore pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Albano. Assistente spirituale della Comunità carismatica Gesù Risorto".
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