Rocca di Papa: l'ultima disfida degli incoerenti. Oggi Calcagni vuole "Rocca ai roccheggiani": un po' tardi, no?
Pubblicato: Domenica, 07 Gennaio 2018 - redazione politicailmamilio.it
A Rocca di Papa, politicamente parlando, la parola "coerenza" non è davvero di casa e nella pur oggettiva difficoltà di seguire le vicende cittadine, quel che appare evidente è che è un continuo mistificare, cambiare bandiera, saltare, mutare posizione, a seconda delle convenienze. Vale per i politici, ma vale anche per i fiancheggiatori di questi ultimi.
E così il post delle scorse ore del capogruppo "Voi con noi" Lorenzo Romei col quale il giovane consigliere comunale (non si sa bene se ancora di maggioranza, di minoranza o nella terra di nessuno, ovvero la terra che fa più comodo) attaccava il sindaco protempore Emanuele Crestini e l'assessore Gian Luca Zitelli sulla manutenzione delle strade, ha animato un tale botta e risposta social quasi impossibile da seguire (come sempre in questi casi dove, fortunatamente, la maggior parte dei commenti si perde nei meandri dei post) che però almeno in un passaggio vale la pena di riportare e di consegnare agli archivi del nostro giornale.
Il passaggio è quello nel quale il consigliere comunale Massimo Grasso (lista "Obiettivo", comunque sempre in minoranza) attacca proprio Lorenzo Romei, invocando ad una coerenza che a Rocca di Papa non è di casa e respingendo ancora una volta l'accusa di essere una potenziale stampella di Crestini (...).
"A me fa sorridere, invece - scrive dunque Grasso - , il solo fatto di leggere che un consigliere di maggioranza, per avere un barlume di visibilita', attacchi la propria maggioranza, senza pur tuttavia uscire dalla maggiorza! Il consigliere in parola come mai non proferiva favella quando sono state presentate le interrogazioni su buche ed acqua da parte di Obiettivo Cittadini Territorio? Signori una sola parola: COERENZA! P.s. se mi dovessi dimettere entrerebbe Trinca in Consiglio Comunale".
A replicale, in difesa del suo capogruppo e compagno di avventura Lorenzo Romei, è niente meno che il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Calcagni.
Sorvolando sull'utilizzo del maiuscolo, che lascia il tempo che trova, fa davvero sorridere il fatto che OGGI Massimiliano Calcagni si ricordi di dover far governare Rocca di Papa ai roccheggiani: come se avesse dimenticato di aver sostenuto per molti mesi (oggi non si è ancora capito bene perché non lo dice chiaramente) un'Amministrazione comunale che presentava un sindaco (Emanuele Crestini) ed una vice sindaca (la famosa Giannone) non roccheggiani. Senza contare gli altri assessori, i vari fiancheggiatori della squadra di Crestini, in chiaro o occulti e il suo recentissimo passato.
#roccadipapaairoccheggiani (avvertire Calcagni su come si usa l'hashtag, #) è dunque il nuovo motto del gruppo facente riferimento al guru Bruno Petrolati?
Insomma: coerenza zero.