"Postazioni del 118 rese inattive per i trasferimenti dei contagiati Covid": sindacati e cittadini segnalano disagi nei Castelli Romani
Pubblicato: Venerdì, 04 Settembre 2020 - redazione cronacailmamilio.it
Alcuni sindacati e molti cittadini segnalano che le postazioni dei 118 dei Castelli Romani vengono spesso rese inattive per i trasferimenti dei contagiati da Covid, per il trasporto in vari ospedali romani specializzati, dal Noc o da altre case di cura del territorio, lasciando sguarnite per un'intera giornata alcune sedi di pronto intervento sanitario del 118.
"Dove sono finite le ambulanze di biocontenimento della Croce Rossa e delle Asl, che dovrebbero servire a questo scopo anzichè usare le ambulanze del 118 che servono per le emergenze del territorio e rimangono sguarnite?", chiede un cittadino che di recente, in un comune dei Castelli, ha dovuto attendere più di 30 minuti per un soccorso in casa. Il 118 è arrivato da una postazione distante, in quanto quella territoriale era impegnata a trasportare un paziente covid a Roma dal Fate Bene Fratelli di Genzano.
La situazione è ancora di grande emergenza, e non vanno sottovalutate le disposizioni sulle protezioni individuali e il rispetto delle norme sul distanziamento personale indicato dalle autorità sanitarie, ma sicuramente, secondo molti sindaci, andrebbero aumentati i posti dove fare i test tamponi e usare le ambulanze specifiche con biocontenimento delle Asl e della Croce Rossa e non quelle dei 118 delle postazioni territoriali, togliendo un servizio di emergenza prezioso per diverse ore ai cittadini.