Lutto nel mondo della tv e del giornalismo: è morto Maurizio Costanzo
Pubblicato: Venerdì, 24 Febbraio 2023 - redazione attualitàilmamilio.it
È morto a Roma all'età di 84 anni Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore tv, autore, e sceneggiatore. Lo ha comunicato il suo ufficio stampa. Nato nella capitale il 28 agosto 1938, era sposato dal 1995 con Maria De Filippi. Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e televisivi e di commedie teatrali.
Figlio di un impiegato al ministero dei Trasporti e di una casalinga, a 18 anni diventa cronista nel quotidiano romano Paese Sera per poi assumere l'incarico, a soli 22 anni, di caporedattore della redazione romana del settimanale Grazia. Pochi anni più tardi esordisce come autore radiofonico e nel 1966 è coautore del testo della canzone Se telefonando, scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina. Costanzo è anche co-ideatore del personaggio di Fracchia, creato e portato al successo da Paolo Villaggio, attore da lui scoperto nel 1967 in un cabaret di Roma.
A partire dalla metà degli anni Settanta è ideatore di numerosi spettacoli televisivi. Il grande successo arriva nel 1976 con il talk-show Bontà loro. Seguiranno Acquario, Grand'Italia, Fascination e Buona Domenica. Nell'82 realizza il suo spettacolo televisivo più famoso, celebrato e longevo, il Maurizio Costanzo Show (40 anni di puntate e quasi 55.000 ospiti intervistati), salotto mediatico più importante e influente della televisione italiana dal quale muovono i primi passi tante celebrità: da Vittorio Sgarbi a Nik Novecento, da Valerio Mastandrea a Ricky Memphis.
Autore di diverse opere teatrali, Costanzo partecipa anche alla sceneggiatura di alcuni film, quattro dei quali diretti da Pupi Avati. Nel 1977 contribuisce alla stesura della sceneggiatura del film di Ettore Scola Una giornata particolare, interpretato dalla coppia Sophia Loren-Marcello Mastroianni.
Nel 1979 viene incaricato di dirigere il nuovo quotidiano popolare L'Occhio dal quale si dimette nell'81 dopo esser stato coinvolto nello scandalo della Loggia P2. "Un errore, un grosso errore - lo ha definito anni dopo in un'intervista al Corriere della Sera - ma gli errori fanno bene e fanno crescere. Non credo a chi dice di non averne mai fatti, che fesseria. Però c'è anche chi, di grossi errori, ne fa due o tre. Io uno: e lo ammetto".
Legato da un rapporto di stima e di amicizia col giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo è sempre stato in prima linea nella lotta alla mafia. In seguito all'omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo, realizza con Michele Santoro una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Il 14 maggio 1993 una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplode a Roma in via Ruggero Fauro mentre transita un'auto con a bordo Costanzo e la moglie Maria De Filippi che restano incolumi.
Tifoso della Roma, nel giugno 2021 aveva accettato il ruolo di advisor della Comunicazione del club capitolino, dimettendosi pochi mesi dopo.