La passione di Luciano Vergati per Grottaferrata e i Castelli romani raccontata nei libri scritti con l’amico Alberto Procaccini
Pubblicato: Giovedì, 19 Novembre 2020 - F.S.ilmamilio.it
Solo 2 giorni fa ci lasciava, a causa del coronavirus, il vicesindaco Luciano Vergati, una figura stimata in tutta la città, sia dentro che fuori dalla politica. Classe ’44, partecipò attivamente alla res pubblica grottaferratese iniziando come consigliere comunale nel 1967, ricoprendo nei successivi 11 anni le cariche di assessore all’urbanistica, ai lavori pubblici e alla pubblica istruzione. Partecipò persino alla redazione del famoso piano regolatore del 72’ (ancora oggi utilizzato) in qualità di Presidente della commissione consiliare urbanistica. Arrivando ai giorni nostri, nell’attuale Giunta era assessore alla cultura e vicesindaco.
Ben prima della sua scomparsa, Luciano Vergati aveva già lasciato un’importantissima eredità ai cittadini grottaferratesi: due libri narranti la storia della città, scritti insieme all’amico Alberto Procaccini, altra figura molto nota dentro e fuori la politica di Grottaferrata. Stiamo parlando di “Grottaferrata: Cronache e Storie” e di “Gita in tram ai Castelli romani”.
Il primo è un imponente raccolta di storie, testimonianze, documenti e molto altro di quanto accaduto in più di duecento anni di storia di Grottaferrata (dal 1792 al 2005). Nelle oltre 700 pagine di questo libro, anche se chiamarlo tale è riduttivo, è possibile immergersi nella storia dell’Abbazia Greca, delle catacombe, e delle avvincenti vicissitudini dei consigli comunali, dai più antichi ai più recenti, osservando il lungo processo che ha portato alla Grottaferrata che conosciamo oggi. Un racconto accompagnato da immagini nitide seppur ingiallite dal tempo, e dai sorrisi che inevitabilmente spuntano sui visi dei lettori quando si leggono quei cognomi che ancora oggi sono così diffusi nel nostro territorio, e sono certamente parte integrante della storia di Grottaferrata.
Il secondo, “Gita in tram ai Castelli romani”, è di più recente pubblicazione e si allaccia all’opera precedente focalizzandosi su un aspetto cruciale dello sviluppo economico, sociale e urbanistico dell’intero comprensorio dei Castelli romani: la realizzazione, avvenuta nei primi del ‘900, della linea tranviaria che collegava il centro di Roma a Grottaferrata e a tutti i Castelli, fino a Velletri, con diramazioni su Frascati, Rocca di Papa e Lanuvio. Questo libro è più corto del precedente, ed è arricchito da un incredibile numero di foto storiche conservate minuziosamente. Un racconto per immagini che rende la lettura di quest’opera adatta a tutti, grandi e piccini curiosi di vedere la Grottaferrata e i Castelli che erano. Incredibile osservare le immagini del vecchio Bivio come snodo della linea tranviaria, così simile a com’è oggi che riesce facile immaginare file di pendolari scendere da quell’antico tram e dirigersi verso piazza Cavour, o continuare sulla lunga tratta passando per un’antica e vagamente riconoscibile Squarciarelli, dirigendosi verso Marino o Rocca di Papa.
Due opere che testimoniano il grande attaccamento del compianto vicesindaco alla cittadina di Grottaferrata e sono un’occasione, utilizzando le parole dello stesso Vergati, “per mettersi comodi e immaginare, con intelligenza e fantasia, di attraversare le nostre contrade con gli occhi di un viaggiatore del bel tempo che fu”. Occhi, quelli di Vergati, che si sono sempre posati con interesse e dedizione sulla città di Grottaferrata e su tutto il territorio dei Castelli romani.