(Machiavelli) - Letta l'uomo del centrodestra di Grottaferrata. Ma di quale parte?
Pubblicato: Martedì, 29 Marzo 2022 - redazione politicailmamilio.it - contenuto esclusivo
E' successo qualcosa nel centrodestra (e vedremo fino a quanto nella destra spinta) di Grottaferrata. E' successo, ed è cronaca di oggi, che dopo il terremoto in casa Lega - col direttivo locale ad accusare i regionali di "dialogare" con l'ex sindaco - che il centrodestra, tenersi forte, è espresso un candidato sindaco unitario.
Si dirà: ma per la vera unità mancano ancora dei pezzi (vedi Fontana). Vero. Ma più di questo sarebbe stato davvero impossibile chiedere e pretendere ad uno schieramento a pezzi.
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La circostanza, che circolava da qualche giorno, suggerisce ed apre a tutta una serie di legittime domande che è giusto porsi per inquadrare meglio quella che sarà l'ormai imminente tornata elettorale di giugno.
Veniamo al dunque.
Punto primo - L'ufficializzazione di una candidatura unitaria per Lega (che ha già rimpiazzato Mariotti col solito Felice Squitieri, anche lui da Frascati, come altri neo protagonisti della politica grottaferratese...), Forza Italia (che non ha più neanche un referente cittadino ma esprime un candidato sindaco...) e Fratelli d'Italia. Si è dunque evitata la diaspora completa e, di fatto, si è scelta la strada più saggia. Quella unitaria.
Quanto reale o fittizia lo vedremo strada facendo.
Di fatto lo scenario a questo punto cambia perché significa che - ad oggi, prima delle Primarie del centrosinistra - ci saranno almeno 4 candidati sindaco, con ballottaggio che a questo punto diventa incerto.
Punto secondo - Quale parte della Lega ha individuato in Lorenzo Letta il candidato sindaco? La domanda non è banale perché se è vero che il vertici regionali del partito di Salvini ora con la nomina di Squitieri a commissario hanno "battezzato" il nome di Letta, è altrettanto vero che l'immane (ennesima) figuraccia rimediata dopo l'"outing" di Mariotti & soci che hanno "denunciato" i colloqui con l'ex sindaco da parte dei regionali, pesa molto sull'intera vicenda.
L'impressione è che Letta sia stato benedetto prima a Grottaferrata e poi a Roma e che dunque i regionali - dopo aver cercato un non meglio chiarito accordo politico con l'ex sindaco - stiano rincorrendo i colleghi di zona.
Punto terzo - La domanda è banale. Quanto la candidatura di Letta nuoce alle speranze dell'ex sindaco e del suo cerchio magico (che non si capisce ancora se perderà uno dei suoi più scaltri terminali) di rientrare da padroni a palazzo Consoli?
E ancora: quanto dei colloqui tra Lega ed ex sindaco c'è nella candidatura di Lorenzo Letta? Domande alle quali al momento non è facile dare una risposta ma è chiaro che il campo è tutt'altro che trasparente e limpido.
Punto quarto - Per chiudere. Chi arriva al ballottaggio? E' presto, davvero, per dirlo e molto dipenderà da quel che accadrà il 4 aprile, all'indomani ovvero dell'esito delle elezioni Primarie. Nonostante i patti di sangue e i giuramenti di reciproca fedeltà, non è certo un mistero che se vince Di Bernardo c'è una grande possibilità (mezza certezza) che Rita Consoli ed i suoi vadano altrove. Ma è altrettanto vero che se vince Consoli, cospicua sarebbe la spinta di coloro che consiglierebbero a Di Bernardo di cambiare aria. Ed in quel caso, con un proliferare di candidati, tutto diventerebbe possibile per tutti.
Commenti
La Redazione dimentica che a Grottaferrata
le elucubrazioni notturne sono sempre "sbagliate"
Come dimentica la consueta abitudine di
quilli&quille, arruolati per la pOLITICA, a non arrendersi mai nonostante i ripetuti fallimenti
Alla Redazione manca la narrazione in diretta dell'allegra compagnia de ilcinico17 (EX&GIÀ con 2 fallimenti)
Lui&comitato degli elucubrati, ogni notte
pensano&ripensano: chi ci serve
Altri ex& già aspettano acquattati fino all'ultimo "richiamo" facendosi trovare prontissimi
Mentre gli sfigati si affidano ai programmi, quissi
arivincono al primo turno