Il PCI deposita la Lista per le regionali. Candidata alla presidenza Sonia Pecorilli
Pubblicato: Domenica, 15 Gennaio 2023 - redazione attualitàilmamilio.it - nota stampa
“E’ un dato di partenza, avere la Lista comunista, col simbolo del PCI e poter indicare ai cittadini che le timidezze, gli errori, grandi storture e disastri di cui sono stati portatori fin qui le destre, il centrosinistra e i cinquestelle intanto che hanno governato il Lazio, possono ora avere fine, con una opposizione vera. Quella dei comunisti. - così in prima battuta si esprime Oreste della Posta, segretario regionale del Partito - Oltre la soddisfazione, devo sinceramente ringraziare da un lato le decine e decine di dirigenti locali e di attivisti comunisti che in tutto il territorio della regione hanno mostrato cosa è la politica pulita, cosa è un Partito comunista. Ma d’altro lato voglio anche essere riconoscente a tanti e tante sostenitori che non sono elettori comunisti e che rispettando la spina dorsale della Costituzione repubblicana antifascista, hanno accolto l’invito a sostenere la Lista PCI perchè è giusto che questo bagaglio di idealità, di capacità politica e di programmi alternativi ai filogovernativi sia messo in campo, a cominciare dalla Lista elettorale del Lazio.
Grazie davvero a tutti.”. Dal canto suo, Sonia Pecorilli, candidata alla Presidenza della Regione Lazio, attualmente Assessore al Comune di Sermoneta e Segretaria della Federazione PCI di Latina, così si è espressa: “Ringrazio tutti e tutte. Non era scontato che riuscissimo nell’impresa: perchè è tale, una piccola impresa. Va ricordato che una legge iniqua che dovrà essere aggiornata, “punisce” chi è debole e soprattutto non è già rappresentato. Creando di fatto un circolo vizioso che “premia chi già è lì a palazzo”. Così come va ricordato che due dati politici vengono nascosti: uno, è quello della quantità di disaffezione alla partecipazione e al voto che è una “colpa” politica del qualunquismo (di destra e di centrosinistra e pentastellati) che dimezza la possibilità, da parte di forze piccole di entrare in profondità in rapporto con cittadini e società.
Tutto ciò, con noi finirà. Con noi ci sarà la possibilità di un controllo vero non addomesticato. Ribadisco che la politica deve ritornare tra la gente e questo è accaduto durante la raccolta firme, che nonostante le grandi difficoltà ci ha permesso di fare politica nelle piazze. La frattura tra società e politica, tra cittadino e Istituzioni, tra il “fuori e il dentro dei palazzi”, che ha minato fin nelle fondamenta il sistema democratico, deve finire. La politica oggi è sempre più ridotta ad una rappresentazione simbolica, meno slogan e simboli mirabolanti e più attenzione alla realtà del nostro territorio: è su questo fronte che si deve costruire un’offerta politica vera.”.