Usura, falso invalido, estorsione, matrimoni d'interesse: maxi operazione della Finanza di Frascati
Pubblicato: Martedì, 16 Ottobre 2018 - redazione cronacailmamilio.it - nota stampa
Una maxi operazione della Guardia di Finanza che ha portato alla luce una vasta ed articolata organizzazione dedita al malaffare, alle truffe ed all'estorsione. Con "particolari" degni del miglio film sulla malavita.
I Finanzieri del Comando Provinciale Roma dalle prime luci dell’alba stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari - emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri - nei confronti di 3 soggetti residenti nella zona dei Castelli romani ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’usura ed all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, truffa e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il provvedimento cautelare è stato adottato sulla scorta delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle del Gruppo Frascati, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, che hanno fatto luce su un consolidato sodalizio criminale promosso da C.A. di 74 anni (padre), C.D. di 49 anni (figlio) e R.M. di anni 46 (nuora) - pluripregiudicati - che, con la collaborazione di altri 10 soggetti, gestivano numerosi prestiti di denaro con tassi esorbitanti, superiori in alcune circostanze al 223% annuo.
Le accurate investigazioni svolte hanno permesso di ricostruire i ruoli e le funzioni degli altri principali sodali: M.M. di 58 anni (procacciatore di clienti), S.A. di 47 anni (contabile), A.M. di 74 anni, M.R. di 46 anni e M.S di 62 anni, M.M. di 61 anni (addetti alla riscossione); uomini e donne facenti parte di un’organizzazione ben strutturata e radicata sul territorio che da anni erogava denaro a piccoli imprenditori, artigiani e commercianti locali, ma, soprattutto, a soggetti in precarie condizioni di salute fortemente bisognevoli. Oltre 50 i casi documentati dalle Fiamme Gialle.
Oltre al corrispettivo da pagare da parte di F.Y., pari a 1.200 euro, traspaiono in tali dialoghi particolari tesi a rendere credibile il rapporto tra i due coniugi, di fatto perfetti sconosciuti. L’organizzatore si raccomanda addirittura con “la sposa” affinché indossi un abito elegante così da rendere più realistica la messa in scena. I cinque soggetti coinvolti, fra cui i “finti sposi” e i due testimoni, sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Sono altresì in corso perquisizioni e sequestri in relazione alle somme illecitamente percepite nonché la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei 15 soggetti complessivamente indagati.