Marino: il buffo caso della locandina sbagliata e quei particolari che ancora sfuggono...
Pubblicato: Domenica, 24 Settembre 2017 - redazione attualitàilmamilio.it - contenuto esclusivo
Un "caso", quello della locandina sbagliata dell'evento "Castelli di cioccolato", che a quanto pare non può essere considerato ancora chiuso.
La vicenda è arcinota.
Il 21 settembre scorso gli organizzatori dell'evento, "Roma chocolate", diramano al mattino una nota stampa dove si annuncia per l'appunto la manifestazione (LEGGI il comunicato stampa). Nel comunicato, come ben spiegato nel nostro articolo serale dello stesso giorno (LEGGI l'articolo), è allegata una locandina che riporta l'errore: sullo sfondo invece di comparire Marino, come dovrebbe essere, compare uno scorcio del Palazzo Chigi di Ariccia.
Dopo il nostro articolo sopra richiamato, dove è evidente che non ci sia stato alcun fotomontaggio artatamente realizzato ma che ci sia stato un errore in altrettanta evidente buona fede, l'assessora, il 22 settembre, dirama una nota stampa ufficiale che ci arriva da palazzo Colonna. Nella nota, l'amministratrice, riferisce di un contatto con gli organizzatori della "Roma chocolate" alle [17.48] nel quale in sostanza gli stessi ammettono il loro errore (LEGGI il comunicato della Santamaita).
Forse non disposta a chiudere la vicenda, l'assessora Santamaita aggiunge nel comunicato "Quindi se errore c’è stato non è nostro e non crediamo di dover chiedere scusa a nessuno". Ma come: "Roma Chocolate" - che non ci risulta aver inviato questa nota stampa anche a ilmamilio.it... - ammette l'errore, per iscritto, e l'amministratrice si lascia andare ancora ad un "se errore c'è stato..."?
Ad oggi il commento fa ancora bella mostra di sé sul gruppo Facebook "Marino News- Osservatorio sulla politica", come evidente nello screenshot catturato questa mattina.
Qui sotto il comunicato stampa di Roma Chocolate del 21 settembre, il giorno stesso dei fatti. Un comunicato che, stranamente, nella mail della nostra redazione non sembra essere mai arrivato.