Fabio Morici: da Ciampino al grande cinema, sul set con Claudia Gerini
Pubblicato: Mercoledì, 10 Novembre 2021 - Giulia Bertottoilmamilio.it - contenuto esclusivo
Ilmamilio.it ha intervistato Fabio Morici, brillante attore, sceneggiatore e scrittore di Ciampino, città in cui è cresciuto e vive; una personalità eclettica di grande lustro per il comune.
Lei è davvero versatile, lavora per il Cinema, per la Tv e per la Radio, ha collaborato con grandi nomi come Ettore Scola, e con attori molto popolari come Claudia Gerini o Lillo Petrolo. Ma è anche docente di sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. Come si fa a coniugare così tanta creatività in una sola carriera?
“Credo di esserci riuscito riducendo ai minimi termini il tutto: sono in fondo soltanto due mestieri, quello dello scrittore e quello dell'attore, che ho poi declinato in tutti i modi possibili. E sono inoltre, almeno per la mia esperienza, complementari: credo di essere diventato un attore migliore grazie alla scrittura, e un autore migliore grazie alla recitazione. E a tutti quelli che nel tempo mi hanno sconsigliato, in buona o cattiva fede, di concentrarmi su uno solo dei due mestieri, posso dire oggi che ho fatto bene a non seguire i loro consigli. Perché nel mio caso sarebbe stato come cercare di separare l'idrogeno dall'ossigeno in una molecola d'acqua: si può fare certo, con l'elettrolisi. Ma poi non è più acqua. Nel tempo ho capito di essere composto da una molecola di autore e una di attore. Se le avessi separate, non sarei stato più io”.
Ha anche scritto un romanzo, Non sentire il buio, e un saggio, Iñárritu – Metafisica e Metacinema, dedicato al pluripremiato regista messicano.
“Per quanto riguarda il romanzo, è stato forse il viaggio più bello che ho fatto finora. L'unica esperienza creativa nella quale sono stato totalmente da solo. Adoro lavorare in team, cosa necessaria per la sceneggiatura, ma nel romanzo, tutto quello che c'è è solo colpa e merito mio. Una bella assunzione di responsabilità. Nel 2022 arriverà un nuovo romanzo, che è in realtà una nuova e definitiva versione di una mia precedente opera. Ma di questo parleremo direttamente il prossimo anno! Riguardo al saggio, invece, mi avevano proposto di scrivere su un regista ancora non troppo analizzato nei libri, e dopo aver visto Birdman, ho capito che dovevo assolutamente parlare dei film di Iñárritu. Ne è uscito fuori un altro bel viaggio, nel suo cinema metafisico e al contempo viscerale”.
L'ultima avventura, dal titolo Tapirulàn è una grande scommessa nel cinema italiano: una trama che si gioca sull'interiorità e sulla psicologia, ambientata in un'unica location, con l'amatissima Claudia Gerini come protagonista e alla sua prima esperienza registica. In questo film lei è sia attore che sceneggiatore.
“Sì, per la prima volta in un film, ho sia il credit di autore che di attore. Finora mi era capitato di avere o l'uno o l'altro. La cosa mi riempie di gioia. É un soggetto scritto da me e Antonio Baiocco, del quale per nostra fortuna Claudia Gerini si è subito innamorata, facendo così partire tutta la macchina produttiva - guidata da Stefano Bethlen - e collaborando con noi alla sceneggiatura.