Grottaferrata, solo la Rocci ha messo la faccia sul caso Sprar. E gli altri?
Pubblicato: Lunedì, 04 Dicembre 2017 - Fabrizio Giustiilmamilio.it
Il caso Sprar, il progetto per i richiedenti asilo che porterà 76 migranti a Grottaferrata dal 1° Luglio 2018, ha certificato le difficoltà di esposizione dei provvedimenti della Giunta Andreotti sui temi specifici e più dibattuti. In questo caso non c’entrano nulla gli uffici stampa mancanti o presenti. Oggi, attraverso i social o gli altri canali di comunicazione diretta, esiste la possibilità di informare la cittadinanza diffusamente e senza bisogno di un ‘cervello’ che pensi le cose e le metta in sintesi.
Sulla tematica Sprar sono avvenuti due fatti singolari. In primo luogo solo ed esclusivamente l’Assessore delegato all’immigrazione, Francesca Rocci, ha messo la faccia, all’esterno, sulla difesa dell’iniziativa, dicendo sempre ciò che pensava e difendendosi dagli attacchi del ‘Comitato No Sprar’ (che ne ha chiesto le dimissioni). In secondo luogo nel resto della maggioranza è calato il silenzio, che a qualcuno è sembrato in parte persino un momentaneo e tattico fuggi-fuggi generale. Silenzio delle tre liste civiche, silenzio della Giunta, silenzio dell’intera maggioranza. Nei corridoi di Palazzo si narra anche di un fantomatico comunicato stampa unitario che poi sarebbe stato lasciato nel cassetto. E’ vero? E perché non è stato diramato? Sopratutto: per quale motivo si lascia un solo assessore davanti al 'plotone di esecuzione' dei critici? Misteri.
|
Il livello di informazione del progetto, inoltre, è stato insufficiente. Lo hanno sottolineato tutte le forze di minoranza. Compresi PD e Città al Governo, che pure si sono pronunciati a difesa del provvedimento. Sullo Sprar, infatti, non è stata convocata mai una commissione consiliare e la delibera è arrivata all’improvviso senza un minimo di discussione e partecipazione con la popolazione o tra le forze politiche. Errore pagato caro, visto che l’arrivo dei migranti ha momentaneamente prodotto una perplessità diffusa. Se non si interverrà entro l’estate con un meccanismo di informazione adeguato il caso esploderà in mano alla Giunta comunale. Correre ai ripari appare, per Palazzo Consoli, necessario. A meno che all’interno della maggioranza non stiano emergendo dubbi su un piano di accoglienza che, lo ricordiamo, avrà un lasso di tempo piuttosto lungo di gestione: dal 2018 fino al 2021. Ma questo lo scopriremo solo strada facendo.
Clicca per scoprire i servizi dell'Agenzia
Commenti
Anche in politica la prima impressione è determinante!
Come pure la seconda, se conferma o meno la prima!
Come pure la terza e la quarta e così via. Sono le successive "impressioni" a qualificare i soggetti eletti&delegati.
Nel caso dell' assessora sono le SUE dichiarazioni sullo SPRAR a impressionare negativamente. La prima impeccabile! La seconda impeccabile! La terza impeccabile! La quarta....non l'abbiamo!
È che "una è lontana parente dall'altra", a quale dare peso ?
Che i cinici eletti & delegati 2017, come LEI, siano in silenzio ff&gg, nostro candidato, è la prima cosa buona e giusta che "momentaneamente" non hanno sbagliato!
Non li sfrugugliare ff&gg, nostro candidato, lo chiediamo in ginocchio con e senza inno !
Un altro motivo x votare i 5S !
e gli altri della giunta che hanno votato non dicono nulla? dove siete? il gatto vi ha morso la lingua?