118, Cisl e Uil a Zingaretti e D'Amato: "Rispetto degli accordi"
Pubblicato: Giovedì, 01 Luglio 2021 - redazione attualitàilmamilio.it - nota stampa
"La reinternalizzazione dei servizi di urgenza ed emergenza, da sempre auspicata e concordata con un accordo firmato da CGIL, CISL e UIL con la Regione Lazio nel 2019, che prevedeva un importante taglio al soccorso dato in convenzione ai privati e la conseguente integrazione di mezzi e risorse umane all' interno dell'emergenza pubblica delegata proprio all'Azienda Regionale Ares 118, si sta realizzando seppur non mantenendo fede all'accordo citato. Non possiamo pensare che tutti i lavoratori che a tutt'oggi lavorano nei servizi appaltati possono rischiare il posto di lavoro.
Risparmiare i soldi dell'appalto, cosa buona e giusta per la sanità pubblica, deve prevedere, con un progetto adeguato, già previsto come detto prima, l'assicurazione per questi lavoratori di poter essere assunti da Ares con progetti e concorsi mirati per salvaguardare tutte le professionalità e la grande esperienza di centinaia di lavoratori che hanno prestato la loro attività nel soccorso legato all' emergenza, da tanti anni e in particolar modo in questi ultimi tempi legati alla pandemia. Pensare che questi lavoratori possano restare a casa, alle loro famiglie, non può essere condivisibile.
La Regione Lazio, con i suoi maggiori protagonisti, Zingaretti e D'Amato, faccia tutte le passerelle che vogliono, ma non si devono scordare del rispetto degli accordi, né tantomeno di tutti questi lavoratori che potrebbero restare a casa. Oso pensare che tutte le organizzazioni sindacali, che hanno concordato a suo tempo il progetto, prestino una particolare attenzione al rischio che centinaia di professionisti possano essere licenziati. La salvaguardia del posto di lavoro, tema assolutamente caldo da affrontare in questo momento di difficoltà economica del nostro paese, passa anche da una preventiva e concordata soluzione a tutela dei dipendenti a rischio. Vigileremo attentamente, come credo che faremo tutto quanto in nostro potere per evitare altre tragedie che potrebbero colpire i lavoratori citati. La Regione, oltre al cinema, si ponga questi problemi per risolverli, Saremo tutti pronti ad applaudire lo spettacolo".
Così Giovanni Ronchi, FP Cisl.