CASTELLI ROMANI (eventi) - Dal 21 al 23 luglio con Enjoy Castelli Romani: Quello che non ti aspetti!

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 Questo weekend cominciamo a ritroso… dalla domenica pomeriggio!  che sarà il momento “clou” del penultimo finesettimana di luglio:  mentre a Castel Gandolfo si distribuiranno le prelibate pesche in occasione della 81ª edizione della Sagra ad esse dedicata - che avrà inizio già dal tardo pomeriggio di sabato 18 tra folclore, musica e cabaret - a Lanuvio si potrà assistere a un grande evento di rievocazione storica nella Villa Sforza Cesarini. Qui, davanti agli antichi resti del tempio di Giunone Sospita, l’Archeoclub Aricino Nemorense e Civita Folk - Gruppo Storico Lanuvium, in collaborazione con il Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani e il Museo Civico Lanuvino, faranno rivivere - in costume latino lanuvino - il rito delle fanciulle vergini attraverso le testimonianze degli autori antichi e le recenti scoperte archeologiche. L’evento si inserisce nell’ambito degli eventi di Viaggio nel tempo (progetto Biblioteche in coworking del Consorzio SBCR). L’appuntamento è per le 17 in Piazza Carlo Fontana, per la visita guidata che precederà l’evento.

Le visite ed escursioni del circuito “Cose Mai Viste” cominciano dal venerdì sera, con una bellissima osservazione del cielo in notturna sotto le stelle del Vivaro. Si prosegue sabato mattina con una visita a tema storico nell’antico borgo di Lanuvio, o in alternativa un bel giro del lago di Nemi; nel pomeriggio, sempre a Nemi, sarà possibile visitare il Museo delle Navi romane e il primo tratto dell’emissario. Domenica, alla Collina degli Asinelli sopra Monte Compatri, passeggiata con gli asinelli e pranzo in fattoria; poi due laboratori artistici - pittura con colori vegetali a Rocca Priora, realizzazione di installazioni con materiali naturali a Grottaferrata - o ancora un’avventurosa escursione sul Monte Artemisio, teatro nei secoli di importanti battaglie.

A Nemi, domenica pomeriggio, grande evento di chiusura della Biennale internazionale d'arte dei Castelli Romani, con consegna di premi e menzioni agli artisti più votati in due mesi di mostra, seguita da una serata salsera in piazza.

Segnaliamo anche per sabato e domenica, a Velletri, la prima edizione del Carnevale estivo, che si concluderà con un’allegra cocomerata, e a Lariano Aspettando... la Sagra, con succulente degustazioni in Piazza S. Eurosia e animazione  per bambini.

Tutto il programma di Enjoy nel dettaglio, aggiornato e consultabile per settimana, è su: www.visitcastelliromani.it (http://www.visitcastelliromani.it/it/cosa-fare/enjoy-castelli-romani) e sull’ultimo numero - speciale - della rivista Vivavoce. Si ricorda che le attività guidate richiedono la prenotazione.

 

sbcrROCCA PRIORA (politica) - L'elezione alla presidenza di Giuseppe De Righi ha portato alla luce un malcontento a fortissima connotazione politica. Duro l'ex sindaco di Monte Compatri De Carolis che ha attaccato frontalmente l'esponente dem

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Un assalto pianificato e senz'altro rinvigorito da quanto accaduto nelle scorse ore quando alla presidenza del Sistema bibliotecario dei Castelli romani, il Consorzio che vede soci i sindaci e che (a carissimo prezzo) fornisce servizi bibliotecari ai cittadini castellani, è stato eletto l'inaffondabile Giuseppe De Righi. Colonna del Pd di Rocca Priora e dei Castelli romani (LEGGI l'articolo) nonché, come noto, ex presidente della Comunità montana.

Un assalto, o meglio una fuga dal SBCR che vede diversi dei sindaci dei Castelli romani sul piede di guerra e pronti a mollare un servizio ritenuto utile ma, a buon diritto, carissimo. Un servizio che, tanto per dare qualche cifra, al Comune di Grottaferrata costa la bellezza di 180mila euro all'anno (LEGGI l'articolo del 3 maggio).

Un Sistema bibliotecario ritenuto (a torto o a ragione?) l'ultima roccaforte castellana del Partito democratico.

Tra i diversi Comuni che starebbero pensando di tagliare il cordone e di provvedere dunque in proprio al servizio, ci sarebbe anche quello di Frascati, sotto la spinta di alcune componenti fortemente contrarie al Partito democratico. Anche Marino pronto a tentare l'uscita?

Ieri a lanciare l'assalto al nuovo corso del Sistema bibliotecario è stato il sindaco, pardon, l'ex sindaco ed oggi presidente del Consiglio comunale di Monte Compatri Marco De Carolis. Ovviamente su Facebook. "Una manifestazione di forza che ha il sapore della debolezza. Nonostante la sconfitta elettorale, il Pd prova il colpo di mano con un ente sovracomunale come il Consorzio bibliotecario dei Castelli Romani. E, per la prima volta, fa eleggere a maggioranza un presidente che dovrebbe essere di tutti. La lezione delle urne e il fatto che tutti i Comuni Castellani siano parte di Sbcr non ha fermato la sinistra, che utilizza questa organizzazione come fosse cosa propria. Senza consultarsi, senza condividere con tutti i sindaci una scelta che riguarda il territorio, non una precisa parte politica. Prendiamo atto che da oggi non è più così. Ma non staremo a guardare: tutti devono sapere come i presunti democratici intendono amministrare la cosa pubblica", ha scritto De Carolis nelle scorse ore.

Un De Carolis che, come noto e non a caso, sta cercando di fare "asse" con i vicini di Frascati (Mastrosanti) e Grottaferrata (Andreotti), anche su questo tema.

La replica di De Righi è arrivata nei commenti al post. "Caro Marco, Mi spiace che tu legga in questo modo la mia candidatura e la mia elezione al Consorzio per il sistema bibliotecario.  La mia storia personale al servizio del territorio non è bastata a convincerti della bontà del mio impegno per il Consorzio e per i comuni, a prescindere dalla loro collocazione politica. Ne rimango dispiaciuto, sperando di smentire con i fatti, come accaduto in passato, che non sarò uomo di una sola parte". E ancora: "Metto a disposizione di tutti il mio impegno, il mio tempo, la mia capacità di lavoro e di spessore professionale, con la generosità di sempre, di cui penso di aver dato buona testimonianza.  Spero vorrai aspettare il tempo sufficiente per un giudizio, che oggi mi pare prematuro e, per me, ingeneroso. Con la disponibilità di sempre sono al servizio del tuo comune e dei tuoi concittadini, come anche di tutti i comuni e i cittadini dei Castelli. Ma questo richiede che mi si dia il tempo sufficiente. E non ti appartiene che questo mi si neghi".

"Giuseppe - ha controreplicato poi De Carolis - qui non si critica la tua professionalità bensì un metodo: la scelta di andare avanti senza aver condiviso con i Comuni partner di questo progetto. La decisione di non ascoltare i territori ma di rispondere a criteri che, per la prima volta, non hanno riscosso il parere unanime. Non è un buon segno. Per questo, per il professionista che sei e per la tua storia personale, mi aspetto una presa di posizione forte contro un metodo che non persegue il bene comune".

La discussione è poi continuata con altri interventi, alcuni dei quali provenienti da sedicenti "statisti" locali, a testimoniare la connotazione fortemente politica dello scontro.

Con i cittadini però costretti a pagare a caro prezzo un servizio che, sì funziona, ma forse non è più sostenibile a queste condizioni.

GROTTAFERRATA (politica) – Il nuovo delegato allo sport dell’Amministrazione Andreotti: “Ho già stilato il codice etico per lo sport del Comune di Grottaferrata, un bilancio sociale, un rapporto di sostenibilità e una carta dei valori dello sport.”

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Federico Masi da bravo calciatore quando c’è da scendere in campo non si tira indietro e appena è in possesso di palla corre dritto verso l’area: perché ogni occasione nel calcio come nella vita e in questo caso nella politica è persa. Si è insediato da meno di una settimana Luciano Andreotti e Federico Masi, delegato alle politiche sportive si è già mosso su più fronti per gettare le basi sul futuro sportivo di Grottaferrata. “Il progetto sulle politiche sportive grottaferratesi deve partire dall'alto – afferma Masi - da una creazione a monte di una cultura sportiva nuova, europea ed innovativa. Ho già stilato il codice etico per lo sport del Comune di Grottaferrata, un bilancio sociale, un rapporto di sostenibilità e una carta dei valori dello sport. Il nostro impegno è che tutti questi documenti vengano inseriti il prima possibile nello statuto del Comune. Attualmente in merito non c'è nulla.”

Classe 1990, laureato in Giurisprudenza e dottore praticante abilitato, innamorato pazzo della sua Serena, Federico Masi ha giocato con la Fiorentina dal 2005 al 2011 esordendo in Champions League con Prandelli nel 2008 e giocando in Coppa Italia con Mihajlovic nel 2010. Ha poi indossato la maglia del Bari, Venezia, Paganese e Lupa Roma. Ha vinto una Coppa Italia Primavera e ha giocato nelle nazionali giovanili (Under16 e Under21) serie B. Un curriculum sportivo invidiabile che insieme al Corso di Specializzazione presso il Coni sulle politiche sportive e quello sulla gestione degli impianti sportivi presso l’istituto di credito sportivo Masi, per Grottaferrata, sembra essere l’uomo giusto al momento.

 

I PRIMI PASSI VERSO UN PROGETTO SPORTIVO COMUNE, COMUNALE ED EXTRA COMUNALE - Ho cominciato a lavorare con le associazioni sportive di Grottaferrata per cercare di avere un'identità di progetti incentrati sui bambini e sull'educazione attraverso lo sport. – ha dichiarato il delegato - Sia la Furlani Vivace 1922 che la San Nilo si stanno muovendo in tal senso, e presto comincerò a lavorare anche con tutte le altre associazioni.

L’altro ieri è stata stipulata un’importantissima collaborazione tra la società di calcio e l'AIC (associazione italiana calciatori) affinché si possa cominciare ad attuare una nuova cultura dello sport.

Ho, inoltre, incontrato le scuole e un'associazione di rugby di Frascati per realizzare progetti intercomunali e volti allo stesso fine, cioè di educare attraverso lo sport. Il mio sogno è di coinvolgere tutti.” Ma Masi vola alto. “Gli obiettivi sono tanti: miro a far entrare Grottaferrata all'interno di un circuito un cui sono presenti la FIFA, UEFA e molte altre istituzioni, un circuito nel quale ci si confronta sulle politiche sportive. Voglio creare la maratona dei Castelli romani coinvolgendo Frascati e le amministrazioni limitrofe e far sì che venga istituito un percorso ciclabile ufficiale per le mountain bike sul territorio.” E non finisce qui. “Vorrei creare e far sottoscrivere ai sindaci Mastrosanti ed Andreotti un patto educativo, firmato da tutte le associazioni sportive territoriali e dalle scuole. Un patto di corresponsabilità in cui le istituzioni formative e le famiglie condividano i principi con cui far crescere i bambini.”

 

LO SPORT: UN BENE COMUNE – “A breve insieme alle associazioni cittadine daremo vita a degli eventi di responsabilità sociale in cui puliremo e sistemeremo gli impianti sportivi grazie all'aiuto di commercianti locali che già si sono dimostrati sensibili all'argomento. E’ importante che i cittadini capiscano che il comune è di tutti e non di pochi. Compreso questo ci sarà maggior coinvolgimento, sarà possibile combattere il degrado e il disinteresse che spinge le persone ad allontanarsi dalla comunità e a credere che la politica amministrativa sia guidata da personalismi. Le cose da fare sono infinite. Se lavoriamo in squadra però tutto può cambiare.”

 

FRASCATI (politica) - Il senatore dem valuta l'esito delle urne: "Noi molto bene al primo turno, male ai ballottaggi dove centrodestra e 5 stelle hanno fatto corpo contro il Partito democratico"

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A ormai quasi tre settimane dai ballottaggi del 25 giugno, il senatore Pd di riferimento del comprensorio tuscolano, Bruno Astorre, passa all'analisi di un voto dai due volti. Il dato, per il Partito democratico, è complessivamente non esaltante per quanto il primo turno abbia fornito indicazioni importanti soprattutto nei piccoli Comuni.

"L'analisi - dice Astorre - è proprio questa: il Pd è andato molto bene l'11 giugno, al primo turno, conquistando e confermando il sindaco a Castel Gandolfo (Milvia Monachesi) e a Lariano (Maurizio Caliciotti) ma ottenendo un grande risultato anche a Frascati e Grottaferra. Nel caso di Frascati addirittura, nonostante le traversie dell'ultimo anno, la coalizione di centrosinista grazie alle alleanza ed al nome di Lello Pagnozzi ha fatto decisamente bene".

Discorso a parte Monte Compatri. "Quella è stata la grande pagina amara, sia sul piano politico che su quello personale per tutti coloro che in questi anni, nelle file del Pd ma anche della coalizione hanno lavorato tanto e bene. Avevamo una squadra importante ed un candidato sindaco, Fausto Bassani, largamente condiviso. Deve far riflettere il fatto che a decidere le elezioni alla fine siano stati i voti della frazione della Molara: una frazione che, va detto, non sembra essere stata stata molto seguita e curata dall'Amministrazione De Carolis. Eppure i voti per far vincere D'Acuti sono arrivati proprio da lì".

SECONDO TURNO - "Qui la riflessione è doverosa - continua il senatore dem -, ai ballottaggi centrodestra e 5 stelle si sono uniti, oltre ogni ragionevole dubbio e questo a mio giudizio è il vero dato nuovo di queste Amministrative 2017. Da Parma in poi, il Movimento 5 stelle o ha centrato il ballottaggio, vincendo praticamente sempre, o si è comunque disinteressato del ballottaggio. Invece dal referendum costituzionale di dicembre in poi il quadro è cambiato, quell'appuntamento elettorale ha segnato uno spartiacque. Il legante di queste forze politiche, che si sono coalizzate, è stato l'andare contro il Pd: è successo a Genova, La Spezia, Guidonia, Frascati e Grottaferrata. Il popolo del centrodestra e quello del Movimento 5 stelle hanno fatto corpo contro il Partito democratico e questo è un elemento che merita una profonda riflessione".

GROTTAFERRATA - "Quello di Grottaferrata è stato un caso un po' a sé dal momento che la coalizione che si è formata intorno ad Andreotti, come anche riportato nelle varie fasi da ilmamilio.it, si è mossa con anticipo, formando una vera coalizione civica. Un percorso che non ha sostanzialmente avuto sostegni dal centrodestra o dal centrosinistra, tranne sporadici e non riusciti intendimenti (Palozzi?, ndr). E così alla fine la vittoria è stata davvero una vittoria contro i partiti".

FRASCATI - "Quello di Frascati è stato un caso decisamente diverso: la coalizione alla fine vincente, quella del nuovo sindaco Roberto Mastrosanti (del quale poi ricorderemo i passaggi politici), è stata una coalizione "contro". E' vero che formalmente nelle 5 liste che lo hanno sostenuto non ci sono stati simboli, ma è altrattanto evidente che al primo turno Mastrosanti ha avuto l'appoggio dell'estrma sinistra (l'onorevole Filiberto Zaratti, di Mdp, ha partecipato ad eventi per Angelantoni e Mastrosanti) all'estrema destra di Igino Mancini, passando per il Partito socialista di Fichera. L'appoggio politico c'è stato eccome, evidente, innegabile".

Astorre continua. "E' evidente che Mastrosanti, che fino a marzo non aveva con sé più di una lista e mezza, ad un certo punto ha goduto del mancato accordo tra Pd e Franco Posa. Bisogna però considerare che, come sempre, le cose, le coalizioni fatte "contro" hanno sempre un certo fattore di rischio aggiuntivo. La Giunta zoppa di Mastrosanti, una cosa mai vista a Frascati in 20 e oltre anni di elezione diretta del sindaco, ne sono la testimonianza. Possiamo dire anzi che Mastrosanti ha ricominciato da dove aveva lasciato Spalletta...". E ancora: "Molto strano che non sia stato concesso, forse proprio per la medesima logica, un posto in Giunta a Stefano Di Tommaso, che pure era stato un ottimo assessore ai Servizi sociali. Così come è da vedere come Claudio Gori, che sono certo essere un ottimo professionista, riuscirà a destreggiarsi tra due incarichi da dirigente ed assessore al Bilancio che hanno sostanzialmente le stesse scadenze. Insomma:  una Giunta dimezzata e con un vicesindaco a mezzo servizio".

5 STELLE - Astorre non ha dubbi. "Sono stati decisivi a Frascati e a Grottaferrata e se è vero che queste Amministrative hanno segnato la sconfitta del Pd nei Comuni con più di 15mila abitanti (comprese Guidonia ed Ardea), allo stesso tempo ai Castelli romani hanno segnato la disfatta del Movimento 5 stelle, soprattutto nei piccoli Comuni. Un dato evidente: al più il Movimento ha conquistato 1 solo seggio, anzi a Lariano neanche quello e a Nemi non si è presentato. Inoltre, nei grandi Comuni come Frascati e Grottaferrata, due Comuni reduci dal fallimento delle Amministrazioni e provenienti da lunghi commissariamenti, lì dove i 5 stelle erano convinti di vincere a mani basse, hanno rimediato due nette sconfitte non arrivando neanche al ballottaggio. Evidentemente qualche interrogativo i dirigenti dei Castelli romani dovrebbero farselo".

La chiusura è per Alessandro Spalletta, ex sindaco di Frascati e mancato protagonista di questa tornata. "A distanza di più di un anno dall'azzeramento della Giunta voluto da Spalletta, ancora non siamo riuscit a capire le motivazioni di quella scelta. Mussolini attaccò la Francia sperando di spartirsi le spoglie di Hitler: probabilmente allo stesso modo Spalletta pensò di azzerare la Giunta per colpire un Pd in difficoltà e sbarazzarsene". Quindi Astorre chiude: "Evidentemente non sono in grado di capire. In conclusione, credo che il Pd debba riflettere sul dato elettorale tenendo presente però che nel 2014 a Frascati ottenne 1900 voti nello stesso giorno in cui Renzi alle Europee superò il fatidico 40%. Allo stesso modo ai 1200 voti di oggi, devono comunque essere aggiunti quelli ottenuti da quei candidati che si sono messi al servizio di altre liste della coalizione"

 

 

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