Frascati | Tre anni e mezzo di infinita instabile precarietà del Mastrosanti sindaco. Tra uscite, rimpasti, ingressi ed accuse
Pubblicato: Mercoledì, 15 Settembre 2021 - redazione politicailmamilio.it - contenuto esclusivo
Due soldati di Guerre stellari che sostegono un uovo, strutturalmente destinato a cadere. Chi dietro la maschera degli stormtrooper ideati da George Lucas? Tanti e vari, a turno.
Miglior metafora per descrivere la precaria instabilità che ha caratterizzato i 3 anni e mezzo dell'Amministrazione Mastrosanti non esiste.
L'ex sindaco, che oggi si ricandida per la terza volta di fila come legge d'altra parte gli consente, si ripropone ai cittadini sorvolando però - lui e gli smemorati al suo fianco, insieme chiaramente alle "vesti candide" di bianco immacolato mantate - su quella che di fatto è stata una Amministrazione che eletta nel giugno 2017 iniziò a zoppicare sin da subito. Caratterizzandosi per una spiccata instabilità interna e per le continue tensioni di una maggioranza variegata e politicamente arcobaleno.
Esattamente quello che, oggi, seppur con alcuni protagonisti differenti Mastrosanti ripropone ai cittadini. Che è bene non dimentichino.
CON ORDINE - Il 25 giugno 2017 col 53,08% dei voti Roberto Mastrosanti e la sua variegata coalizione vincono al ballottaggio battendo Lello Pagnozzi, il cui figlio oggi - come noto - è candidato proprio nelle file di Mastrosanti.
E' una Luna di miele che però dura poco perché già meno di un anno dopo Roberto Gherardi De Candei, Damiano Cimmino, Marco Lonzi e Mattia Ambrosio dopo settimane di mal di pancia riconsegnano le deleghe consiliari che avevano ricevuto nel luglio 2017. E' appena il 6 giugno del 2018 e Mastrosanti viene accusato dai suoi 4 giovani consiglieri di "far mancare condivisione e dialogo" all'interno della maggioranza.
Niente male.
Lo strappo è vero anche se poi i 4 danno segno di calmarsi (almeno 2 di loro), anche se di fatto le deleghe originarie restano parzialmente inassegnate.
CIMMINO E GHERARDI DE CANDEI - Neanche 3 mesi ed a novembre Damiano Cimmino e Roberto Gherardi De Candei lasciano davvero la maggioranza e con polemica inevitabile (i motivi sono sempre gli stessi) salutano il sindaco. A dar man forte al primo cittadino interviene così a stretto giro, proveniente dalla minoranza, il consigliere Privitera che cambia schieramento e che è tuttora al fianco di Mastrosanti.
RIMPASTINO - E' il dicembre 2018. Subito dopo, ad appena 15 mesi dall'insediamento, Mastrosanti silura il suo assessore Giancarlo Giombetti e nomina in Giunta il più funzionale Gelindo Forlini che lascia il suo posto in Consiglio. Posto che viene preso da Olga Masi (LEGGI Comune di Frascati: ecco l'annunciato Riccardo Rapalli. Ed è anche il momento di Forlini in Giunta).
GIRO D'ITALIA - Il 2019 è l'anno del Giro d'Italia ma in realtà a caratterizzare politicamente la stagione sono i giri di valzer dell'Amministrazione e della maggioranza di Mastrosanti.
Trascorsa la kermesse rosa, dopo mesi e mesi di mal di pancia il 17 dicembre 2019 Franco D'Uffizi e Paola Gizzi lasciano la maggioranza e si posizionano in opposizione (LEGGI Frascati - S'erano tanto amati. Gli ultrafedelissimi D'Uffizi e Gizzi al gruppo misto. Mastrosanti all'angolo). L'idillio politico si è interrotto del tutto, s'erano tanto amati ma ormai non s'amano più e il punto della definitiva rottura arriva non certo casualmente all'indomani dell'approvazione del Piano di riequilibrio finanziario.
Quello che - anche gli smemorati di questi giorni dovrebbero ricordarlo - è stato bocciato dalla Corte dei Conti portando Frascati in bocca al dissesto (LEGGI Frascati | Le "vesti candide" del Piano di riequilibrio che ha solo reso i parcheggi più cari ed ora porta al dissesto).
AMBROSIO - A febbraio 2020, appena prima del lockdown e dell'inizio dell'inferno pandemia, sembra finita. Sono passati poco più di due anni e mezzo dalla trionfante notte del giugno 2017. Mattia Ambrosio (lo stesso del mal di pancia poi rientrato dell'estate 2018) riconsegna le deleghe al sindaco e di fatto esce dalla maggioranza (LEGGI Frascati: Mattia Ambrosio (FdI) lascia Mastrosanti e passa in opposizione. Numeri critici per il sindaco).
Anche stavolta Ambrosio (che oggi si ripresenta con Mastrosanti) sta solo scherzando e dopo poche ore ci ripensa ma ormai il giocattolo si è rotto.
ULTIMI FUOCHI D'ARTIFICIO - Passata la prima terribile fase di covid, altri fuochi d'artificio. Nel luglio 2020 Gianluca Travaglini, eletto con Pagnozzi, passa in maggioranza a dare una mano a Mastrosanti (LEGGI Frascati: Travaglini (e Pagnozzi?) fanno da stampella a Mastrosanti, il sindaco ha una nuova "maggioranza").
L'allora sindaco sembra ritrovare ossigeno e sullo slancio silura un altro suo assessore, la delegata alla Cultura Emanuela Bruni (oggi candidata sindaco del centrodestra) ed al suo posto nomina Susanna Nicolodi (LEGGI).
LA FINE - Quello del novembre 2020 è di fatto uno degli ultimi atti politici di un sindaco ormai alla frutta da mesi, lento nell'agire e con ben poche cose all'attivo (a fronte di un corposo programma proposto al giro di Frascati vola in alto), corroso dalla sua maggioranza e sempre accusato di essere autoreferenziale e di non condividere nulla.
Così la fine arriva, decisamente annunciata, il 17 febbraio del 2021 quando davanti ad un notaio 10 consiglieri rassegnano le proprie dimissioni: si tratta dei 6 consiglieri di opposizione (Mirko Fiasco, Francesca Sbardella, Lucia Santoro, Roberto Gherardi De Candei, Damiano Cimmino e Lello Pagnozzi), dei 3 consiglieri di maggioranza Arianna Gori, Marco Lonzi e Gianluca Travaglini) e di Franco D'Uffizi.
LEGGI Frascati | Cade il sindaco Mastrosanti, a casa l'Amministrazione eletta nel 2017
Per spiegare quanto accaduto a febbraio, a giugno Mastrosanti - avviando di fatto la propria ricandidatura (ma era prima del pronunciamento della Corte dei Conti) - aveva fatto ricorso ad una metafora piuttosto forte (LEGGI Elezioni Frascati | Per Mastrosanti quelli che lo hanno tradito a febbraio sono immondizia)
Ecco: questa la ricostruzione di tre e anni e mezzo di Amministrazione Mastrosanti. Una Amministrazione che, esattamente come quella che oggi si ripromette, è stata fortemente minata dall'assoluta eterogenità di una maggioranza dilaniata in gruppi, gruppetti, gruppuscoli.
Per l'appunto, tenere in piedi l'Amministrazione è stato un po' come tenere in equilibrio un uovo, sorretto da due soggetti dietro le cui maschere si sono - come visto - alternati in tanti.
Immagine in alto da pixabay.com