La rielezione di un sindaco sfiduciato? Da sempre missione praticamente impossibile
Pubblicato: Lunedì, 29 Novembre 2021 - redazione politicailmamilio.it - contenuto esclusivo
Gli ultimi casi lo confermano: la rielezione di un sindaco sfiduciato è missione praticamente impossibile. I pochi casi sono rarissimi e per restare all'ambito dei Castelli romani non se ne scorgono in tempi moderni. Tranne un'eccezione, della quale parleremo più sotto.
Non solo: non è solo difficile rivincere per chi sia caduto, ma lo è anche per le coalizioni di riferimento, anche se cambiano candidato.
Eppure la tentazione per quel sindaco costretto a terminare anzitempo l'esperienza amministrativa è sempre forte, fortissima. E così nonostante le statistiche e il comun sentire dica che non sarebbe il caso di insistere, sono molti coloro che indulgono a questo richiamo.
Ci sono due casi recenti che confermano la regola.
A Frascati nonostante la sfiducia ricevuta a febbraio, l'ex sindaco Roberto Mastrosanti ci ha riprovato nell'ottobre di quest'anno. Arrivando, è vero, al ballottaggio ed alla fine non lontanissimo dalla clamorosa vittoria, ma pur sempre sconfitto.
Non meglio è andata a Fabio D'Acuti, ex sindaco di Monte Compatri che nonostante la sfiducia di fine maggio e nonostante la profonda spaccatura che ha dilaniato il centrodestra ha voluto ributtarsi nella mischia, rimediando la sconfitta.
Sempre a Frascati nel 2017 Alessandro Spalletta aveva voluto riprovarci da indipendente rimediando una manciata di voti, mentre alla tentazione avevano resistito a Grottaferrata Mori prima e Fontana poi (che però ora ha detto che ci riprova). A Ciampino Terzulli è uscito di scena, così come Pucci a Monte Porzio Catone.
Insomma, chi cade ha pochissime chance di rifarcela. Anzi, si tratta di una mission impossible.
Eppure, nonostante questo, a Ciampino due partiti di centrodestra hanno annunciato (al momento) di voler ripuntare sulla sfiduciata ex sindaca Daniela Ballico, durata poco più di due anni e caduta al culmine dell'ennesima crisi politica. Possibile? Così al momento pare, staremo a vedere.
A Grottaferrata resta da capire adesso se l'ormai ex sindaco ha intenzione di ripresentarsi. Alcuni della sua squadra, anche supposti pezzi da 90, stanno già cercando casa altrove. E la troveranno. Quindi è da capire cosa accadrà.
Si parlava dell'eccezione. Si tratta di Bruno Cesaroni, già sindaco di Velletri, caduto nel febbraio 1999 ma rieletto nel giugno dello stesso anno e rimasto in sella (anche dopo un'ulteriore vittoria elettorale) fino al 2007. Prima di cadere definitivamente.