Frascati sulla strada del dissesto: per il nuovo sindaco l'avventura partirà molto, molto in salita
Pubblicato: Venerdì, 16 Luglio 2021 - redazione politicailmamilio.it - contenuto esclusivo
Tanti proclami, roboanti programmi che verranno affinati strada facendo, come al solito. Come è inevitabile che sia per catturare il consenso di un elettorato che stavolta più che mai rischia di restare alla finestra.
Se in termini dunque puramente politici il rischio vero è quello dell'astensionismo alla chiamata elettorale di ottobre (la data non è stata ancora ufficializzata), c'è una spada di Damocle bella pesante che grava sulle teste dei candidati sindaco ma ancor più e, soprattutto, dei cittadini di Frascati.
Se l'ex sindaco Mastrosanti non se l'era sentira (come si dice a Roma: non j'aveva retto) di dichiarare dissesto appena dopo il suo insediamento nel 2017, toccherà con estrema probabilità alla commissaria straordinaria Moscarella recepire quanto il 28 luglio la Corte dei Conti potrebbe sancire: ovvero che il Comune di Frascati, per le pluriennali croniche vicende, va zampe all'aria.
Ovvero che non c'è altra forma di salvataggio - una vera beffa se si pensa ai fondi che bene o male arriveranno dal "Recovery fund") - se non quella di dichiarare formalmente dissesto e costringere il Comune di Frascati e tutti i suoi cittadini ad anni di sacrifici. E di conti bloccatissimi, tanto da non poter comprare quasi più manco la carta igienica.
Questo quanto filtra con una certa insistenza e da giorni da ambienti prossimi a quelli di Palazzo Marconi dove piuttosto quello del dissesto è considerato epilogo inevitabile. Figlio anche, va detto, di un "Piano di riequilibrio" firmato dall'ex sindaco Mastrosanti (oggi ricandidato) e soprattutto dal suo ex assessore al Bilancio, non solo vastamente non applicato, ma anche ampiamente inapplicabile.
Inapplicabile, già. Ricordate quando quasi due anni fa proprio ilmamilio scriveva "Da non crederci: le mitologiche piscine comunali di Frascati dovrebbero contribuire per 1,6 milioni al salvataggio del Comune!"? Esatto, e questo è solo un esempio. L'onda lunga di quella roba e di tutto quanto c'è stato a vario titolo ed in varia forma prima, la pagheranno i cittadini di Frascati.
Chicchessia dunque il nuovo sindaco di Frascati, tra i già presentati Anna Delle Chiaie, Roberto Mastrosanti, Francesca Sbardella, Mario Gori e gli altri che potrebbero arrivare, per lui/lei la strada partirà tremendamente in salita.
Tutto questo, ovviamente, al netto dell'oggettiva certezza che comunque vada il 28 luglio uno dei primi atti del nuovo sindaco sarebbe stato comunque proprio la dichiarazione del dissesto.
Dunque: altro che piani faraonici, interventi strutturali e mega progetti (promessi da anni): il nuovo sindaco, costretto tra paletti strettissimi, dovrà badare all'ordinaria amministrazione cercando, anzi, di aguzzare l'ingegno per reperire risorse extra per cercare di fare qualcosa in più. E' chiaro che per la via del dissesto sono passate anche molte altre Amministrazioni, tra queste ricordiamo delle di Rocca Priora e di Monte Porzio Catone, città che sta ancora attraversando il guado. Comunque vada, ovviamente, non sarà la fine del mondo. Per quella basta già la pandemia.
Ma, e lo diciamo con forza, su sicurezza e decoro non sarà possibile alcuna deroga.
Questo insomma lo scenario: chi, dunque, se la sente di caricarsi davvero sulle spalle Frascati ed il suo dissesto?
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